WATTS, Isaac
Ernest de Sélincourt
Teologo protestante e poeta inglese, nato a Southampton nel 1674, morto a Stoke Newington (Londra) nel 1748. Essendo non-conformista, rifiutò di entrare nell'università [...] , 1707; Psalms of David, 1719) che, nonostante il difetto frequente di falsa retorica e di turgidezza, divenne un forte stimolo alla devozione. Le poesie migliori, quali "When I survey the wondrous Cross" e "O God, our help in ages past" sono tuttora ...
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FORTEGUERRI, Laudomia
Carla Zarrilli
Nacque a Siena nel 1515 da Alessandro di Nicodemo e dalla sua seconda moglie Virginia di Giulio Pecci e fu battezzata il 3 giugno di quell'anno (Arch. di Stato di [...] chiamato a fare da padrino. In realtà la dedica dell'opera è dovuta più che altro alla profonda devozione del Piccolomini per la F., devozione che risaliva a vari anni addietro e che certamente è una delle ragioni della fama della gentildonna senese ...
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BRANDA, Paolo Onofrio
GG. B. Salinari
Nacque in Milano l'11 ott. 1710. Studiò grammatica e umanità nelle scuole di S. Alessandro dirette dai barnabiti, nel cui Ordine entrò, dopo un breve noviziato [...] fu poco benevolo. I suoi confratelli l'ebbero in grande considerazione e lo lodarono per l'austerità dei costumi, per la devozione e per l'assoluta dedizione al suo ministero e ai suoi doveri di maestro.
Nei primi anni del suo insegnamento a Milano ...
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AZEGLIO, Cesare Taparelli marchese di
Guido Verucci
Nato a Torino il 10 febbr. 1763 da Roberto Taparelli, conte di Lagnasco, e da Giustina Genolla Taparelli, entrò nel 1774 nel reggimento della Regina, [...] da un rapporto stretto, personale con il suo re, ma, espressione in questo dei nuovi tempi, mosso da una ancor più profonda devozione alla Chiesa cattolica e al suo capo, l'A. associò così il suo nome al sorgere del moderno movimento organizzato dei ...
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BIANCO da Siena
Franca Brambilla Ageno
Fu il più fecondo autore di laudi del movimento dei poverelli di Cristo, fondato tra il 1360 e il 1362 dal mercante senese Giovanni Colombini e divenuto poi la [...] 1925; L. Volpicelli, Il B. da Siena, in Giorn. di politica e di lett., IV(1928), pp. 865-885; B. Croce,Letteratura di devozione, in La Critica, XXIX(1931), pp. 337-340; Id.,Poesia popolare e poesia d'arte, Bari 1933, pp. 184-187; C. Caucci, Il ...
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CECCO d'Assisi
Niccolò Mineo
Fiorì ad Assisi probabilmente nei primi decenni del sec. XIV, e fu autore di un poemetto sulla leggenda di Maria Maddalena. Null'altro sappiamo di lui.
Il componimento, [...] del "trovatore" consiste nell'ampliamento di questo schema con l'invenzione di dialoghi e monologhi ispirati a una sicura e serena devozione.
Bibl.: L. Simeoni, Il poemetto della Maddalena di C. d'Assisi, in Misc. in onore di A. e N. Zenatti, Verona ...
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Poeta (Campomaggiore, Trento, 1814 - Roma 1884). La sua opera Edmenegarda ha segnato una data importantissima nella storia della poesia italiana dell'Ottocento. Essa è la prima testimonianza del nuovo [...] poi da Venezia e da Firenze come monarchico, finì con lo stabilirsi definitivamente a Torino, dove lo trattennero la sua devozione alla casa di Savoia e la carica di storiografo della Corona. Nel 1865 al seguito della corte si trasferì a Firenze ...
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Protagonista dell’Illuminismo
Geniale e versatile scrittore dell’Illuminismo francese, François-Marie Arouet detto Voltaire praticò, per oltre un sessantennio e con costante successo, i più vari generi [...] di Parigi – dove era nato nel 1694 da una ricca famiglia borghese –, nel quale apprese le pratiche della devozione cattolica e poté osservare l’uso mondano della religione. Dal padre, avvocato di rigide tendenze gianseniste, aveva invece ereditato ...
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PANCIATICHI, Lorenzo
Paolo Rondinelli
PANCIATICHI, Lorenzo. – Nacque a Firenze, l’11 febbraio 1635, da Niccolò di Lorenzo e da Ginevra Soldani, figlia del senatore Iacopo. Dal matrimonio nacquero altri [...] elevato, e per volere della madre, donna di severi costumi, che, dopo essere rimasta vedova, educò i figli con devozione e pietà religiosa. Per lei, morta nel 1655, Panciatichi dettò l’iscrizione funebre posta nella chiesa dell’ospedale dei Ss ...
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Storico e letterato (Vignola 1672 - Modena 1750). Ecclesiastico, M. orientò tutta la sua opera di storico entro un'intuizione e concezione del mondo adeguata alle esigenze della sua fede. Compilò la monumentale [...] parrocchia di S. Maria della Pomposa (tradottasi anche in scritti come Della carità cristiana, 1723, e Della regolata devozione dei cristiani, 1747) e la produzione scientifica, straordinaria per continuità, per mole e per metodo.
Opere
Nella sua ...
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devozione
devozióne (o divozióne) s. f. [dal lat. devotio -onis, propr. «voto, sacrificio», der. di devovere, part. pass. devotus: v. devoto]. – 1. Nell’antica Roma, l’offerta agli dei di persone o cose determinate, come vittime, per allontanare...
devoto
devòto (raro o ant. divòto) agg. e s. m. [dal lat. devotus, part. pass. di devovere «promettere con voto, consacrare», comp. di de- e vovere «consacrare»]. – 1. agg., letter. a. Votato, consacrato: tutta quella sponda Coprìr le invitte...