Rondi, Brunello
Bruno Roberti
Sceneggiatore, saggista e regista cinematografico, nato a Tirano (Sondrio) il 26 novembre 1924 e morto a Roma il 7 novembre 1989. Collaboratore creativo di grandi registi [...] del film, mai realizzato, Il viaggio di G. Mastorna detto Fernet, cui prese parte anche lo scrittore Dino Buzzati. Tecnica di un amore, Ingrid sulla strada, entrambi del 1973, curiosi mélanges di genere erotico con ambizioni d'autore. Negli anni ...
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Operazione con cui un film viene dotato di un sonoro diverso da quello originale, per eliminare difetti tecnici o di recitazione, o trasferire il parlato in una lingua diversa.
Cenni storici
L’avvento [...] di sperimentare il d., il cui ‘prototipo’ fu un sistema inventato dal fisico austriaco J. Karol, detto dubbing, che referendum proposto da M. Antonioni, che per il suo film d’esordio Cronaca di un amore (1950) fece doppiare L. Bosé da Calavetta e F. ...
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Realismo
Corrado Maltese
Mario Verdone
di Corrado Maltese e Mario Verdone
REALISMO
Realismo e neorealismi di Corrado Maltese
sommario: 1. Il realismo e le sue varianti: a) gli estremi concettuali del [...] Fortuna non nel senso che se ne sia detto bene, o che se ne sia parlato Ladri di biciclette, Miracolo a Milano, Umberto D., Il tetto, L'oro di Napoli ( uomo" (V. De Sica). ‟È l'amore dell'uomo per l'uomo, l'amore dell'uomo per la storia dell'uomo" (C ...
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Percorsi introduttivi - Fantasie del cinema prima del cinema
Lucilla Albano
Fantasie del cinema prima del cinema
Quando si parla di 'cinema prima del cinema' o di 'pre-cinema', termine che appare ufficialmente [...] il racconto: Constance ha appena detto addio per sempre a Gaspar il vita futura e il destino del suo amore, Constance deve arrivare in un luogo intrecciano senza soluzione di continuità, si trova il teatro d'ombre, nato forse in Cina o forse invece ...
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Percorsi introduttivi - Presagi scientifici di un cinema venturo
Carlo Alberto Zotti Minici
Presagi scientifici di un cinema venturo
Gli studi più recenti hanno proposto una ridefinizione del termine [...] (1240 ca.-1292) o Ibn al-Hayṯam (detto Alhazen, 965 ca.-1039 ca.), assume particolare rilievo con il suo amore per l'irrazionale, l'Optique, la Chymie, &c., & quantité d'autres qui n'ont jamais été rendues publiques, 4 voll., Paris ...
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Lingua del film
Sergio Raffaelli
La parola, classificata in ambito teorico fra gli elementi non essenziali del linguaggio cinematografico, risulta di fatto una componente quasi immancabile dei film [...] altrove la parola filmica non solo detta ma anche scritta ha cominciato a per l'ambiente rurale, Pane, amore e fantasia (1953) di Luigi Comencini europeo, pp. 336-56).
V. Ruffin, P. D'Agostino, Dialoghi di regime. La lingua del cinema negli anni ...
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Neorealismo
Lino Miccichè
Composita e complessa dinamica culturale, che ha caratterizzato il cinema italiano dal dopoguerra (1945-46) sino ai primi anni Cinquanta (1953-1956), il N. è stato, sotto molti [...] drammatiche, comportamento attoriale e così via. Il N., è stato detto, 'vince perché perde e perde perché vince'. Ovvero, come per intenderci, di Paisà, La terra trema, Umberto D. o di L'amore in città), che rimase eccezionale e isolato anche negli ...
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Linguaggio del cinema
Francesco Casetti ¿ Luca Malavasi
L'immediato e largo successo popolare del cinema, accompagnato dal bisogno da parte di alcune élites intellettuali di legittimarne la presenza [...] un significato globale inteso come 'amore moderno'"); iv) il sintagma di uno scambio comunicativo. Detto altrimenti, si tratta di film, a cura di L. Cuccu, A. Sainati, Napoli 1988).
D. Bordwell, Narration in the fiction film, Madison (WI) 1985.
F ...
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Nouvelle vague
Michel Marie
*La voce enciclopedica Nouvelle vague è stata ripubblicata da Treccani Libri, arricchita e aggiornata da un contributo di Goffredo Fofi.
L'espressione Nouvelle vague, che [...] d'esordio molto personale, basato sui suoi ricordi d'infanzia, Les dernières vacances (1948), evocazione in tono estremamente letterario degli amori degli attori.
Lo stesso può essere detto a proposito della carriera cinematografica di Doniol ...
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DE CURTIS, Antonio (detto Totò)
Goffredo Fofi
Nacque a Napoli il 15 febbr. 1898, nel popolare rione Sanità. La madre, Anna Clemente, era nubile (lo crebbe assieme alla nonna), e tirava avanti con lavori [...] a Milano molti anni dopo e senza Totò; in questo film il D. ondeggia per la prima volta tra le tentazioni della maschera e la film.
La stampa si occupò spesso in questi anni dei suoi molti amori, e in particolare di quello che lo legò dal 1952 a ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
dettare
(ant. dittare) v. tr. [lat. dĭctare, intens. di dicĕre «dire», part. pass. dictus] (io détto, ecc.). – 1. Pronunciare lentamente affinché qualcun altro scriva: d. il tema; d. una poesia; d. una lettera alla segretaria, ecc.; fig.,...