Ogni lingua ha al suo interno differenziazioni collegate con fattori sociali ed extralinguistici ed è articolata in varietà. Le varietà di lingua rappresentano le diverse attualizzazioni, ognuna distinta [...] delle varietà di lingua si attua nella sincronia, e nell’architettura della lingua in genere non è contemplata la diacronia: la variazione diacronica viene per così dire messa fra parentesi. Ma il tutto si muove naturalmente lungo l’asse del tempo, e ...
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Scienza linguistica volta a studiare gli elementi che più lingue, di elevata cultura o di uso internazionale, hanno in comune o per parentela genetica o per contatto. Più in particolare, si occupa del [...] omogeneizzazione e convergenza tra più varietà imparentate, non conduce necessariamente a radicali semplificazioni nella diacronia, diversamente potrebbero stare le cose nel caso della veicolarizzazione di certe varietà linguistiche per imposizione ...
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Per variazione diatopica (dal gr. diá «attraverso» e tópos «luogo») si intende la ➔ variazione linguistica su base geografica. L’espressione è stata, se non creata, certo diffusa negli studi linguistici [...] dei ➔ linguaggi settoriali che prescindono dalla variazione regionale.
La variazione diatopica può essere messa in rapporto anche alla diacronia; da un lato, infatti, in alcune varietà regionali è normale la presenza di forme o costrutti che altrove ...
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Variazione diastratica è un tecnicismo diffuso da Eugenio Coseriu (1973) per indicare una delle fondamentali dimensioni della ➔ variazione linguistica. Il termine (formato col prefissoide dia- «attraverso» e la radice strato) è utilizzato come sinonimo di variazione sociale.
La constatazione, nota sin dall’antichità, che persone appartenenti a una stessa collettività differiscono nel modo di parlare ...
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Una delle fondamentali dimensioni di ➔ variazione linguistica è quella che nella linguistica continentale europea (con termine introdotto negli anni Sessanta da E. Coseriu; cfr. Coseriu 1973) è chiamata diafasia. La variazione diafasica si manifesta attraverso le diverse situazioni comunicative e consiste nei differenti modi in cui vengono realizzati i messaggi linguistici in relazione ai caratteri ...
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In questa voce si può tenere conto della recente edizione integrale, critica e commentata, in tre volumi, dell’intero corpus poetico dei Siciliani e dei Siculo-toscani (Antonelli, Di Girolamo & Coluccia [...] avrebbe trovato una compiuta sistemazione in ➔ Petrarca e si sarebbe rivelato in grado di caratterizzare l’intera diacronia linguistica della nostra poesia (➔ lingua poetica).
Antonelli, Roberto (2009), Giacomo da Lentini e l’“invenzione” della ...
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Sociolinguistica
Gaetano Berruto
Oggetto e ambito della sociolinguistica
Pur essendo una facoltà che fa parte del bagaglio di capacità innate degli esseri umani, il linguaggio verbale viene tipicamente [...] linguistico presuppone quindi variazione sincronica (anche se non sempre ovviamente la variazione sincronica è sintomo di mutamento diacronico). Se è così, studiando la variazione come si presenta presso le diverse generazioni in un certo momento ...
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diacronia
diacronìa s. f. [comp. di dia- «attraverso» e gr. χρόνος «tempo», coniato sul modello di sincronia]. – Termine introdotto nella linguistica dal glottologo svizzero F. de Saussure (1857-1913), in contrapp. a sincronia, per indicare...
diacronico
diacrònico agg. [der. di diacronia] (pl. m. -ci). – Che riguarda la diacronia, o è fondato sulla diacronia: sviluppo d., di una lingua, di un dialetto, o più in partic. di un elemento fonetico, grammaticale, lessicale, il complesso...