COCCHIARA, Giuseppe
Pietro Angelini
Nacque il 5 marzo 1904, da Giuseppe e da Antonina Insinga, a Mistretta, in provincia di Messina, un borgo di montagna dalla struttura sociale chiusa e dalla economia [...] scoprirvi la pianta originaria primitiva. È l'operazione che prova a compiere il C., il quale procedendo con taglio diacronico individua nella "preghiera" il gesto originario primitivo. La tesi è, in sé, oggi, difficilmente condividibile: va comunque ...
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Degenerazione
Giulio Barsanti
Giorgio Bignami
Il termine degenerazione, letteralmente "modificazione del genere", "deviazione dal genere", può significare alterazione, trasformazione, o passaggio da [...] alla quale si è arrestato il degenerato). Ma il confronto (fisiognomico, antropometrico) non era istituito solo sul piano diacronico, con l'uomo primitivo e i suoi antenati scimmieschi, ma anche su quello sincronico, con i soggetti appartenenti alle ...
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Famiglia
Corrado Pontalti e Flavia G. Cuturi
Famiglia viene dal latino familia, che, come famulus, "servitore", da cui deriva, è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l'insieme degli [...] della famiglia, così come la diversità nella composizione dei suoi membri, sia in senso sincronico-comparativo sia in riferimento diacronico al ciclo vitale interno a essa (ciclo domestico), hanno fatto pensare fin dagli anni Sessanta del 20° secolo ...
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Infanzia
Giovanni B. Sgritta
Premessa
Il tema dell'infanzia occupa nel panorama delle scienze sociali un posto relativamente secondario. Studi e ricerche sull'infanzia non sono certo inconsueti nella [...] alla luce della sua esperienza infantile. Il secondo è che il rapporto tra l'infanzia e l'età successiva è di tipo diacronico: le due età sono collegate in termini evolutivi, o, per meglio dire, appartengono a due periodi cronologici distinti, il che ...
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Società primitive
Adam Kuper
Introduzione
Il termine 'primitivo' deriva dal latino primitivus, che significa 'primo in ordine di tempo'. In questa accezione è usato in varie lingue europee per indicare [...] evoluto.In modo analogo, Lévi-Strauss (v., 1949) propose una classificazione dei sistemi matrimoniali di tipo diacronico, collocandola però nel quadro di una successione implicitamente evoluzionistica. Nella teoria di Lévi-Strauss l'evento cruciale ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Tempo, Organizzazione sociale del
Giovanni Gasparini
Gli orientamenti teorici
L'eccezionale rilevanza teorica del problema del tempo è ben nota e presente nella cultura occidentale, a partire dalle [...] certo sistema (v. Gasparini, 1990, p. 60). Si tratta di un concetto che può essere applicato in senso sincronico e diacronico: nel primo caso esso si presta ad esplorare le differenze tra rappresentazioni e modelli della temporalità propri di sistemi ...
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Mito
JJean-Pierre Vernant
di Jean-Pierre Vernant
Mito
sommario: 1. Introduzione. 2. Μῦϑος e λόγος. a) Parola e scrittura. b) Dal mito alla storia e alla filosofia. c) Forme e livelli del mito. d) Miti [...] stabili della lingua. In effetti, il mito non è soltanto un racconto che svolge la propria catena sintagmatica secondo l'asse diacronico di un tempo irreversibile, a quel modo in cui le parole si susseguono nel discorso di un soggetto parlante: esso ...
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Cultura
Francesco Remotti
Concezioni diverse di 'cultura'
È un dato acquisito e sotto gli occhi di tutti il fatto che esistono due concezioni fondamentalmente diverse di 'cultura': una classica e tradizionale, [...] di piani paralleli costituenti la realtà umana (livello organico e livello culturale). Il rifiuto dell'ordine temporale e diacronico costituito da un 'prima' (evoluzione organica) e da un 'dopo' (evoluzione culturale) comporta pure il rifiuto dell ...
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diacronico
diacrònico agg. [der. di diacronia] (pl. m. -ci). – Che riguarda la diacronia, o è fondato sulla diacronia: sviluppo d., di una lingua, di un dialetto, o più in partic. di un elemento fonetico, grammaticale, lessicale, il complesso...
diacronia
diacronìa s. f. [comp. di dia- «attraverso» e gr. χρόνος «tempo», coniato sul modello di sincronia]. – Termine introdotto nella linguistica dal glottologo svizzero F. de Saussure (1857-1913), in contrapp. a sincronia, per indicare...