ORBITALI MOLECOLARI
Claudio Furlani
Per o. m. s'intende la funzione d'onda associata a un elettrone di una molecola, in un determinato livello energetico e con un particolare valore del momento angolare: [...] chemists, Englewood Cliffs (N.J.) 1975; I. Fleming, Frontier orbitals and organic chemical reactions, New York 1977; M.J.S. Dewar, R.C. Dougherty, The PMO theory of organic chemistry, ivi 1979; P. Botschwina, in Ion and cluster ion spectroscopy and ...
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PAOLONI, Leonello
Luigi Cerruti
– Nacque a Sassoferrato, in provincia di Ancona, il 21 novembre 1920 da Giuseppe e da Maria Chiavarini.
Il padre era un piccolo imprenditore e la famiglia era di tradizione [...] Parigi, con Bernard e Alberte Pullman; dal giugno 1954 al marzo 1955, soggiornò a Londra collaborando con Michael James Steuart Dewar. A Parigi aveva incontrato l’americano Robert G. Parr con cui intesseva un fitto dialogo a distanza. Nacque così un ...
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KÖRNER, Guglielmo (Wilhelm)
Gian Piero Marchese
Nacque a Kassel il 20 apr. 1839. Il padre era incisore di monete.
Frequentò un istituto tecnico per allievi ingegneri a Kassel; dopo aver lavorato in alcuni [...] del benzene per sostituzione di un CH con un N; eguale formula fu proposta poco dopo, indipendentemente, da J. Dewar.
Trasferitosi a Milano, il K. organizzò un laboratorio di chimica organica, in cui proseguì le ricerche sperimentali sulle sostanze ...
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Elemento chimico, simbolo H, peso atomico 1,008, scoperto da H. Cavendish nel 1766. Il suo nome deriva dal fr. hydrogène, termine coniato come aggettivo («che genera l’acqua») dal chimico francese G. de [...] in una successione di refrigeranti a temperature decrescenti. L’i. liquido viene raccolto e trasportato in recipienti di tipo Dewar di grandi dimensioni
L’i. come vettore energetico
Nel campo aerospaziale l’i. è impiegato allo stato liquido come ...
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Chimica quantistica
Frank Jensen
La materia è costituita da nuclei atomici e da elettroni che interagendo formano gli atomi e le molecole, i quali a loro volta danno origine alla materia inorganica, [...] di risultati sperimentali. I più noti sono stati sviluppati da un gruppo di ricerca che fa capo a Michael J.S. Dewar e sono conosciuti con gli acronimi MNDO, AM1 e PM3.
Gerarchia dei modelli teorici
È possibile illustrare gli aspetti peculiari della ...
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Chimica computazionale
Sergio Carrà
sommario: 1. Introduzione. 2. Presupposti teorici. 3. Stati e orbitali atomici. 4. Spin-orbitali, antisimmetria e legame chimico. 5. Il modello di Hartree-Fock del [...] di alcune sue versioni approssimate, dovute in gran parte agli sforzi di Pople, Robert Parr, Michael S. Dewar e dei loro collaboratori. Una tecnica comunemente utilizzata consiste nell'ignorare gli elettroni interni degli atomi tenendo conto ...
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Fotochimica
KKurt Schaffner e Paul Margaretha
di Kurt Schaffner e Paul Margaretha
Fotochimica
Sommario: 1. Introduzione. 2. La fotochimica nel XIX secolo. 3. Il XX secolo: sviluppo, conquiste e future [...] ottica, completa il dispositivo.
L'irraggiamento a basse temperature richiede l'uso di celle munite di un sistema a vaso di Dewar per l'isolamento termico. A seconda della temperatura a cui si lavora e delle altre condizioni, il disegno di tale cella ...
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L'Ottocento: chimica. La chimica in mostra
Robert G.W. Anderson
La chimica in mostra
Nel corso dell'Ottocento, la chimica divenne molto più accessibile al vasto pubblico di quanto non lo fosse stata [...] , John A. R. Newlands, John Percy, Lyon Playfair, James S. Muspratt, Edward Frankland, Henry E. Armstrong, William Crookes, James Dewar, William Odling, William H. Perkin, William Ramsay, Henry E. Roscoe e Thomas E. Thorpe. Il secondo elenco, invece ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. La fisica e la chimica intorno al 1900
John L. Heilbron
La fisica e la chimica intorno al 1900
Il secolo compreso tra il 1870 e il 1970 rappresenta [...] degli scienziati americani.
L'entità dei fondi a disposizione della Carnegie Institution sbalordì i contemporanei. James Dewar (1842-1923), professore di filosofia naturale a Cambridge e di chimica alla Royal Institution a Londra, calcolò ...
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dewar
〈di̯ùuë〉 s. ingl. [dal nome del fisico e chimico scozz. J. Dewar (1842-1923)], usato in ital. al masch. – In fisica, nome dato a recipienti, detti anche vasi di D., di varie forme e dimensioni, atti a creare con buona approssimazione...
thermos
thèrmos 〈tèrmos〉 s. m. [dal gr. ϑερμός «caldo», in origine nome brevettato ingl. (1907)]. – Recipiente termoisolante (nell’uso ital. anche tèrmos e raram. tèrmo), di caratteristiche analoghe ai vasi di Dewar (v. dewar), costituito...