Giacomo Leopardi (Recanati 1798 - Napoli 1837) ricevette nell’infanzia un’educazione tradizionale, affidata a istruttori ecclesiastici. L’analisi linguistica degli scritti del periodo 1809-1810 non a caso [...] scritti di prosa, poesia e memoria, Napoli, Morano, pp. 369-398.
Ricci, Alessio (2003), Su alcuni allotropi in diacronia nella prosa leopardiana (con particolare riguardo allo “Zibaldone di pensieri”), «Lingua nostra» 64, pp. 89-106.
Serianni, Luca ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Vita Nuova - Introduzione
Domenico De Robertis
È tra i caratteri certo più significativi dell'opera dantesca, ed elemento costitutivo di essa, la prepotente forza di autoaffermazione [...] secondo forme e generi, ma come storia spirituale per exempla poetici. Caratteristica del canzoniere della Vita Nuova è dunque la diacronia non solo tra poesie e «ragioni» sopraggiunte, ma da poesia a poesia: che non sarà, se non in una trasposizione ...
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BACCHELLI, Riccardo
Simone Casini
Nacque a Bologna il 19 aprile 1891. Il padre Giuseppe (1849-1914), avvocato, cultore di Ariosto e di Rossini, amico di Enrico Panzacchi, fu figura di rilievo nella [...] attendere sin dall’inizio: un romanzo sostanziato di storia e di commento, fondato certo su Manzoni, ma ancor più sulla diacronia lunga delle generazioni come in Nievo, o in Tolstoj o in Thomas Mann.
Il romanzo racconta le vicende di una famiglia ...
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La letteratura dell’Italia unita
Enrico Ghidetti
Il primo e più significativo dei libri di memorie che l’Italia del Risorgimento consegnò all’Italia unita, I miei ricordi di Massimo d’Azeglio, si deve [...] dantesca, era stato, come questa, pensato «per tutti» e in questa prospettiva elaborato attraverso una ventennale diacronia redazionale.
Il termine «manzonismo» (verosimilmente di conio carducciano) deve intendersi dunque in duplice accezione: da una ...
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diacronia
diacronìa s. f. [comp. di dia- «attraverso» e gr. χρόνος «tempo», coniato sul modello di sincronia]. – Termine introdotto nella linguistica dal glottologo svizzero F. de Saussure (1857-1913), in contrapp. a sincronia, per indicare...
diacronico
diacrònico agg. [der. di diacronia] (pl. m. -ci). – Che riguarda la diacronia, o è fondato sulla diacronia: sviluppo d., di una lingua, di un dialetto, o più in partic. di un elemento fonetico, grammaticale, lessicale, il complesso...