Śiva Divinità tra le più venerate della mitologia indù, membro della triade divina (trīmūrti) con Brahmā e Viṣṇu. In virtù dei suoi molteplici aspetti, benevoli e terrifici a un tempo, Ś. assume forme [...] col corpo per metà maschile e per metà femminile (Ardhanārīśvara), o come una figura a 3 teste (Maheśvara). Grande devozione a Ś. rivolgono le sette śaiva.
L’insieme di correnti filosofico-religiose, particolarmente diffuse nell’India occidentale e ...
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DA TEMPO, Antonio
Pasquale Stoppelli
Nacque, con molta probabilità, a Padova verso la fine del XIII secolo dal giudice Buzzacarino di Antonio Panevino, appartenente ad una antica famiglia padovana che [...] e il conseguente ritorno dei ghibellini ribelli. In questi anni il D. seguì sicuramente il destino della sua famiglia, maturando quella devozione agli Scaligeri che l'accompagnerà per tutta la vita. Più tardi aggiungerà al suo nome quello di Cane, in ...
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PASQUALINO, Fortunato
Vincenzo Caporale
PASQUALINO, Fortunato. – Secondogenito di quattro figli, nacque a Butera (nei pressi di Caltanissetta) l’8 novembre 1923, da Luigi, carrettiere e mezzadro, e [...] con altri siciliani, «giovani metafisici e lettori di bibbia», negli orti della Bovisa, condividendo con loro i disagi e la devozione per Gorgia da Lentini (cfr. Pasqualino, Italia metafisica e zingaresca, in Linea nuova, II (1965), 4-5, pp. 193-200 ...
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Enea
Antonella Bruzzone
L'eroe troiano progenitore dei Romani
Descritto da Omero nell'Iliade come il più valoroso, dopo Ettore, fra i Troiani che parteciparono alla guerra, Enea combatte in diverse [...] non perfettamente coincidente con la "pietà" come la intendiamo noi, ma assai più complesso e sfumato: è un misto di devozione, rispetto nei confronti degli dei e della famiglia, ma anche degli altri uomini. È un estremo senso del dovere. Enea ...
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CAMPORI, Cesare
Tiziano Ascari
Nato a Modena il 15 ag. 1814 dal marchese Carlo e da Marianna dei conti Bulgarini di Mantova, a dieci anni entrava come convittore nel locale Collegio dei nobili, o di [...] (1840);versi in lode della principessa Aldegonda di Baviera, sposa (1842)del principe ereditario di Modena, documentano la devozione del giovane C. alla casa ducale e il suo orientamento politico. La sua famiglia era tradizionalmente ligia agli ...
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CELSANO, Barnaba
Marco Palma
Nacque presumibilmente prima della metà del sec. XV a Vicenza.
Il luogo di nascita non è tuttavia certo, perché, mentre documenti e letteratura lo definiscono unanimemente [...] gran parte della sua dottrina nell'insegnamento, sulle orme di quell'Ognibene nei cui confronti mostrò sempre una commossa devozione. Echi della stima da lui goduta presso i contemporanei si colgono negli elogi che gli rivolsero altri allievi di ...
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Paolo Sarpi: Opere – Nota introduttiva
Gaetano Colzi
Luisa Colzi
Fra Paolo Sarpi era nato a Venezia, il 24 agosto 1552. Suo padre, Francesco, era un friulano, di San Vito al Tagliamento, che aveva [...] un «bravo». Mentre la madre era «di statura grande, di color bianco, d'aspetto umile e mite al possibile», dedita alle devozioni, al punto che dopo la morte del marito aveva vestito abito di religiosa ed era «venuta in fama di singolar santità». Era ...
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VARRONE, Marco Terenzio (M. Terentius Varro)
Plinio Fraccaro
Principe degli eruditi romani e uno dei più fecondi poligrafi dell'antichità. Nacque a Rieti nel 116 a. C. (perciò detto anche Reatinus) e [...] 27 quasi novantenne. Egli non aveva tempra di uomo d'azione; sostenne magistrature e comandi per dovere di cittadino e per devozione a Pompeo, suo grande amico, contento, quando poteva, di darsi tutto agli studî.
S. Girolamo compose delle opere di ...
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La Vita e le Laudes Constantini
Presentazione e analisi di testi problematici
Davide Dainese
Al di là dei problemi che le opere di Eusebio di Cesarea convenzionalmente note come De vita Constantini [...] Y. Hen questa stessa opera.
295 Cfr. Eus., l.C. 5,1.
296 Eus., l.C. 5,8.
297 Così anche in v.C. I 4 (modello di devozione); III 47,2 (nei confronti della madre); IV 18-20; IV 29.
298 Cioè ὁ θύμος, la parte irascibile.
299 Cfr. Eus., l.C. 2-4.
300 Cfr ...
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BONVESIN da La Riva (Bonvicinus de Ripa)
d'Arco Silvio Avalle
Le uniche notizie che abbiamo su B. ci vengono dalle sue opere e da una decina di documenti scaglionati fra il 1290 ed il 1315 (cfr. P. Pecchiai, [...] L, dove alla conversione dei secondi non manca che il tocco finale di una grazia largita in partenza per la loro devozione a Maria (si veda il malvagio castellano capo di ladroni, il pirata naufragato e tenuto miracolosamente in vita da Maria perché ...
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devozione
devozióne (o divozióne) s. f. [dal lat. devotio -onis, propr. «voto, sacrificio», der. di devovere, part. pass. devotus: v. devoto]. – 1. Nell’antica Roma, l’offerta agli dei di persone o cose determinate, come vittime, per allontanare...
devoto
devòto (raro o ant. divòto) agg. e s. m. [dal lat. devotus, part. pass. di devovere «promettere con voto, consacrare», comp. di de- e vovere «consacrare»]. – 1. agg., letter. a. Votato, consacrato: tutta quella sponda Coprìr le invitte...