- È la prima lettera dell'alfabeto romano e di quasi tutti gli altri. Essa deriva, come la maggior parte delle altre lettere, dal fenicio, attraverso il greco. Il nome che ha in greco, alpha (ἄλϕα), non [...] greco; ad es. greco καρδία "cuore", lat. cor, cordis.
La tonica latina, sia lunga sia breve, persiste nelle lingue e nei dialettiromanzi, salvo non molte alterazioni.
La più notevole è il mutamento di a in e che ha avuto luogo nell'a tonica francese ...
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Scrittore latino africano del sec. V, sulla vita del quale nulla è noto. Ch'egli fosse africano, o di Cirta o di qualche altra città, non può essere dubbio. Abbiamo di lui un trattatello De medicina, una [...] la forma, oltre che conservarci tutt'una serie di appellativi medici latini, altrimenti sconosciuti, alcuni anche rimasti nei dialettiromanzi, ci documenta la lingua d'un periodo nel quale oramai l'Africa latina si era staccata dalla madre patria ...
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NEOLATINE, LINGUE
Carlo Tagliavini
Le lingue neolatine o romanze sono quelle che continuano direttamente il latino, cui la forza di espansione politica e militare di Roma diede la possibilità di estendersi [...] titolo: Über die Klassification der romanischen Mundarten) nega la possibilità di una classificazione del tutto scientifica dei dialettiromanzi. Anche basandoci sui criterî posti dall'Ascoli, e cioè su basi unicamente linguistiche, non arriviamo a ...
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LADINI
Carlo Battisti
. Nei suoi memorabili Saggi ladini (in Archivio glottologico italiano, I, 1873), G. I. Ascoli indicò con questo nome i tre gruppi dialettali neolatini congiunti da vincoli di peculiare [...] era stata preceduta dall'affermazione di Chr. Adelung, che nel Mithridates, II, p. 509 (1809), ignorando l'esistenza di dialettiromanzi dell'Alto Adige, sosteneva rapporti di parentela fra il romancio dei Grigioni e il friulano, e da quella di J. Th ...
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A rigore, la lingua letteraria è definita e distinta da quella non letteraria soltanto dal fatto di essere scritta (anche se è esistita ed esiste una letteratura solo orale) e dalle finalità estetiche, [...] ➔ scisse, frasi), da tempo (a volte da sempre) presenti nella sintassi dell’italiano come delle altre lingue e dialettiromanzi, emergono con decisione ed evidenza e segnano una svolta nella grammatica della letteratura. Questa può essere presto ben ...
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I numerali sono considerati l’espressione simbolica dei numeri (ovvero delle entità che si usano per contare, classificare, accumulare, raggruppare) nel linguaggio (Pannain 2000; Gvozdanović 20062: 736). [...] (Rohlfs 1968: 310), e se il neutro plurale tria, scomparso in italiano, ha lasciato tracce in diversi dialettiromanzi (antico lombardo e padovano trea, abruzzese meridionale trejə, cosentino tria, ecc; Tekavčić 1980: 205).
Piuttosto uniformi si ...
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MIGLIORINI, Bruno
Massimo Fanfani
– Nacque a Rovigo, il 19 nov. 1896, da Antonio Bindo, originario di Fiesso Umbertiano, insegnante di disegno nelle scuole tecniche della città, e da Erilde Delaito [...] di un settore del lessico che, sulla base di un’ampia documentazione tratta dalle lingue classiche e moderne e dai dialettiromanzi, era analizzato per la prima volta in modo sistematico nelle sue varie sfaccettature, così da evidenziare la complessa ...
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Con il termine walser (contrazione di Walliser «vallesano») si intendono sia le popolazioni alemanniche emigrate in epoca medievale dal Vallese (Svizzera), e poi stabilitesi in numerose colonie lungo tutte [...] del francoprovenzale come codice della comunicazione quotidiana. Differente è anche il ruolo dei dialettiromanzi. A Rimella, ad es., il dialetto valsesiano è in competizione con il walser nella comunicazione informale interna alla comunità e ...
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La comunità greca italiana (➔ minoranze linguistiche) è distinta in due aree: quella salentina (nella provincia di Lecce) e quella calabrese (nella provincia di Reggio Calabria). Le zone geografiche in [...] [ˈɔçi] e ne [nɛ]), in griko rispettivamente ùmme e deje / dènghie.
Per il lessico comune a queste parlate e ai dialettiromanzi sono state segnalate voci di antica origine (diretta o mediata dal latino) presenti in tutta l’area, come griko (a)rùddha ...
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Le comunità serbocroate molisane (o slavomolisane), tutelate dalla legge 482/1999 come minoranza linguistica (➔ minoranze linguistiche; ➔ legislazione linguistica), risiedono in tre comuni della provincia [...] della varietà locale è alta anche nelle generazioni più giovani. A San Felice, al contrario, è diffusissimo l’uso del dialettoromanzo e dell’italiano in tutti i contesti; gli slavofoni sono pochi, per lo più adulti e soprattutto anziani, in quanto ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...