LINGUAGGIO (XXI, p. 199)
Antonino Pagliaro
Gli sviluppi degli studî linguistici nell'ultimo decennio, dando sempre maggiore consistenza alla lingua come sistema e struttura, richiedono che il problema [...] la struttura si trasformi nel tempo: in altri termini essi non riescono a conciliare la sincronia e la diacronia, secondo la nota distinzione desaussuriana, nella considerazione della lingua.
Ciò accade perché è impossibile escludere dalla lingua il ...
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La spirantizzazione (detta anche fricativizzazione) è un processo fonetico per cui un suono (tecnicamente, un fono; ➔ fonetica) è realizzato come fricativo o, in altri termini, spirante (➔ fricative). [...] a una precedente fase di degeminazione.
I processi di spirantizzazione in Italia, sia in diacronia che in sincronia, sono numerosi. In diacronia, nell’evoluzione dal latino, /b/ intervocalica si è spirantizzata realizzandosi prima come fricativa [β ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La nascita degli dei e l'ordine del mondo
Gabriella Pironti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’origine dell’universo e la theogonia, [...] e la storia degli dèi immortali, Esiodo non si limita a raccogliere e sistemare un insieme di tradizioni, ma, attraverso la diacronia del racconto, descrive il presente e celebra l’ordine di Zeus. Discendente dalla stirpe di Urano ("Cielo") e Gaia ...
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TIPOLOGIA LINGUISTICA
Alberto M. Mioni
. La t. l. studia le diversità e le similarità tra le lingue al fine di classificarle in "tipi" distinti, caratterizzati da un insieme di omologie formali o sostanziali.
Gli [...] 'ordine soggetto-verbo-oggetto (sintassi e pragmatica), ecc. L'estensione degl'interessi della t. l. alla diacronia (i mutamenti linguistici sarebbero tipologicamente solidali tra loro) e alla pragmatica linguistica (inserimento della t. delle lingue ...
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principato
Giorgio Cadoni
Giorgio Inglese
Paul Larivaille
Principato civile di Giorgio Cadoni
La definizione del sintagma principato civile data da M. nel cap. ix del Principe, a tale p. intitolato, [...] del Principe, «Studi di filologia italiana», 1981, 39, pp. 77-120; G. Inglese, De principatibus mixtis. Per una discussione sulla diacronia del Principe, «La cultura», 1982, 20, pp. 276-301; G. Cadoni, In margine a un dibattito sul terzo capitolo del ...
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LEVINAS, Emmanuel
Marco M. Olivetti
Filosofo francese, nato il 30 dicembre 1905 a Kaunas, in Lituania, dove visse l'esperienza della rivoluzione russa. Ha compiuto gli studi universitari a Strasburgo [...] come un Dire senza Detto, ed evitando così di soggiacere essa stessa alla violenza predicativa del discorso. La diacronia non sincronizzabile tra Dire non tematizzabile e Detto tematizzabile corrisponde, in qualche modo, alla "differenza ontologica ...
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Il raddoppiamento sintattico è un fenomeno di ➔ sandhi esterno (o di ➔ fonetica sintattica), di natura assimilatoria (almeno in origine: cfr. § 3; ➔ assimilazione), che si verifica nell’➔italiano standard [...] sintattico sopra presentata andrà riferita al funzionamento del processo in sincronia, dal momento che la sua origine diacronica è piuttosto da riportarsi a un fenomeno assimilativo, come abbiamo visto (cfr. § 3).
Il raddoppiamento sintattico sarebbe ...
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variante biologia Individuo che presenta, per un dato carattere, una differenza rispetto al tipo o alla media o alla norma; la comparsa di v. in popolazioni naturali è generalmente legata all’insorgenza [...] altro elemento del sistema, oppure entrare in una rete di rapporti diversi e quindi assumere una nuova individualità. In diacronia, assai spesso è proprio la rottura di questo limite che segna una svolta nella struttura sempre instabile dei sistemi ...
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Filologia
Gianfranco Contini
di Gianfranco Contini
Filologia
sommario: 1. La filologia nella storia della cultura. 2. Critica testuale. □ Bibliografia.
1. La filologia nella storia della cultura
Chi [...] dove sostare lungo la linea evolutiva: sincronie intermedie che si oppongono alla sincronia originaria come limite di un processo diacronico. A quel modo che un'indagine etimologica non deve obliterare le fasi della storia d'una parola, così la ...
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In linguistica, unità minima non ulteriormente analizzabile del significante. Il termine si è affermato con J. Baudouin de Courtenay e F. de Saussure. Dopo N.S. Trubeckoj, in opposizione a suono, denota [...] e una teoria chiamati anche fonetica strutturale (o fonematica). La fonologia studia i sistemi di f. in sincronia e diacronia, mirando a stabilire una gerarchia tra gli elementi centrali e indispensabili o normali e quelli periferici nel sistema ...
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diacronia
diacronìa s. f. [comp. di dia- «attraverso» e gr. χρόνος «tempo», coniato sul modello di sincronia]. – Termine introdotto nella linguistica dal glottologo svizzero F. de Saussure (1857-1913), in contrapp. a sincronia, per indicare...
diacronico
diacrònico agg. [der. di diacronia] (pl. m. -ci). – Che riguarda la diacronia, o è fondato sulla diacronia: sviluppo d., di una lingua, di un dialetto, o più in partic. di un elemento fonetico, grammaticale, lessicale, il complesso...