OLANDA
Claudia MERLO
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Jan-Pieter Marie LAURENS de VRIES
Pino FORTINI
Adriano H. LUIJDJENS
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Carlo TAGLIAVINI
Gerard [...] alla guerra degli Ottant'anni le frontiere del 1543 all'est rimasero su per giù definitive.
Geert Groote, la devotiomoderna, Wessel Gansfoort ed Erasmo sono già precursori della Riforma; tuttavia il luteranesimo nei Paesi Bassi ove Carlo V poteva ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Lorenzo Valla
Francesco Tateo
Nell’opera di recupero del pensiero e della lingua dell’antichità e nella revisione critica della cultura filosofica e storiografica del Medioevo, Lorenzo Valla occupa [...] in base al testo evangelico: Matteo, 5, 36-37), che distinguerebbe la devotio dei religiosi dalla religiosità del volgo dei laici. Ne viene corroborata la considerazione moderna della virtù come merito personale, e non fondato sullo stato sociale e ...
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Popolo
Mario Caravale; Claudio Cesa
di Mario Caravale e Claudio Cesa
POPOLO
Antichità e Medioevo di Mario Caravale
Età antica
a) Il demos greco
La storiografia ha da tempo sottolineato la pluralità [...] di recente l'assenza di una nozione romana di Stato "nel moderno senso astratto" e la realtà del popolo romano come "collettività di quello medesimo populo", per cui gli è necessario averlo devoto, "altrimenti non ha, nelle avversità, remedio". Nell' ...
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Costantino fra giurisdizionalismo e ius publicum ecclesiasticum
Pier Virginio Aimone Braida
«Tutto dipende dal carattere degli uomini che regnano o che amministrano la cosa pubblica. La storia ci insegna [...] al di fuori della comune respublica, agli Stati moderni (giuridicamente costituiti dai trattati di Vestfalia che pongono bienfaisante des institutions, et je ne dis pas ces choses en dévot, mais en homme raisonnable».
23 Cfr., a questo proposito, F ...
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stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»]. – 1. Esposizione...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...