BATTAGLIA, Salvatore
Roberta Ascarelli
Nacque da Giovanni Battista e da Francesca Rabaja a Catania il 4 giugno 1904, ma visse sin dalla fanciullezza anche in altre città siciliane in quanto la famiglia [...] filologia e sulla letteratura nazionale fino al tentativo di ricomprendere entrambe in una dimensione critico-antropologica, fondata sull'asse diacronico e sul confronto di molteplici esperienze letterarie.
Il B. morì a Napoli il 14 ag. 1971.
Fonti e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Ruggiero Romano
Miguel Gotor
Tra gli storici e gli organizzatori culturali più originali e cosmopoliti del secondo Novecento, Ruggiero Romano è stato attivo in Italia, Francia, America Meridionale e [...] e civile agli indios americani.
Il relativismo culturale di uno storico polivalente
Un simile approccio storiografico, aperto in senso diacronico e tematico – «sono uno storico polivalente, non mi sono mai specializzato in un secolo o in un Paese ...
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CASTIGLIONI, Arturo
Vincenzo Cappelletti
Federico Di Trocchio
Nacque il 10 aprile 1874 da Vittorio e da Enrichetta Bolaffio a Trieste, dove conseguì la maturità classica. Subito dopo, nel 1890, s'iscrisse [...] C. era partito. Ristretti i termini, cronologici e logici, dell'analisi e del discorso, i difetti che l'estensione diacronica temperava, con la difficoltà della verifica e l'interesse per il racconto, apparivano ed appariscono netti anche al lettore ...
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GEYMONAT, Ludovico
Girolamo De Liguori
Nacque a Torino l'11 maggio 1908, da Giovanni, valdese, e da Teresa Scarfiott, cattolica, entrambi di famiglia piemontese. Conseguì la laurea in filosofia, presso [...] scritti il G. elaborava la nozione di patrimonio scientifico tecnologico, che configurava un'idea di scienza sotto il profilo diacronico, come sistema fluido e in sviluppo e tuttavia unitario: "una struttura che si presenta al contempo come multipla ...
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COCCHIARA, Giuseppe
Pietro Angelini
Nacque il 5 marzo 1904, da Giuseppe e da Antonina Insinga, a Mistretta, in provincia di Messina, un borgo di montagna dalla struttura sociale chiusa e dalla economia [...] scoprirvi la pianta originaria primitiva. È l'operazione che prova a compiere il C., il quale procedendo con taglio diacronico individua nella "preghiera" il gesto originario primitivo. La tesi è, in sé, oggi, difficilmente condividibile: va comunque ...
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DUNI, Emmanuele
Mauro Di Lisa
Nacque a Matera il 24 marzo 1714 dalle seconde nozze di Francesco, maestro di cappella nella città lucana, con Agata Vacca, originaria di Bitonto. Nella sua prima educazione [...] spesso, senza tiniori, il dettato delle narrazioni tradizionali di Tito Livio e Dionigi d'Alicarnasso. L'asse diacronico della rappresentazione storica si spostava sul conflitto tra patrizi e plebei, e sulle secolari lotte condotte da questi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Gerolamo Tiraboschi
Francesco Mores
Tiraboschi e la Storia della letteratura italiana: per buona parte della cultura storica italiana (e per la parte della cultura storica fuori d’Italia che è distrattamente [...] 1787-1794, 1° vol., Prefazione, p. V).
Un «impianto collettivista, non certo individualista, della trattazione», uno «sviluppo diacronico di tutte le discipline», basato «sulla fiducia di poterne tracciare una storia», una «Storia senza eroi» (Gorni ...
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DUPRÈ THESEIDER, Eugenio
Sofia Boesch
Nacque a Rieti il 22 marzo 1898, da Francesco e da Fanny Rettig.
La famiglia era di origine francese (i due cognomi sono attestati sia uniti sia alternati nella [...] e la loro politica domestica, in Studi fiorentini, Firenze 1963); infine quelli legati alle esigenze di un insegnamento diacronico, dunque anche moderno-contemporaneistico, di storia americana (Le origini coloniali degli Stati Uniti d'America, corsi ...
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COCCHIA, Enrico
Piero Treves
Nacque in Avellino, il 6 giugno 1859, dal direttore dell'Ospedale civico, dottor Michele, e da Rosa del Franco. La famiglia, cattolicissima (lo zio paterno Nicola Cocchia, [...] germanizzante.
L'opera del C. non fu interrotta (è, anzi, significativo e singolare che quasi non vi si riscontri sviluppo diacronico), ma quasi parve spezzato la sua esistenza, la sua fede nella vita e nell'avvenire, quando, il settembre del 1914 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Vincenzo Cuoco
Fulvio Tessitore
Il nesso tra opera storiografica e impegno etico-politico è tratto caratterizzante della personalità di Vincenzo Cuoco, tutto dedito all’azione pubblica nelle varie forme [...] e parabolica della storia», bensì come critica ricognizione di un momento della contemporaneità inserita in uno schema diacronico, dove «la polemica anti-greca e anti-romana è più storiografica che storica» (M. Sansone, Romanzo archeologico ...
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diacronico
diacrònico agg. [der. di diacronia] (pl. m. -ci). – Che riguarda la diacronia, o è fondato sulla diacronia: sviluppo d., di una lingua, di un dialetto, o più in partic. di un elemento fonetico, grammaticale, lessicale, il complesso...
diacronia
diacronìa s. f. [comp. di dia- «attraverso» e gr. χρόνος «tempo», coniato sul modello di sincronia]. – Termine introdotto nella linguistica dal glottologo svizzero F. de Saussure (1857-1913), in contrapp. a sincronia, per indicare...