xeno (o xenon) Elemento chimico del gruppo dei gas nobili; simbolo Xe, numero atomico 54, peso atomico 131,29; ne sono noti 9 isotopi stabili. È presente nell’aria atmosferica, nella concentrazione di [...] 0,000008% in volume, e anche in gas di emanazioni vulcaniche; fu scoperto nel 1898 da W. Ramsay nei residui dell’evaporazione dell’aria liquida. Gas incolore, inodore, di densità pari a 5,90 g/dm3 (a 0 °C e pressione atmosferica); a pressione ...
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settimino medicina Figlio nato da un parto pretermine, tra la fine del settimo e l’inizio dell’ottavo mese di gravidanza. I neonati s. sono classificati fra i prematuri perché, pur potendo vivere in maniera [...] fiati e archi) e da C. Saint-Saëns (per tromba, pianoforte e archi), M. Ravel, A. Schönberg, I. Stravinskij, P. Hindemith. Esempi operistici si hanno in W.A. Mozart (Nozze di Figaro), G. Rossini (Cenerentola, Conte Ory), D.-F.-E. Auber (Fra’ Diavolo ...
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Medico statunitense (n. New York 1956). Ha studiato biologia ad Harvard e poi presso l'Università della Pennsylvania e si è specializzato in pediatria presso la Duke University. Professore di pediatria, [...] studi sull'eritropoietina e ha scoperto l'enzima HIF-1, che consente alle cellule tumorali di adattarsi ad ambienti poveri di ossigeno. Nel 2019 è stato insignito con W.G. Kaelin e P.J. Ratcliffe del premio Nobel per la medicina o la fisiologia "per ...
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Ordinamento dei vari tipi di cellule in un dato tessuto biologico; in particolare, quello delle cellule della corteccia cerebrale. Le prime osservazioni di c. si devono a J.-G.-F. Baillarger che nel 1840 [...] della corteccia cerebrale; nella seconda metà del secolo T. H. Meynert, W. A. Bec e C. von Economo dimostrarono che la stratificazione presenta altrettante aree o campi. Lo studio della c. è di guida a quello della fisiologia della corteccia, per il ...
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Medico britannico (n. Lancashire 1954). Ha studiato a Cambridge e poi si è specializzato in nefrologia a Oxford. Dirige il Centro per la ricerca clinica dell’Istituto Francis Crick di Londra ed è membro [...] cellulari all'ipossia e ha contribuito a scoprire una catena molecolare dettagliata di eventi che le cellule usano per rilevare l'ossigeno. Nel 2019 è stato insignito con W. G. Kaelin e G.L. Semenza del premio Nobel per la medicina o la fisiologia ...
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RADIOLOGIA medica
Carissimo BIAGINI
La radiologia medica, intesa come campo di applicazione all'uomo di sorgenti di radiazioni ionizzanti a scopo diagnostico o terapeutico, ha compiuto negli ultimi [...] e le sue applicazioni biologiche, Torino 1951; H. R. Schinz, W. E. Baensch, E. Friedl, E. Uehlinger, Trattato di roentgendiagnostica, Roma 1951; F. Wachsmann e G. Barth, Die Bewegungsbetrahlung, Stoccarda 1953; I. C. Whitefield, Electronics for ...
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NUCLEARE, MEDICINA
Antonio Centi Colella
. Negli ultimi 20 anni si è delineata una nuova branca della medicina, che riguarda l'impiego degl'isotopi radioattivi a fini diagnostici e terapeutici in forma [...] di strutture contigue (Gdi coppie dididi ioduro di Na attivato al tallio. La presenza didi tale catena didi un grado relativo di vie di eliminazione didi unità di peso per millilitro di plasma.
Sulla base di 29 (1958), p. 27; G. Monasterio, L. Donato, ...
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OCULISTICA (XXV, p. 166; App. II, 11, p. 438)
Giovanni Battista Bietti
Lo studio dell'o. si è andato sempre più arricchendo di mezzi destinati all'esplorazione dell'apparato oculare e al trattamento [...] S. Shikano, K. Shimizu, Atlante di angiografia a fluorescenza del fondo oculare, Roma 1969; G. B. Bietti, C. A. (1972), pt. I; F. W. Newell, J. Terry Ernest, Ophthalmology. Principles and concepts, Saint Louis 19743; G. Cristini, R. Meduri, E. ...
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MEDICINA PREVENTIVA
Giuseppe Rausa
Dal concetto di prevenzione a quello di medicina preventiva. - Il concetto di prevenzione delle malattie, oggi ampiamente accettato e propagandato, può essere considerato [...] reality?, in American Journal of Epidemiology, 122,2 (1985), pp. 199-207; D.W. Clark, B. Mac Mahon, Medicina preventiva e di comunità, Padova 1989; G. Rausa, Industria chimica e riflessi sulla salute: approccio e metodologie, in Nuove frontiere per ...
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ZINCO (fr. zinc; sp. zinc; ted. Zink; ingl. zinc)
Paolo AGOSTINI
Livio CAMBI
Alberico BENEDICENTI
Leonardo MANFREDI
Elemento chimico di simbolo Zn; peso atomico 65,38; numero atomico 30.
Non sembra [...] generalmente con cadmio da 0,001 a 0,003 gr. l. Di frequente rame e ferro sono praticamente assenti.
La depurazione da arsenico e , New York 1922; W. Holtmann, Der Zinkdistillationsprocess, Halle 1927; O. C. Ralston, G. Eger, Zinkeletrolyse, ivi ...
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genètica s. f. [dall’ingl. genetics, termine coniato nel 1906 dal biologo ingl. W. Bateson, dall’agg. genetic «genetico»]. – Ramo delle scienze biologiche che studia tutti i fenomeni e tutti i problemi relativi alla discendenza e cerca di determinare...
nano
agg. e s. m. (f. -a) [lat. nanus, gr. νᾶνος]. – 1. agg. a. Di individuo (o specie) animale o vegetale che ha statura fortemente ridotta rispetto a quella media della specie (o del genere), sia come condizione casuale e anormale (v. nanismo),...