Il concetto di d. può avere più interpretazioni: quella negativa di violazione di norme (sociali e giuridiche) e quella neutrale di scostamento positivo/negativo da un criterio di normalità. Dal comportamento [...] non essere sufficiente. In tal caso entra in azione il processo esterno di controllo sociale, il ricorso alle sanzioni. Le sanzioni sono reazioni sociali alla devianza. Esse sono diverse per natura e per fonte. Sotto il primo aspetto, si distinguono ...
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Riservatezza
Stefano Rodotà
Parte introduttiva
di Stefano Rodotà
Riservatezza e privacy
Il termine riservatezza è entrato ormai stabilmente nel linguaggio giuridico: adoperato prima dagli studiosi (Giorgianni [...] accentuando la stigmatizzazione di ogni forma di devianzasociale e la penalizzazione delle minoranze. Si può i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità". Ma l'appello alla difesa ...
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Criminologia
Jean Pinatel
Introduzione
Origini e sviluppo
Un lungo periodo prescientifico precede la nascita della criminologia e la sua organizzazione in quanto disciplina a sé stante. Anche se la [...] si sostituirà, in futuro, una ricerca scientificamente feconda e una pratica arricchita dalla clinica. (V. anche Controllo sociale; Devianza; Pena).
Bibliografia
AA.VV., La criminologie. Bilan et perspectives, Paris 1980.
Actes du IIe Congrès ...
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SOCIOLOGIA DELLA DEVIANZA
Stanley Cohen
Introduzione. - I fenomeni specifici che costituiscono la devianza, naturalmente, erano già compresi in sistemi culturali che esistevano prima che la categoria [...] la delinquenza e il ''vizio'' erano considerati minacce alla moralità dominante e alle concezioni vigenti dell'ordine sociale. La devianza denotava un cattivo funzionamento dei sistemi di socializzazione primari/informali (la famiglia, la scuola, la ...
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In arte e architettura, persona od oggetto che l’artista ritrae o riproduce, oppure esemplare preparatorio dell’opera finale. Nel linguaggio scientifico, costruzione schematica, puramente ipotetica o realizzata [...] . Per il problema b) ci si basa sul confronto tra le devianze ottenute in corrispondenza del m. iniziale e del m. condizionato dall’ o metafore collettivi derivati per es. dalla biologia (‘organicismo sociale’, da H. Spencer a É. Durkheim) oppure si ...
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(App. V, i, p. 760)
Lo studio del fenomeno della delinquenza, condotto con metodo positivo, e quello del delinquente, condotto con i metodi naturalistici delle scienze comportamentali, sono trattati nell'Enciclopedia [...] delle bande di giovanissimi, tipica espressione della devianza minorile statunitense degli anni Sessanta, oggi diffusissima nel il criminale, il recidivo rappresentano il fallimento del sistema sociale e di quello della giustizia e sono, al contempo ...
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Sicurezza
Carlo De Petris
Ugo Terracciano
Sicurezza in ambito tecnologico
di Carlo De Petris
La s., con riferimento alla normativa internazionale, viene definita come esenzione da rischi o danni inaccettabili, [...] la direttiva emanata dalla CEE 85/374, a differenza di quelle sociali, si riferiscono a "ogni bene mobile, anche se incorporato in che mettono in relazione il degrado urbano e la devianza criminale. Proprio su questa traccia, le nuove politiche ...
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Terrorismo
Donatella della Porta
Il termine terrorismo viene in genere riferito ad azioni orientate ad acquisire potere politico, attraverso un uso della forza considerato come estremo, che ha l'effetto [...] Per quanto riguarda le precondizioni sociali, crisi di sviluppo connesse a problemi interni o internazionali, disoccupazione, urbanizzazione accelerata, povertà estrema sono state spesso citate come cause di devianza individuale o collettiva. Fra le ...
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(VIII, p. 560)
La c. è una forma criminale assimilabile alla mafia nei metodi e negli interessi, ma che nel passato ha avuto origini, caratteristiche, costumi diversi e del tutto autonomi. Fino a qualche [...] . le basi per una stabile e permanente presenza sulla scena sociale e politica di Napoli e della Campania. Due sono stati aperta''. In questo modo Cutolo si è incontrato con la devianza giovanile, l'ha reclutata nei luoghi dove vive collettivamente ( ...
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La specificazione e la caratterizzazione dipendono dalle definizioni che la legge dà della violazione della norma, dalla natura del conflitto, e dall'uso che di quelle definizioni viene fatto nel concreto [...] è la mancata obbedienza a un ordine legale o a una norma giuridica. Nel caso d'una trasgressione della norma sociale si usa parlare di devianza, e definire il trasgressore deviante, mentre nel caso di violazione della norma giuridica si parla di d. e ...
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devianza
devïanza s. f. [der. di deviare]. – 1. Termine usato per indicare quei comportamenti che si allontanano da una norma o da un sistema di regole; in partic., in sociologia, la non conformità agli standard normativi del gruppo o sottogruppo...
desocializzazione s. f. La perdita della capacità da parte dell’individuo di modellare il proprio comportamento e le proprie caratteristiche conformandoli alle norme, alle relazioni e ai valori sociali condivisi. ♦ L'anonimato tende ad avvolgere...