(II, p. 498; App. I, p. 87; II, i, p. 136; III, i, p. 70; IV, i, p. 101; V, i, p. 125)
Scienze alimentari e nutrizionali
di Emanuele Djalma Vitali
Sul finire del 20° sec., accanto ai tradizionali indirizzi [...] (BMI>24) o dell'obesità (BMI>30). Tale sindrome è stata accolta nel DSM-IV come possibile nuova categoria diagnostica. I criteri di definizione sono riportati, in sintesi, nella tab. 4.
È probabile che la bulimia nervosa senza condotte di ...
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Distorsione
Pier Paolo Mariani
Maria Grazia Grillo
Per distorsione si intende la momentanea perdita di rapporti tra i capi ossei di un'articolazione, per azione di un trauma, che supera i limiti fisiologici [...] però l'esame obiettivo in anestesia generale è indicato solo in casi particolari, essendo stato sostituito da altri esami diagnostici, quali ecografia, TAC e RMN. Anche l'artrografia gassosa o con mezzo di contrasto, che permette di visualizzare la ...
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malattia di Creutzfeldt-Jakob
Encefalopatia neurodegenerativa trasmissibile, propria dell’uomo. Le encefalopatie spongiformi trasmissibili (EST), o malattie da prioni, sono un gruppo di malattie degenerative [...] e coma, fino al decesso che usualmente sopraggiunge per infezioni respiratorie o sistemiche. Molto utile ai fini diagnostici è il riscontro di anomalie elettroencefalografiche. L’esame del liquor cefalorachidiano rivela una proteina anomala nei ...
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Il più grosso e centrale dei vasi sanguiferi presente negli animali con circolazione sanguigna in sistema vasale chiuso.
Nei Vertebrati è il più grosso vaso sanguifero arterioso del corpo: esiste però, [...] superiori, diaframmatiche inferiori, lombari, celiaca, mesenterica superiore e inferiore, surrenale media, renale, genitale.
Esami diagnostici riguardanti l’a. sono l’ aortografia (particolare tipo di arteriografia, consistente nell’iniezione del ...
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Malattie emergenti
GGiancarlo Lancini e Luigi Chieco-Bianchi
Sommario: 1. Introduzione. 2. Malattie emergenti da microrganismi cellulari. a) Nuovi patogeni. b) Nuovi biotipi di microrganismi noti che [...] umana (HIV), che è l'agente causale dell'AIDS. Ciò ha consentito, tra l'altro, l'allestimento di esami diagnostici sierologici che, impiegati subito su larga scala nei centri trasfusionali e nella preparazione di emoderivati, hanno impedito che l ...
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Diabete
Gaetano Crepaldi
Michele Dalla Vestra
Paola Fioretto
Il diabete mellito (dal greco διαβήτης, derivato da διαβαίνω, "passare attraverso", e dal latino mellitus, "dolce come il miele") è un'alterazione [...] nell'escrezione con le urine di piccole quantità di albumina, tra 20 e 200 µg/min, rilevabili solamente con tecniche diagnostiche assai sensibili. Solitamente tale fase si presenta dopo 10-20 anni di malattia e si associa spesso alla comparsa di ...
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nefropatia
Termine che indica, genericamente, qualsiasi malattia del rene. Occorre tenere conto che ogni componente costitutiva del parenchima renale (glomeruli, tubuli, tessuto interstiziale e vasi) [...] l’inquadramento in sindromi che caratterizzano il problema del singolo paziente e che orienteranno i successivi approfondimenti diagnostici. Numerose patologie del rene e delle vie escretrici (dal glomerulo all’uretra) possono dare luogo, per es ...
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Nome generico di processi patologici a carico del fegato, causati da vari agenti eziologici in grado di indurre diverse alterazioni anatomiche. Si distinguono forme di origine virale ( e. acute e croniche), [...] e la tendenza naturale alla cronicizzazione di questa variante di epatite. La possibilità di disporre di adeguati kits diagnostici in laboratorio ha ridotto moltissimo il rischio di trasfondere il virus sia con sangue sia attraverso derivati ematici ...
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Prione
Maurizio Pocchiari
Il termine prione identifica un agente infettivo con dimensioni più piccole dei virus e resistente alle procedure impiegate per rimuovere o inattivare virus, batteri, funghi [...] della proteina 14-3-3 è di grande aiuto per confermare il sospetto clinico di MCJ sporadica e ha lo stesso valore diagnostico dell'EEG. La specificità di questo esame in pazienti affetti da disturbi cognitivi è del 93%. Un importante obiettivo della ...
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Introduzione
Con disturbo del c. ci si riferisce a un costrutto che ha subito una continua trasformazione concettuale nella storia della neuropsichiatria. Tra i disturbi del c. vengono annoverati i disordini [...] la sua prevalenza è nettamente superiore alle altre forme di demenza (80-90%, a seconda delle ricerche). I criteri diagnostici DSM-iv e NINCDS-ARDRA per la demenza di Alzheimer (v.), sono fondamentalmente basati sull'evidenza di un deterioramento ...
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diagnosta
diagnòsta s. m. e f. [tratto da diagnostico; cfr. gr. delle glosse διαγνώστης] (pl. m. -i). – Chi formula una diagnosi (per lo più con riferimento a un medico).
diagnostica
diagnòstica s. f. [dall’agg. diagnostico]. – Complesso di dottrine e di tecniche (manuali, strumentali e di laboratorio) che sono il presupposto e la base per formulare la diagnosi (come giudizio clinico, o relativa a un fenomeno,...