GALLI, Filippo (Filenio Gallo)
Elisabettta Putini
Nacque a Monticiano, un piccolo borgo in provincia di Siena, in data non precisata nella seconda metà del sec. XV. Si può forse ipotizzare che in giovinezza, [...] 27 maggio 1494, potrebbe riferirsi alla data d'inizio del corso; il secondo, del 6 Siena nel convento di Monte San Savino, detto di S. Agostino", come annotò qualche anno Gianicolo, Filenio confida i suoi affanni amorosi per la bella e crudele Lucida, ...
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Trattatisti del Cinquecento - Introduzione
Mario Pozzi
«Finalmente (qual che si sia la cagione) noi siamo in terra, uomini e donne, quasi in mezo di qualche teatro e d'ogn'intorno per ogni parte del [...] e ai trattati sul comportamento, l'amore, la grazia, la bellezza, la donna delle idee. Niente può essere detto che non sia già stato detto prima, sostengono all'unisono il accostato a quello analogo degli Scritti d'arte del Cinquecento - uno ...
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CAPPONI, Giovanni
Claudio Mutini
Nacque a Porretta (Bologna) nel 1586 da Guidotto e da Pellegrina Berti: modenese per parte di madre e di origine fiorentina per ascendenza paterna. Compì i primi studi [...] , si inserì anche il C., che dettò sull'argomento un'astiosa Lettera diGirolamo Clavigero del famoso torneo di Amore prigioniero in Delo combattuto pp. 90 ss.; A. Belloni, Il Seicento, Milano s.d., ad Indicem;C.Jannaco, Il Seicento, Milano 1963, ad ...
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BATTISTA (Battisti, Batista, Batisti, Batisto), Giuseppe
Enzo Noè Girardi
Nato a Grottaglie (Taranto) l'11 febbr. 1610 da Cesare e Macedonia Fasano, perse ben presto i genitori, ereditandone molti debiti [...] d'anima odorata": amante della vita semplice e ritirata, privo di ambizioni di carriera e tutto assorbito dall'amore Napoli.
Fu seppellito in S. Lorenzo Maggiore; Lorenzo Crasso dettò l'epitaffio, Donato Antonio Gravilo, accademico Trasformato, così ...
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CAMPORI, Cesare
Tiziano Ascari
Nato a Modena il 15 ag. 1814 dal marchese Carlo e da Marianna dei conti Bulgarini di Mantova, a dieci anni entrava come convittore nel locale Collegio dei nobili, o di [...] la sua prima operetta poetica (Tre inni: l'amore, l'amicizia, la pietà), e l'anno e che nel melodramma del tipo da lui detto "moderno" l'uso dei metri lirici a sentire fortemente l'aspirazione all'indipendenza d'Italia e ad avvicinarsi alle idee dei ...
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BARSIO, Vincenzo (Vincentius Barsius Mantuanus, Vincentius Mantuanus)
Rino Avesani
Nacque a Mantova probabilmente nel 1490 o 1491 e compì i primì studi "sub Alexandro Rhodophylo, non incelebri grammatico", [...] cuius omnis lepidissima de amore habetur materia".
Secondo il stampe fatte eseguire in Mantova dalla marchesa: cfr. D. E. Rhodes, A bibliography of Mantua, in opere del Barsio. Dell'opuscolo va detto ancora che, probabilmente per non lasciare pagine ...
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PEROSA, Leonardo
Davide Dainese
PEROSA, Leonardo. – Nacque a Portogruaro (Venezia) il 16 maggio 1834, figlio di Giacomo e di Paola Marostica e fratello di Marco, pretore, e Laura. Gli scritti commemorativi [...] religiosa (Zaniol, 1905, p. 12) e l’amore per la poesia, ma i contributi più significativi in di Stato; Si descrivono i massimi avvallamenti d’Europa e la loro varia natura ed Perosa (che, si è detto, privilegiavano soprattutto la letteratura), ...
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LEONE, Ambrogio
Leendert Spruit
Nacque a Nola, presso Napoli, nel 1458 o 1459 da Marino, che esercitava la mercatura, e da Marchisella Balletta. Compì i primi studi probabilmente in uno dei conventi [...] il 1498, se escludiamo l'amore per la giovane Beatrice de Notariis cenacolo di Aldo Manuzio. In questo circolo, detto anche dei Filelleni, conobbe S. Forteguerri, Montera, La Béatrice d'Ambroise L. de Nola, in Mélanges de philosophie, d'histoire et de ...
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GARGANI, Giuseppe Torquato
Fulvio Conti
Figlio di Giuseppe, nacque a Firenze il 12 febbr. 1834 e studiò alla scuola dei padri scolopi di S. Giovannino. Qui, sotto il comune magistero di padre G. Barsottini, [...] nella nazione italiana, che scaturiva dall'amore per Dante e per tutta la letteratura guerrazziana fierezza". Dopo un paio d'anni trascorsi in Romagna, durante fino agli ultimi istanti di vita, dettò un commosso necrologio per il giornale fiorentino ...
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CARACCIOLO, Giovan Francesco
Marco Santagata
Nacque a Napoli da Colantonio, detto lo Sfresato, e Loisella di Ricciardo Aldemoresco negli anni tra il 1435 e il 1440 (C. Minieri-Riccio, Biografie..., [...] raccolte narrano le vicende dell'amore sfortunato del poeta per una vocem; E. Percopo, Le Rime di Benedetto Gareth detto il Cariteo, Napoli 1892, I, pp. XI LIII ss.; A. Altamura, L'umanesimo nel Mezzogiorno d'Italia, Firenze 1941, pp. 87 ss. e passim ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
dettare
(ant. dittare) v. tr. [lat. dĭctare, intens. di dicĕre «dire», part. pass. dictus] (io détto, ecc.). – 1. Pronunciare lentamente affinché qualcun altro scriva: d. il tema; d. una poesia; d. una lettera alla segretaria, ecc.; fig.,...