Pellegrini, Giovan Battista
Maurizio Trifone
Linguista, nato a Cencenighe (Belluno) il 23 febbraio 1921. Ha studiato all'università di Padova alla scuola di C. Tagliavini e poi all'università di Pisa, [...] di ricerca, che è confluita in una vasta produzione scientifica riguardante principalmente le lingue romanze, quelle dell'Italia prelatina, il ladino, i dialetti veneti e friulani, la toponomastica e l'onomasiologia, i contatti linguistici arabo ...
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VIDOSSI (già Vidossich), Giuseppe
Studioso di linguistica e di tradizioni popolari, nato a Capodistria il 30 marzo 1878. Laureato a Vienna (1900) in filologia romanza, ha ottenuto nel 1902 il diploma [...] di Torino.
Come linguista si è dedicato particolarmente allo studio dei dialetti veneti (Studi triestini, in Archeografo triestino, XXIII e XXIV, 1901; La lingua del Tristano veneto, in Studi romanzi, IV, 1906), ma i suoi lavori intorno all'Atlante ...
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Glottologo, nato a Carrara il 15 settembre 1887. Fu nominato nel 1927 professore di glottologia nell'università di Cagliari, donde fu chiamato a Pavia nel 1928 e di qui, nel 1938, a Bologna.
La sua produzione [...] , in Annali università toscane, n. s., voll. VII e VIII; Manuale dei dialetti italici (Osco, Umbro e dialetti minori), Bologna 1954; Saggio di fonetica sarda, in Studi romanzi, vol. XV (1919); L'antico genovese e le isole linguistiche sardo-corse, in ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] stilistiche all’interno della speciale storia della poesia o del romanzo (Mengaldo 1990).
Nel corso del XX secolo, lo spazio linguistico italiano si è decisamente ristretto per i dialetti, anche se non chiuso, né nella società, dove (perlomeno in ...
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Sport e tempo libero nelle regioni italiane
Fabio Masimo Lo Verde
Rispetto a quanto accaduto in altri Paesi, lo studio delle pratiche e dei consumi nel tempo libero, oltre che più specificamente della [...] anche individuale di tempo libero: fumetti, rotocalchi, fotoromanzi e romanzi rosa sono prodotti ricercatissimi. Per un verso, dunque, si quelle regionali, più tradizionali ma certamente radicate. Come i dialetti, le cadenze, le arti e le lettere, i ...
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Stampa
Martyn Lyons
Introduzione
L'invenzione della stampa rappresenta una delle numerose svolte che segnarono sia la storia materiale del libro occidentale, sia l'evoluzione del rapporto tra lettore [...] loro usato al nuovo pubblico di lettori.I dialetti però non scomparvero con la diffusione della stampa, v. Eliot, 1994). All'inizio del XIX secolo la tiratura media di un romanzo francese superava raramente le 1.000 o le 1.500 copie. La prima ...
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Il termine orientalismi include classi molto ampie di ➔ prestiti assunti dall’italiano in varie epoche. A differenza di altre denominazioni che fanno riferimento a realtà etnogeografiche ed etnolinguistiche [...] caso di Marocco o di Costantinopoli di E. De Amicis), in romanzi di autori stranieri. Ai nostri giorni il volano dei media fa sì cinese»; wu < cinese wú «gruppo di dialetti cinesi parlati nella parte inferiore della vallata dello Yangtze Kiang ...
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Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] a vocale posteriore (lat. volo). In genere lo sviluppo romanzo ha privilegiato la laterale dentale (caelum > port. co[ŋ] calma).
La palatale è realizzata come nesso [nj] nei dialetti settentrionali (ad es., lagna [ˈlanja]).
L’opposizione tra i ...
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CIELO D'ALCAMO
MMargherita Spampinato Beretta
Il contrasto Rosa fresca aulentissima attribuito a C. apre il quarto fascicolo del ms. Vat. Lat. 3793 (V), dedicato al genere 'mediocre' (non necessariamente [...] A. D'Ancona-D. Comparetti, Bologna 1875-1888, "Rivista di Filologia Romanza", 2, 1876, pp. 177-191; F. D'Ovidio, Della G. Rohlfs, Grammatica storica della lingua italiana e dei suoi dialetti, I-III, Torino 1966-1969; A. Monteverdi, Giacomo da ...
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I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] etimologico, dal dimostrativo ille, a sua volta non unica fonte della categoria romanza: ipse gli contese il campo e i suoi esiti restano oggi in sardo (➔ sardi, dialetti). La ricostruzione delle tappe di questa evoluzione si fonda sull’ipotesi di ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...