La recidiva obbligatoria al vaglio della Corte costituzionale
Lucia Gizzi
Il presente scritto tratta dell’istituto della recidiva, con particolare riferimento all’ipotesi di recidiva obbligatoria prevista [...] , secondo quanto precisato dalla indicata giurisprudenza costituzionale e di legittimità, della natura dei reati, del tipo di devianza di cui sono il segno, della qualità dei comportamenti, del margine di offensività delle condotte, della distanza ...
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Trash
Marcello Garofalo
In ambito cinematografico il termine (letteralmente: spazzatura, ciarpame, sciocchezze) è stato usato, a partire dalla metà degli anni Sessanta, in una gamma di accezioni così [...] e interpretato, è basato su due storie a incastro, quella di un travestito che accetta e rivela alla fidanzata la propria devianza e quella di un uomo diventato donna dopo un'operazione; il suo ultimo film, The sinister urge (1961) è la storia ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella seconda metà del Novecento i giovani acquistano una propria specificità, non rappresentano [...] vi erano culture dominanti e culture subordinate. In questo contesto, le subculture giovanili vengono interpretate non più come forme di devianza bensì come “risposte” da parte di un certo gruppo d’età a una posizione di classe subordinata allo scopo ...
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ENRICO da Ceva
Raniero Orioli
Di questo frate minore, probabilmente originario di Ceva (Cuneo), non si conoscono dati anteriori al secondo decennio del sec. XIV né si sa quale esito abbia avuto la vicenda [...] documentino il pensiero di Enrico da Ceva. Non sembra comunque eccessivamente azzardato il supporre che, in realtà, la "devianza" di E. e dei suoi fedeli rientrasse in un'estremistica impostazione dell'ususpauper, tutt'al più arricchita da accenti ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La canzone francese del Novecento riprende e rinnova due filoni delineatisi nel secolo [...] della giovinezza. Gli sfondi sono spesso provinciali, piccoli mondi chiusi in cui la venalità e il perbenismo castrano ogni devianza o velleità di evasione. Brel si trova perfettamente a suo agio nel breve spazio della canzone e ne sfrutta tutte ...
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TOMMASI, Salvatore Giacomo
Marco Segala
– Nacque a Roccaraso, a sud dell’Aquila, il 26 luglio 1813, primogenito di Francesco e di Maria Giuseppa Marini.
Poiché la famiglia era originaria di Accumoli, [...] nei secoli, VIII (1971), 4, pp. 3-14; M. De Luzenberger, La psichiatria italiana dell’Ottocento e il concetto di devianza: il positivismo evoluzionistico di S. T., in L’ospedale psichiatrico, XLVII (1979), pp. 347-368; C. De Pascale - A. Savorelli ...
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NANNI, Giancarlo
Annamaria Corea
– Nacque a Rodi il 27 maggio 1941, terzogenito di Carlo e Penelope Tusgioglu, nata in Turchia da genitori greci.
Il bisnonno paterno era stato un attore bolognese. Nel [...] del teatro immagine, Roma-New York 1975, pp. 20-22; D. Cappelletti, La sperimentazione teatrale in Italia tra norma e devianza, Torino 1981, pp. 167-175; S. Sinisi, Dalla parte dell’occhio. Esperienze teatrali in Italia 1972-1982, Roma 1983, pp ...
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LIVI, Ridolfo
Massimo Aliverti
Nacque a Prato il 13 luglio 1856, secondo dei sei figli di Carlo, illustre psichiatra, e di Giuseppina Costantini. Dopo un breve soggiorno a Siena, dove nel 1858 il padre [...] L. Cerimonia commemorativa, in Riv. di antropologia, XLIII (1956), pp. 485-514; B. Farolfi, Antropometria militare e antropologia della devianza, in Storia d'Italia (Einaudi), Annali 7, Malattia e medicina, a cura di F. Della Peruta, Torino 1984, pp ...
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(VIII, p. 560)
La c. è una forma criminale assimilabile alla mafia nei metodi e negli interessi, ma che nel passato ha avuto origini, caratteristiche, costumi diversi e del tutto autonomi. Fino a qualche [...] del modello mafioso, e crea un modello criminale a struttura ''aperta''. In questo modo Cutolo si è incontrato con la devianza giovanile, l'ha reclutata nei luoghi dove vive collettivamente (vicoli, periferie urbane, carceri), l'ha compattata e le ha ...
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La ricezione americana di Costantino
Edward McGlynn Gaffney
Il rifiuto del potere imperiale accentrato e del potere governativo sulle credenze e le pratiche religiose
È possibile parlare di un Costantino [...] americane e della storia della loro adozione affermerebbe che qualsiasi funzionario governativo della Repubblica possa definire e punire la devianza religiosa o l’eresia. In un caso del 1870 riguardante una disputa sul possesso di una proprietà della ...
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devianza
devïanza s. f. [der. di deviare]. – 1. Termine usato per indicare quei comportamenti che si allontanano da una norma o da un sistema di regole; in partic., in sociologia, la non conformità agli standard normativi del gruppo o sottogruppo...
desocializzazione s. f. La perdita della capacità da parte dell’individuo di modellare il proprio comportamento e le proprie caratteristiche conformandoli alle norme, alle relazioni e ai valori sociali condivisi. ♦ L'anonimato tende ad avvolgere...