In genere, delle Fiandre, ma con riferimenti geografici di varia estensione: a) delle Fiandre in senso stretto (la regione tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord); b) di tutta la metà settentrionale [...] ceppo germanico e ha una lingua letteraria quasi identica al nederlandese, in contrapposto alla metà meridionale, che parla dialetti di ceppo romanzo (valloni) e ha per lingua letteraria il francese; c) delle Fiandre nel senso più largo del termine ...
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Denominazione dei cristiani di Spagna sotto il dominio musulmano (8°-11° sec.). Essi assunsero numerosi elementi della civiltà araba e in primo luogo la lingua, introdotta anche nella liturgia. Questo [...] della khargia, versi composti in arabo dialettale o in lingua romanza, con cui il poeta si congedava. In seguito, la moderna.
Lingua
La lingua dei M., largamente differenziata in dialetti per regione (Léon, Cordova ecc.), era caratterizzata da ...
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LINGUE, REGNO D'ITALIA
Dal momento che i tempi della storia linguistica, e più in generale culturale, non si possono scandire precisamente su quelli della storia politica, sarà inevitabile in questa [...] in questa denominazione gli elementi comuni di ladino e friulano) erano probabilmente minori.
Anche i rapporti tra i dialetti italo-romanzi non erano identici a quelli attuali, come appare evidente se cerchiamo di ricostruire quale dovesse essere il ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA, LINGUA
RRosario Coluccia
Ogni valutazione concernente la lingua usata dai rimatori della Scuola poetica siciliana deve tener conto in primo luogo delle particolari modalità [...] 1965; G. Rohlfs, Grammatica storica della lingua italiana e dei suoi dialetti, I-III, Torino 1966-1969; Dante da Maiano, Rime, a , Bologna, 24 giugno 1997, con altri contributi di filologia romanza, Bologna 1999; A. Stussi, Versi d'amore in volgare ...
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Italiano
"Sao ko kelle terre per kelle fini
que ki contene trenta anni le
possette parte Sancti Benedicti"
(Placito di Capua)
Italiano, oggi: l'antico, il nuovo
di Gian Luigi Beccaria
14 marzo
Si apre [...] si accinge più di un secolo e mezzo fa a scrivere un romanzo nazionale, sa di avere tra le mani una 'lingua morta', non politico (e quindi linguistico) centrale e l'affermarsi di un dialetto su tutti gli altri (il fiorentino) era stato il prodotto ...
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LINGUE, REGNO DI SICILIA
MMarcello Barbato
Ricostruire un quadro dei dialetti del Regno in età fridericiana risulta altamente problematico, non solo per i limiti della documentazione, ma anche perché [...] sec., ma ancora oggi si è mantenuto l'uso di un dialetto arabo. La lingua araba e la religione cristiana sono convissute a queste situazioni non possa aver sfavorito l'emersione del volgare romanzo, dubbio che appare corroborato dal fatto che l'uso ...
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GIACOMELLI, Raffaele
Domenico Proietti
Nacque a Roma il 5 apr. 1878, da Francesco, di origine bolognese, primo astronomo presso il R. Osservatorio del Campidoglio, e Maria Marucchi, in una famiglia [...] Postilla (1977), in Id., Saggi di linguistica e filologia italiana e romanza (1946-1976), Roma 1980, I, pp. 189-212 passim; P. D'Achille - C. Giovanardi, La letteratura volgare e i dialetti di Roma e del Lazio. Bibliografia dei testi e degli studi, I ...
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GUARNERIO, Pier Enea
Francesco Avolio
Nacque a Milano il 1° luglio 1854. Conseguita la laurea in lettere, scelse l'insegnamento e fu destinato alle scuole medie della Sardegna, dove restò per cinque [...] questioni della nostra scienza; allorché si discuteva sul posto occupato dal sardo e dal corso nella famiglia romanza, egli ci ha dato limpide osservazioni sul concetto di dialetto e sui criteri di cui disponiamo per stabilire la parentela di due ...
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BOTTIGLIONI, Gino
Tullio De Mauro
Nacque a Carrara, il 15 sett. 1887, quinto figlio di Francesco, che dirigeva un modesto laboratorio di scultura, e di Marcella Fabricotti. Studiò a Carrara e Pisa, [...] Carrara, in Wörter und Sachen, VI (1914), pp. 89-115; Fonologia del dialetto imolese, Pisa 1919; L'ape e l'alveare nelle lingue romanze, Pisa 1919; Saggio di fonetica sarda, in Studi romanzi, XV (1919), pp. 1-114; La vespa e il suo nido nelle lingue ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...