Scrittore svizzero-tedesco (Eschlikon 1944 - Sciaffusa 2016). Narratore della marginalità e della devianza, nei suoi scritti ha rappresentato con distacco e ironia la precarietà di ogni equilibrio esistenziale, [...] sottolineando l’oppressione della quotidianità e la tragica logica della vita, che osserva con sguardo disincantato e a tratti comico. Tra le sue opere: Zündels Abgang (1984; trad. it. Zündel se ne va, ...
Leggi Tutto
Dino, Alessandra. – Sociologa italiana (n. Palermo 1963). Professore associato di Sociologia giuridica, della devianza e del mutamento sociale presso l'Università degli Studi di Palermo, ha applicato il [...] metodo etnografico all’indagine dei fenomeni criminali di tipo mafioso, enucleandone le matrici simboliche, le relazioni con i poteri politici e le connessioni con l’ideologia e i comportamenti religiosi. ...
Leggi Tutto
Morris, Errol. – Regista statunitense (n. Hewlett 1948). Attento osservatore del reale, di cui riesce a cogliere la contraddizioni e le mute tragedie prediligendo gli aspetti della devianza, del lato [...] oscuro della politica e le verità nascoste o inspiegabili, ha affrontato nei suoi documentari temi diversi mantenendo costantemente al centro delle sue analisi la problematicità dell’agire umano: da Gates ...
Leggi Tutto
Psichiatra e saggista ungherese naturalizzato statunitense (Budapest 1920 - Manlius, New York, 2012). Nel corso dei suoi studi ha sviluppato una posizione critica nei confronti della distinzione operata [...] istituiscono una più o meno netta discriminazione tra normalità e devianza (The myth of mental illness). Questa critica si è regole, in cui viene meno la distinzione normalità-devianza su base organicistica o psicodinamica e particolare rilievo ...
Leggi Tutto
LOMBROSO, Cesare (Ezechia Marco, detto Cesare)
Giuseppe Armocida
Terzo dei sei figli di Aronne e di Zefora Levi, nacque a Verona il 6 nov. 1835, in una famiglia israelita di stretta osservanza religiosa, [...] italiani (1876-1915), in Movimento operaio e socialista, IV (1980), 3, pp. 369-393; Id., Sullo studio storico della devianza: note su alcuni aspetti storiografici e metodologici, in Società e storia, XIII (1981), pp. 639-670; U. Levra, Malati ...
Leggi Tutto
Scrittore marocchino di lingua francese (n. Fès 1944). Nei suoi romanzi contamina, attraverso una scrittura polifonica e raffinata, la tradizione araba scritta e orale con i moduli della narrativa moderna [...] e postmoderna. Tra le sue opere principali, che privilegiano il mondo della marginalità e della devianza, occorre citare i romanzi L'enfant de sable (1985; trad. it. 1987) e La nuit sacrée (1987; trad. it. Notte fatale, 1988, premio Goncourt); in ...
Leggi Tutto
Scrittore statunitense (La Junta, Colorado, 1935 - Eugene, Oregon, 2001). Laureatosi all'università di Stanford, svolse attività di consulenza psichiatrica in un ospedale militare. A questa esperienza [...] l'omonimo film di M. Forman che conquistò cinque premi Oscar), intenso e disperato quadro del trattamento della devianza psichica e sociale nell'America contemporanea. Questa esperienza lo mise in contatto con la controcultura della beat generation ...
Leggi Tutto
Witkin, Joel-Peter
Massimo Arioli
Fotografo statunitense, nato a Brooklyn (New York) il 13 settembre 1939. Dopo gli studi di scultura alla Cooper Union School di New York ha conseguito (1976) il Master [...] in grado di generare nello spettatore.
Tema privilegiato da W. è sia la devianza naturale - le deformità fisiche, congenite o acquisite - sia la devianza sociale - quella delle immagini che hanno per tema la necrofilia o le pratiche sadomasochistiche ...
Leggi Tutto
GIORGI, Giovanni
Salvatore de Salvo
Non si conoscono data e luogo di nascita di questo compositore, avvenuta probabilmente a Venezia intorno agli ultimi decenni del XVII secolo.
Tale ipotesi è avvalorata [...] e da molti elementi della sua biografia, che collimano con quelli del veneziano Benedetto Giovanni Zorzi. Secondo la Zanetti "alla devianza fonetica delle Z mutate in Gi l'interessato dové consentire già durante il soggiorno a Firenze, intermedio tra ...
Leggi Tutto
Storica francese (n. Parigi 1928). Prof. di storia contemporanea nell'univ. di Parigi VII-Jussieu (1974-93); dal 1993 professore emerito presso la stessa università. Esponente di spicco della nuova storia [...] significative, Les ouvriers en grève. France, 1871-1890 (2 voll., 1974). In seguito ha condotto ricerche anche sulla storia della devianza e dei sistemi repressivi, in collab. con M. Foucault, con cui ha pubblicato Le panoptique ou l'Oeil du Pouvoir ...
Leggi Tutto
devianza
devïanza s. f. [der. di deviare]. – 1. Termine usato per indicare quei comportamenti che si allontanano da una norma o da un sistema di regole; in partic., in sociologia, la non conformità agli standard normativi del gruppo o sottogruppo...
desocializzazione s. f. La perdita della capacità da parte dell’individuo di modellare il proprio comportamento e le proprie caratteristiche conformandoli alle norme, alle relazioni e ai valori sociali condivisi. ♦ L'anonimato tende ad avvolgere...