PARINI, Giuseppe
Giuseppe Nicoletti
– Suddito lombardo dell’impero asburgico, nacque il 23 maggio 1729 a Bosisio, sul lago di Pusiano nei pressi di Erba in Brianza, da Francesco Maria e Angiola Maria [...] , fino al bisogno e al disagio economico come movente di devianza e di reato (tema prettamente alla Beccaria), donde l’implicita condanna di ogni forma di più clamorosa diseguaglianza sociale e invece il pregio morale assegnato a un tenore di vita ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Roberto Ardigò
Alessandro Savorelli
Agli inizi del Novecento Roberto Ardigò era ancora considerato, nell’ambito del positivismo italiano, l’autore di una sintesi in grado di superare gli opposti punti [...] del positivismo, favorendo la convinzione che la soluzione dei gravi problemi del Paese (malattie endemiche, devianza, turbolenze politico-sociali, disoccupazione ecc.) potesse derivare, più che da un’opera di riforme – ritenuta in contrasto con ...
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BASAGLIA, Franco
Giuseppe Armocida
Bruno Zanobio
Nacque a Venezia l'11 marzo 1924 da Enrico e da Cecilia Faccin. Si iscrisse alla facoltà di medicina e chirurgia di Padova e già da studente orientò [...] di energie, non cambiano la realtà di segregazione della devianza; le "istituzioni più tolleranti", sotto l'apparenza di rapporti democratici, mantengono il ruolo originario di controllo sociale. In modo più ampio il B. riprese questi argomenti ...
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DONATI, Forese
Liana Cellerino
Nacque a Firenze nella seconda metà del sec. XIII da Simone di Forese e Tessa (Contessa), nobile donna di cui s'ignora il casato.
Apparteneva ad una famiglia ricca e potente [...] da Dante non pare ad altri critici riducibile a pura devianza stilistica -, il D., accusato in apparenza di scarsità maritale Interrogativi non trascurabili sulla veridicità degli addebiti morali e sociali che Dante e il D: si scambiano emergono ...
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BIANCIARDI, Luciano
Francesco Maria Biscione
Nacque a Grosseto il 14 dic. 1922 da Atide, cassiere di banca, e Adele Guidi, maestra elementare. Conseguita la maturità classica presso il liceo "Carducci-Ricasoli", [...] 20), sembrava che molti sogni di libertà e progresso sociale avrebbero potuto avverarsi. Già qui, nel mimetico sdoppiamento 'ultima, della propria condizione, insieme, di autenticità e di "devianza".
Nella Vita agra - ha scritto Gessani (pp. 53-55 ...
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Carné, Marcel
Bruno Roberti
Regista e sceneggiatore francese, nato a Parigi il 18 agosto 1909 e morto a Clamart (Hauts-de-Seine) il 31 ottobre 1996. Le peculiarità stilistiche del suo cinema sono nella [...] l'idea di una messa in scena calata nel sociale e trasfigurata negli archetipi drammatici.
Dopo il servizio militare âge, sulla fuga da un riformatorio, fino alla trilogia sulla devianza e il malessere giovanile composta da Les tricheurs (1958; ...
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LIVI, Ridolfo
Massimo Aliverti
Nacque a Prato il 13 luglio 1856, secondo dei sei figli di Carlo, illustre psichiatra, e di Giuseppina Costantini. Dopo un breve soggiorno a Siena, dove nel 1858 il padre [...] e perimetro toracico) in rapporto colle professioni e colla condizione sociale, in Giorn. medico del R. Esercito, XLV (1897), 485-514; B. Farolfi, Antropometria militare e antropologia della devianza, in Storia d'Italia (Einaudi), Annali 7, Malattia e ...
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Medico e psicanalista statunitense di origine ungherese (Budapest 1891 - Los Angeles 1964). Elaborò una propria metapsicologia e fu il primo a definire il concetto di malattia psicosomatica. Nel 1932 fondò [...] 'aspetto giuridico, psicologico e sociologico dei fenomeni della devianza e dell'aggressività. Verificate con queste ed altre rapporto tra organismo biologico, strutture psicologiche e ambiente sociale. Fin dal 1925 aveva aderito a una concezione ...
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Storica francese (n. Parigi 1928). Prof. di storia contemporanea nell'univ. di Parigi VII-Jussieu (1974-93); dal 1993 professore emerito presso la stessa università. Esponente di spicco della nuova storia [...] sociale francese, ha dedicato alla storia del lavoro e del movimento operaio i suoi primi studi e una delle sue opere ., 1974). In seguito ha condotto ricerche anche sulla storia della devianza e dei sistemi repressivi, in collab. con M. Foucault, ...
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Scrittore statunitense (La Junta, Colorado, 1935 - Eugene, Oregon, 2001). Laureatosi all'università di Stanford, svolse attività di consulenza psichiatrica in un ospedale militare. A questa esperienza [...] film di M. Forman che conquistò cinque premi Oscar), intenso e disperato quadro del trattamento della devianza psichica e sociale nell'America contemporanea. Questa esperienza lo mise in contatto con la controcultura della beat generation: insieme ...
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devianza
devïanza s. f. [der. di deviare]. – 1. Termine usato per indicare quei comportamenti che si allontanano da una norma o da un sistema di regole; in partic., in sociologia, la non conformità agli standard normativi del gruppo o sottogruppo...
criminogeno
criminògeno agg. [comp. di crimine e -geno; propr., «che genera il crimine»]. – Nel linguaggio sociologico, termine con cui si intende ricondurre fenomeni di patologia sociale (quali l’aumento della delinquenza, o più semplicemente...