COCCHIA, Enrico
Piero Treves
Nacque in Avellino, il 6 giugno 1859, dal direttore dell'Ospedale civico, dottor Michele, e da Rosa del Franco. La famiglia, cattolicissima (lo zio paterno Nicola Cocchia, [...] germanizzante.
L'opera del C. non fu interrotta (è, anzi, significativo e singolare che quasi non vi si riscontri sviluppo diacronico), ma quasi parve spezzato la sua esistenza, la sua fede nella vita e nell'avvenire, quando, il settembre del 1914 ...
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La figura di Costantino nell’Ordo Panegyricorum
I panegiristi e la nascita del potere costantiniano
Giulia Marconi
La voce si propone di indagare l’immagine che di Costantino hanno fornito i Panegirici [...] offrono, nel complesso, un’immagine di Costantino che può essere analizzata da due osservatori: uno, per così dire, diacronico, e uno sincronico, che permettono di cogliere le implicazioni che questi testi ebbero nella realtà storica contemporanea e ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Vita Nuova - Introduzione
Domenico De Robertis
È tra i caratteri certo più significativi dell'opera dantesca, ed elemento costitutivo di essa, la prepotente forza di autoaffermazione [...] secondo forme e generi, ma come storia spirituale per exempla poetici. Caratteristica del canzoniere della Vita Nuova è dunque la diacronia non solo tra poesie e «ragioni» sopraggiunte, ma da poesia a poesia: che non sarà, se non in una trasposizione ...
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diacronico
diacrònico agg. [der. di diacronia] (pl. m. -ci). – Che riguarda la diacronia, o è fondato sulla diacronia: sviluppo d., di una lingua, di un dialetto, o più in partic. di un elemento fonetico, grammaticale, lessicale, il complesso...
diacronia
diacronìa s. f. [comp. di dia- «attraverso» e gr. χρόνος «tempo», coniato sul modello di sincronia]. – Termine introdotto nella linguistica dal glottologo svizzero F. de Saussure (1857-1913), in contrapp. a sincronia, per indicare...