«Quasi per un paradosso, proprio quando gli accademici hanno cominciato a occuparsene, il fumetto ha smesso, almeno in Occidente [...], di essere un fenomeno popolare per diventare con poche eccezioni [...] che fosse di facile lettura, in un’edizione tascabile adatta ai luoghi affollati, dichiaratamente per un pubblico adulto» (Diabolik, in I classici 2003: 5, 180).
Oltre all’ovvia interazione tra linguaggio delle immagini e linguaggio verbale, alla ...
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