Azione collettiva orientata alla critica, al dissenso o alla protesta nei confronti del sistema sociale e dei suoi valori costitutivi. I soggetti di c. sono i movimenti sociali, soprattutto giovanili e [...] . Nel loro sviluppo storico gli episodi di c. si possono presentare come manifestazioni di devianza o varianza sociali, legati a particolari fenomeni di ribellismo giovanile oppure possono costituire fenomeni più ampi di c. globale, quando sono ...
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(App. V, i, p. 760)
Lo studio del fenomeno della delinquenza, condotto con metodo positivo, e quello del delinquente, condotto con i metodi naturalistici delle scienze comportamentali, sono trattati nell'Enciclopedia [...] delle bande di giovanissimi, tipica espressione della devianza minorile statunitense degli anni Sessanta, oggi diffusissima nel il criminale, il recidivo rappresentano il fallimento del sistema sociale e di quello della giustizia e sono, al contempo ...
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(XXXI, p. 481; App. II, ii, p. 813; III, ii, p. 719; IV, iii, p.314; V, iv, p. 728)
di Roberta Tatafiore
Il termine sesso rimanda per noi occidentali a significati molteplici che oltrepassano il campo [...] scaduto, proprio perché è stata consumata e archiviata dal corpo sociale. Ma anche perché è un evento che si è mosso ottimale come probabilità, 1° vol.; M.R. Consegnati, Omosessualità, devianza, famiglia, 1° vol.; S. Hite, The female orgasm and ...
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Il termine droga, derivato probabilmente dall'olandese droog ("secco", "asciutto") o dal tedesco troken ("secco"), in origine è stato associato a varie sostanze vegetali aromatiche, con carattere di spezie, [...] incrementi quantitativi che hanno trasformato una manifestazione di devianza marginale in un evento che costituisce, da pratica tossicologica che conduce all'emarginazione dal tessuto sociale e all'elusione degli obblighi di partecipazione civica; ...
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Sicurezza
Carlo De Petris
Ugo Terracciano
Sicurezza in ambito tecnologico
di Carlo De Petris
La s., con riferimento alla normativa internazionale, viene definita come esenzione da rischi o danni inaccettabili, [...] la direttiva emanata dalla CEE 85/374, a differenza di quelle sociali, si riferiscono a "ogni bene mobile, anche se incorporato in che mettono in relazione il degrado urbano e la devianza criminale. Proprio su questa traccia, le nuove politiche ...
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Terrorismo
Donatella della Porta
Il termine terrorismo viene in genere riferito ad azioni orientate ad acquisire potere politico, attraverso un uso della forza considerato come estremo, che ha l'effetto [...] Per quanto riguarda le precondizioni sociali, crisi di sviluppo connesse a problemi interni o internazionali, disoccupazione, urbanizzazione accelerata, povertà estrema sono state spesso citate come cause di devianza individuale o collettiva. Fra le ...
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Il termine complessità è oggi frequentemente usato, in campo scientifico, in contesti diversi. In quello dell'informatica, dell'analisi numerica e dell'ottimizzazione, corrisponde alla caratteristica quantitativa [...] teorico in grado di farci andare oltre la nostra condizione sociale o la nostra condizione umana, di trasformarci cioè in esseri negativa - di stabilizzare un sistema, di ridurre la devianza, come accade appunto nel caso dell'omeostasi. Nella sua ...
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(II, p. 498; App. I, p. 87; II, i, p. 136; III, i, p. 70; IV, i, p. 101; V, i, p. 125)
Scienze alimentari e nutrizionali
di Emanuele Djalma Vitali
Sul finire del 20° sec., accanto ai tradizionali indirizzi [...] i disturbi del comportamento alimentare si sono equamente diffusi nei vari strati sociali. L'età di esordio cade, per lo più, fra i 10 di una domanda: una domanda paradossale di abnormità, di devianza, di alterità. Infatti: finora la nostra ragazza è ...
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Il termine droga, derivato probabilmente dall'olandese droog ("secco", "asciutto") o dal tedesco troken ("secco"), in origine è stato associato a varie sostanze vegetali aromatiche, con carattere di spezie, [...] incrementi quantitativi che hanno trasformato una manifestazione di devianza marginale in un evento che costituisce, da pratica tossicologica che conduce all'emarginazione dal tessuto sociale e all'elusione degli obblighi di partecipazione civica; ...
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Vita
Maurizio Bonolis
(XXXV, p. 458; App. IV, iii, p. 840; V, v, p. 781)
Età e corso della vita
Dal punto di vista sociologico il concetto di età si specifica in relazione alle variabilità del significato [...] che ognuno di essi si muove biograficamente secondo certi modelli di impegno e prestazione socialmente precostituiti. Ne consegue che devianza e criminalità sono interpretate quali costruzioni di 'carriera' (Hagan 1997); le crisi adolescenziali e ...
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devianza
devïanza s. f. [der. di deviare]. – 1. Termine usato per indicare quei comportamenti che si allontanano da una norma o da un sistema di regole; in partic., in sociologia, la non conformità agli standard normativi del gruppo o sottogruppo...
criminogeno
criminògeno agg. [comp. di crimine e -geno; propr., «che genera il crimine»]. – Nel linguaggio sociologico, termine con cui si intende ricondurre fenomeni di patologia sociale (quali l’aumento della delinquenza, o più semplicemente...