Stato dell’Europa settentrionale; i confini hanno una lunghezza che raggiunge i 4400 km, di cui circa un terzo rappresentati da coste (a S Golfo di F.; a O Golfo di Botnia, entrambi dipendenze del Mare [...] finnico della famiglia uralica. Si articola in due gruppi di dialetti: occidentale e orientale; alla base della lingua letteraria sta indiscusso dell’ascesa del finnico fu A. Kivi col romanzo capolavoro Seitsemän veljestä («I sette fratelli», 1870) e ...
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Stato dell’Europa nord-occidentale, affacciato per i 3400 km del suo perimetro costiero sull’Oceano Atlantico e sui mari dipendenti (di Barents, di N., del Nord), mentre per via di terra confina a NE con [...] neonorvegese (landsmål), da lui ricostruito sulla base dei dialetti più conservativi della costa orientale. In quello stesso sui problemi del femminismo. Ma soltanto dopo il 1870 il romanzo segue con il dramma il generale corso europeo. Un realista ...
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Stato dell’Europa sud-orientale, che occupa la parte NE della Penisola Balcanica, tra Romania (N), Serbia e Repubblica della Macedonia del Nord (O), Grecia e Turchia (S) e Mar Nero (E).
Elemento centrale [...] con una proposizione subordinata; la conservazione in alcuni dialetti delle antiche vocali nasali, denasalizzate, con esiti che liriche (I. Radoev, V. Petrov). Da ricordare inoltre il romanzo storico di A. Dončev e la narrativa fantastica di J. ...
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(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] ’epoca islamica ed è ora estinto, salvo qualche traccia nei dialetti sudarabici di Mahra e Socotra. L’arabo settentrionale, la cui libanesi da ricordare: R. Da‛īf, autore del poetico romanzo ‛Azīzī, al-sayyid Kawabata, muḫtārāt («Mio caro Kawabata», ...
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Stato del Vicino Oriente; confina a E con l’Iran, a N con la Turchia, a O con la Siria e la Giordania, a S con l’Arabia Saudita e il Kuwait e, per un breve tratto, si affaccia al Golfo Persico.
Il nome, [...] è l’arabo, ma le minoranze etniche parlano spesso lingue o dialetti propri, per esempio fra i Curdi si parla il curdo, lingua , esule in Italia dal 1979, che ha pubblicato in italiano romanzi come La straniera (2001) e Il profugo (2006).
A Babilonia ...
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Stato dell’Europa settentrionale, affacciato per breve tratto sul Mar Baltico (dov’è il porto di Klaipėda). Confina a N con la Lettonia, a E con la Bielorussia, a S con la Russia (oblast′ di Kaliningrad) [...] quale si differenzia per il suo carattere conservativo. I dialetti lituani si distinguono in due gruppi: alto-lituano V. Mykolaitis-Putinas, lirico di tendenze pessimistiche e autore del romanzo Altorių šešėly («All’ombra degli altari», 1933), e di V ...
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(catalano Catalunya, sp. Cataluña) Comunità autonoma della Spagna (32.091 km2, con 7.210.508 ab. nel 2007), la seconda per popolazione, dopo l’Andalusia; capoluogo Barcellona. Occupa la parte nord-orientale [...] e petrarchismo. Realismo italiano e sentimentalismo di romanzi cavallereschi stanno alla base del Curial y Güelfa ° sec.).
Sotto l’influsso del castigliano, la lingua decadde a dialetto e cessò di avere carattere ufficiale; nel 1714 si chiusero le ...
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PAKISTAN
Mario Ortolani
Anna Filigenzi
Daniela Bredi
Pierfrancesco Callieri
Maria Luisa Zaccheo
Angela Prudenzi
(App. II, II, p. 485; III, II, p. 343; IV, II, p. 717)
Circa il 40% del territorio [...] saggi, anche di tipo teologico, e così pure quella di romanzi e novelle. Il poeta più importante del periodo moderno è senz e innumerevoli canti d'amore.
Il balūčī si divide in due dialetti: il sulaymānī del nord e nord-est, e il makrānī dell ...
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CIELO D'ALCAMO
MMargherita Spampinato Beretta
Il contrasto Rosa fresca aulentissima attribuito a C. apre il quarto fascicolo del ms. Vat. Lat. 3793 (V), dedicato al genere 'mediocre' (non necessariamente [...] A. D'Ancona-D. Comparetti, Bologna 1875-1888, "Rivista di Filologia Romanza", 2, 1876, pp. 177-191; F. D'Ovidio, Della G. Rohlfs, Grammatica storica della lingua italiana e dei suoi dialetti, I-III, Torino 1966-1969; A. Monteverdi, Giacomo da ...
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Denominazione dei cristiani di Spagna sotto il dominio musulmano (8°-11° sec.). Essi assunsero numerosi elementi della civiltà araba e in primo luogo la lingua, introdotta anche nella liturgia. Questo [...] della khargia, versi composti in arabo dialettale o in lingua romanza, con cui il poeta si congedava. In seguito, la moderna.
Lingua
La lingua dei M., largamente differenziata in dialetti per regione (Léon, Cordova ecc.), era caratterizzata da ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...