Il termine analogia designa il processo diacronico attraverso cui una parola cambia forma fonologica e morfologica per diventare più somigliante a un’altra parola già esistente nella lingua. Tale processo [...] e neutri formavano il plurale secondo diversi tipi flessivi:
(4) senātus / senātūs
(5) tempus / tempora
Nell’evoluzione diacronica tale pluralità di forme s’è fortemente ridotta, o è addirittura scomparsa, in favore del tipo flessivo rappresentato da ...
Leggi Tutto
Scienziati del Settecento - Introduzione
Maria Luisa Altieri Biagi
Sembrami che la presente letteratura si ritrovi in uno stato di abbondanza e di lusso, che non più si prenda molto pensiero di accrescere [...] è che, mentre il Seicento dialoga fittamente con il passato remoto, il Settecento non è più coinvolto in questo dialogo diacronico. Il fatto che si tratti di un dialogo polemico, per quanto riguarda il Seicento, non toglie importanza al rilievo ...
Leggi Tutto
CORTESI (Cortesius, de Cortesiis), Paolo
Roberto Ricciardi
Nacque a Roma nel 1465 da Antonio, abbreviatore pontificio di famiglia probabilmente originaria di Pavia successivamente stabilitasi a San [...] in sede di trattazione artistica), il C. rifiuta a priori l'esplorazione stilistico-grammaticale degli esemplari latini in senso diacronico, per accordare il suo assenso e la sua entusiastica adesione a una dottrina di tipo formale-descrittivo. La ...
Leggi Tutto
Torquato Tasso (Sorrento 1544 - Roma 1595) affrontò nella sua opera il più ampio ventaglio di generi testuali, sia in prosa che in versi. Sono in prosa i ventisei Dialoghi di vario argomento (la nobiltà, [...] ideologico (➔ accademie nella storia della lingua), non poteva consentire con il classicismo inquieto e ad altissimo spessore diacronico della Liberata, come non poteva tollerare un’estetica che promuoveva a «giudice» della «bellezza delle parole ...
Leggi Tutto
LAVAGNINI, Bruno
Claudia Montuschi
Nacque, secondo di cinque fratelli, a Siena, il 3 ott. 1898, da Lorenzo, di Scansano, "impiegato nei telegrafi" prima a Siena, poi a Viareggio e a Lucca, e da Assunta [...] , papirologia, letteratura italiana e glottologia (Avviamento alla glottologia, Palermo 1946).
Nello studio della civiltà ellenica, in senso diacronico il L. si spinse fino alla lingua e alla letteratura neogreche, di cui attivò l'insegnamento a ...
Leggi Tutto
Pier Paolo Pasolini nacque a Bologna nel 1922 e morì a Roma nel 1975. Dell’esperienza espressiva straordinariamente multiforme di Pasolini, che fu, oltre che scrittore, anche regista cinematografico, ricordiamo [...] e storico-linguistica gli si rimproverò (soprattutto da Cesare Segre) un uso troppo disinvolto della terminologia (diacronico, ad es., usato nel senso di «sorpassato») e della coppia terminologica, tratta da Bally, comunicazione / espressione ...
Leggi Tutto
MAIER, Bruno
Franco Pignatti
Nacque a Capodistria il 1 dic. 1922 da Giovanni e Onorina Ritossa. Conclusi gli studi presso il locale liceo classico, nel 1941 si iscrisse alla facoltà di lettere dell'Università [...] interventi in riviste e quotidiani o pubblicò con introduzioni che offrono sempre un puntuale profilo critico. Un panorama diacronico offrono gli studi, incluse le edizioni di vari testi, raccolti nella Letteratura italiana dell'Istria dalle origini ...
Leggi Tutto
BATTAGLIA, Salvatore
Roberta Ascarelli
Nacque da Giovanni Battista e da Francesca Rabaja a Catania il 4 giugno 1904, ma visse sin dalla fanciullezza anche in altre città siciliane in quanto la famiglia [...] filologia e sulla letteratura nazionale fino al tentativo di ricomprendere entrambe in una dimensione critico-antropologica, fondata sull'asse diacronico e sul confronto di molteplici esperienze letterarie.
Il B. morì a Napoli il 14 ag. 1971.
Fonti e ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Gerolamo Tiraboschi
Francesco Mores
Tiraboschi e la Storia della letteratura italiana: per buona parte della cultura storica italiana (e per la parte della cultura storica fuori d’Italia che è distrattamente [...] 1787-1794, 1° vol., Prefazione, p. V).
Un «impianto collettivista, non certo individualista, della trattazione», uno «sviluppo diacronico di tutte le discipline», basato «sulla fiducia di poterne tracciare una storia», una «Storia senza eroi» (Gorni ...
Leggi Tutto
diacronico
diacrònico agg. [der. di diacronia] (pl. m. -ci). – Che riguarda la diacronia, o è fondato sulla diacronia: sviluppo d., di una lingua, di un dialetto, o più in partic. di un elemento fonetico, grammaticale, lessicale, il complesso...
diacronia
diacronìa s. f. [comp. di dia- «attraverso» e gr. χρόνος «tempo», coniato sul modello di sincronia]. – Termine introdotto nella linguistica dal glottologo svizzero F. de Saussure (1857-1913), in contrapp. a sincronia, per indicare...