Michele PrandiRetorica. Una disciplina da rifondareIl Mulino, Bologna, 2023 Recensire non è mai semplice, ma alcuni tipi di libri possono rendere il compito particolarmente impegnativo. Per parlare del [...] Prandi si propone di fare fin dai capitoli iniziali, nei quali descrive la disciplina della retorica a livello diacronico, soffermandosi sulle tappe cruciali del suo percorso fino ai nostri tempi. Dopo questo inquadramento storico, l'autore sviluppa ...
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Un autore può battezzare i propri personaggi ricorrendo a forme lessicali curiose o rare, oppure banali e consuete. Inoltre si può misurare il suo impegno o la sua pigrizia onomastica lungo il gradiente [...] Ma, accanto all’eufonia, gioca un ruolo determinante la moda corrente. Calcoli di cronografia onomastica fondati sull’andamento diacronico di ranghi e frequenze di una data forma consentono la verifica della maggiore o minore adeguatezza delle scelte ...
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La parola vera e giusta è immagine di un’anima buona e affidabile(Isocrate, Antidosis, 255) È assurto agli onori delle cronache veneziane il caso delle tre studentesse del liceo classico “Foscarini”: le [...] di vedere e di approcciare la realtà, allora l’aspetto diventa decisivo in quanto ragiona sui fatti in fieri, nel loro sviluppo diacronico. Il greco non avverte il tempo, ma lo sostituisce con il processo e riesce a raccontare la qualità delle cose.L ...
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Si fa presto a dire: «Vorrei un panino». Quale panino? Tanto per complicare la scelta, si tratta di stabilire se vogliamo sceglierlo in modo diacronico, seguendo dall’esordio ai giorni nostri la storia [...] delle due fette di pane farcite con qualcosa di gustoso; oppure dobbiamo decidere se preferiamo farlo in una prospettiva sincronica, in base a tutti i modi in cui il panino viene proposto al giorno d'oggi.Volendo, ...
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Quando, nel 1973, Gianfranco Contini pubblicò nella collana dei Meridiani l’antologia Da Cimabue a Morandi, 1200 pagine di testo e neppure una illustrazione, l’operazione apparve senza dubbio rivoluzionaria: [...] , pp. 507-521).Aggiungo che Longhi non usa la stessa lingua, indifferentemente, per ogni autore, mutandola solo lungo l’asse diacronico della sua scrittura: non ci si esprime su un caravaggesco come su un pittore del Quattrocento o del Tre, non si ...
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Presentiamo un estratto del saggio di Mariarosa Bricchi Riflessioni sulla lingua, contenuto nel volume Le parole di Calvino, curato da Mattero Motolese per Treccani Libri (2023). Scrive il curatore nell’Introduzione: [...] », 78; «fredda esattezza scientifica», 231; «inesorabile esattezza d’una macchina», 664). Tocca dunque alla precisione, in taglio diacronico e in sincronia, il ruolo di programma, comandamento, strumento di verifica delle pagine proprie e altrui.L ...
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Per quanto non sia semplice stabilire con certezza la produttività di un elemento derivazionale, non c’è dubbio che la suffissazione con -eggiare (‘fare come, essere come, imitare qualcosa o qualcuno’), [...] 1884], p. 112.Tronci Liana, Spunti per una descrizione dei verbi in -eggiare e -izzare: I dati dell’italiano antico in prospettiva diacronica e comparativa, in «Echo des études romanes», XV/1-2 [2019], pp. 5-29 [https://www.eer.cz/pdfs/eer/2019/01 ...
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di Giuseppe Sergio* A considerare con taglio diacronico l’evoluzione della lingua della moda, tre appaiono i più significativi mutamenti verificatisi dalla fine del Settecento, ovvero da quando viene pubblicato [...] in Italia il primo giornale di moda, a ...
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diacronico
diacrònico agg. [der. di diacronia] (pl. m. -ci). – Che riguarda la diacronia, o è fondato sulla diacronia: sviluppo d., di una lingua, di un dialetto, o più in partic. di un elemento fonetico, grammaticale, lessicale, il complesso...
diacronia
diacronìa s. f. [comp. di dia- «attraverso» e gr. χρόνος «tempo», coniato sul modello di sincronia]. – Termine introdotto nella linguistica dal glottologo svizzero F. de Saussure (1857-1913), in contrapp. a sincronia, per indicare...
ritrazione dell’accento Fenomeno fonologico sincronico o diacronico che consiste nello spostamento dell’accento di una o più sedi vocaliche verso l’inizio della parola.
In greco, la r. d’accento si manifesta nell’anastrofe per certe particolari...
linguistica R. dell’accento Fenomeno fonologico sincronico o diacronico che consiste nello spostamento dell’accento di una o più sedi vocaliche verso l’inizio della parola. In greco, la r. d’accento si manifesta nell’anastrofe per certe particolari...