Nacque in Reggio d'Emilia, forse lo stesso giorno che fu battezzato, 8 settembre 1474. Un ramo della sua stirpe, ch'"ebbe l'antiqua origine in Bologna", e il cognome da Riosto, piccolo borgo tra gli Appennini [...] divenne norma dell'arte del Rinascimento; compilare romanzi sopra romanzi era tradizionale da tre secoli nella letteratura francese in latino, necessariamente doveva usare vocaboli e modi del dialetto e latini. Dalla prima alla seconda edizione, e da ...
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PAKISTAN
Mario Ortolani
Anna Filigenzi
Daniela Bredi
Pierfrancesco Callieri
Maria Luisa Zaccheo
Angela Prudenzi
(App. II, II, p. 485; III, II, p. 343; IV, II, p. 717)
Circa il 40% del territorio [...] saggi, anche di tipo teologico, e così pure quella di romanzi e novelle. Il poeta più importante del periodo moderno è senz e innumerevoli canti d'amore.
Il balūčī si divide in due dialetti: il sulaymānī del nord e nord-est, e il makrānī dell ...
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. Voce della lingua colta, indicante "l'origine di una parola, o la derivazione di una parola da un'altra", significa inoltre la scienza che ricerca quest'origine, e significò pure quella parte della grammatica [...] storica al problema delle origini delle lingue classiche e romanze ed è tanto più concreta, quanto più ristretto e contro il Pott, stacca πῦρ da ποινή), o i varî dialetti greci corrispondono tra di loro, distinguendo le corrispondenze ricche di ...
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SLOVENIA (Slovenija; A. T., 77-78)
Elio MIGLIORINI
Pier Gabriele GOIDANICH
Alojzij RES
Giuseppe PRAGA
Regione della Iugoslavia nord-occidentale, che coincide con il banato della Drava (Dravska banovina) [...] fondamentali di quello che divenne l'idioma letterario e comuni a non pochi dei dialetti, sono, secondo F. Ramovš: I. alterazioni fonetiche: 1. ǫ ed Dom in Svet (1914), con novelle e il romanzo psicologico S poti ("Dal viaggio", 1913), aveva spianato ...
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. Col nome di dalmatico intendiamo l'idioma neolatino preveneto della Dalmazia oggi estinto, formatosi dalla diretta continuazione del latino sulla costa dalmata completamente romanizzata. Dante non fa [...] colpiscono le somiglianze col romeno e con gli elementi romanzi dell'albanese. Col romeno e con l'albanese (e Bartoli, I, p. 263 segg. e C. Königes, L'odierno dialetto di Veglia, Budapest (diss.) 1932. Per gli scarsissimi elementi dalmatici nell' ...
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PROSODIA
Giorgio Pasquali
Il termine greco del quale questo è trascrizione (προσῳδία) si riferisce originariamente all'accento; anzi il latino accentus (da ad e cantus) non è se non una riproduzione [...] indicata da una sillaba diversa per l'e e l'o e, nei dialetti ionico-attici, anche per l'ā, la quale si è in essi almeno in sillaba accentata. Questo si deduce dai riflessi romanzi che conservano in massima tale distribuzione e mostrano invece un ...
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. Sebbene non sia sempre possibile distinguere la letteratura propriamente fiamminga da quella dei Paesi Bassi del Nord (v. belgio: Letteratura; olanda: Letteratura; paesi bassi: Letteratura), che hanno [...] Veldeke (v.), che fu, tra l'altro, autore d'una Eneit derivata da un romanzo francese e di poesie liriche d'ispirazione provenzale. Sebbene si servisse del suo dialetto limburghese, era orientato verso la Germania: lo si trova a Metz e nella Turingia ...
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Nato a Elstow, villaggio presso Bedford, in Inghilterra, nel 1628, era figlio di un calderaio. Dopo alcuni anni di scuola, in cui imparò poco più che a leggere e a scrivere, seguì l'arte di suo padre e [...] autore; e versioni ne sono state pubblicate in 108 lingue e dialetti. Né il successo è dovuto soltanto all'argomento, ma anche in realismo, e fu così il precursore dei grandi maestri del romanzo nel secolo seguente. Ma egli aveva un dono spesso negato ...
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Estonia
Alla fine degli anni Ottanta del 20° sec. sulla scena letteraria estone comparvero gruppi indipendenti di scrittori, soprattutto poeti, uniti da comuni obiettivi, che si opponevano all'Unione degli [...] variante linguistica differente dallo standard (basato sui dialetti settentrionali), a partire dal romazo erotico Paat Cilvēks ar bērnu ratiņiem, 1994, L'uomo col passeggino), e ancora il romanzo scritto da tre autori, L. Medne (n. 1956), V. Spāre ( ...
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SCHUCHARDT, Hugo
Benvenuto Terracini
Linguista, nato a Gotha il 4 novembre 1842, morto a Graz il 21 aprile 1927. Oriundo da colta famiglia borghese, studiò prima a Jena con lo Schleicher, poi a Bonn [...] in Sitzb. cit., CLXXXVIII, 1918).
Il contributo dato dallo Sch. alla lessicografia e all'etimologia romanza, da termini di questo o di quel dialetto, a voci costituenti problemi panromanzi, come quelli esprimenti i concetti di "andare" o "trovare", è ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...