MALATESTA (de Malatestis), Galeotto, detto Malatesta Ungaro
Anna Falcioni
Nacque a Rimini nel giugno 1327 dal fecondo matrimonio tra Malatesta detto l'Antico e Guastafamiglia e Costanza Ondedei. Battezzato [...] del suo tragico amore per Viola Novella risuonò in componimenti letterari e poetici di Gambino d'Arezzo, Benedetto Malatesta Ungaro, Rimini 2001; R. Iotti, Storie antiche e spettri d'archivio: le vicende di cinque nobildonne tra Ferrara e Rimini, in ...
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CANONICI, Matteo Luigi
Nereo Vianello
Nato a Venezia il 5 ag. 1727 da Andrea e da Margherita Rossi, compì i suoi primi studi a Bologna, donde la famiglia era originaria e dove - entrato giovanissimo [...] anche per attestargli gratitudine per l'amore alla lor prole, incominciarono a regalarlo della personale biblioteca, come s'è detto, aveva dovuto lasciare a Parma Mortara, più oltre cit. V. anche: W. D. Macray, Annals of the Bodleian Library, Oxford ...
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GALLUCCI, Luigi (Elisio Calenzio)
Simona Foà
Il vero nome del G. sembra essere Elisio Calenzio, ossia il nome che da alcuni biografi era stato considerato uno pseudonimo o un nome accademico.
Come "Lisio [...] sarà il "Gallutius" del Pontano, detto così o per la probabile origine per celebrare e raccontare le vicende di un amore giovanile del G. per una donna di Ventosa indirizzate ad Hiaracum, ossia al principe Federico d'Aragona, e le altre ad amici e ...
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DOMENICO da Prato
Paolo Viti
Mancano precise testimonianze sull'anno di nascita, la quale tuttavia dovette avvenire intorno al 1389, come appare dalla dichiarazione catastale autografa prodotta da D. [...] a Poggibonsi e dell'amore per Melchionna, che qui D. vuole esaltare al di sopra di ogni altra donna. Il poemetto, che si sviluppa in 159 ottave, ha origine dal racconto di un giuoco in cui uno dei partecipanti sceglieva un punto, detto "pome", sul ...
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CAVALLI, Giorgio (Georgius de Cabalis; Juorio dai Chavagli; Zorzo dai Cavalli)
Luisa Miglio
Figlio di Niccolò, che ricoprì la carica di podestà di Vicenza per oltre dodici anni, nacque nella seconda [...] sia morali sia materiali. Nel 1389 era già detto "famigliare" di Gian Galeazzo e la sua accelerare la caduta della sua città d'origine. Ma gli avvenimenti susseguenti adesione, o più semplicemente dovuto all'amore paterno, o ancora se l'implicare ...
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FISCHIETTI (Fischetti), Domenico
Raoul Meloncelli
Nacque a Napoli intorno al 1725 da Giovanni, maestro di cappella e compositore.
Giovanni, nato a Napoli il 27 marzo 1692, fu allievo di G. Veneziano [...] 1760, il F. si unì poi alla compagnia d'opere comiche Molinari con cui iniziò un'attività itinerante che quelle citate si ricordano: Il pazzo per amore, libretto di P. Trinchera, Napoli, tempo, quali G.F. Tenducci detto il Senesino, Alma Lucia De ...
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GIOVANNI di Crescenzio
Tommaso Di Carpegna Falconieri
Figlio di Crescenzio Nomentano, il dominatore di Roma che fu fatto uccidere da Ottone III nel 998, e di una non meglio conosciuta Teodora, fu patrizio [...] con Boleslao di Polonia e con Arduino d'Ivrea.
Secondo Toubert, la differenza maggiore sublacense, doc. 85), egli fu anche detto Senatus Romani patricius, a dimostrazione che, alle vicende della Sabina, sottolinea l'amore nutrito da G. per i suoi ...
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BARDI, Roberto
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Figlio di Barduccio, come risulta dalla concessione fatta a suo favore da Giovanni XXII il 7 marzo 1318 (a quanto assicura il Mazzucheri, nella pace fatta a Firenze dal duca di Atene [...] - s'approfondì nella filosofia morale e naturale, superando, a detta del cronista fiorentino, tutti i dotti dei suo tempo. La sua amicizia cioè col Petrarca. L'amore per la ricostruzione e l'edizione completa dell'opera d'un autore, basata su di una ...
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CRIMI, Giulio
Maurizio Tiberi
Nacque il 10 maggio 1885 a Paternò (Catania) ultimo di otto figli, da Antonino (avvocato e poi commissario di Pubblica Sicurezza) e da Francesca Parisi, appartenente a [...] Aires, ove cantò anche in Aida (con C. Muzio e D. Viglione Borghese) e ne L'amore dei tre re.
Il 29 novembre il C. riprese il di rappresentazioni di Carmen nell'arena Gangi di Catania), come già detto, fino al 13 febbr. 1922, quando con la replica di ...
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JESI, Furio
Domenico Proietti
Nacque a Torino, il 19 maggio 1941, da Bruno e Vanna Chiron, in una famiglia di agiata condizione e buone tradizioni culturali.
Il padre, ufficiale di cavalleria, morì [...] nella collana "Cosa ha veramente detto…" dell'editore Ubaldini di Roma il gusto per il sacrificio e l'amore per la morte; la simbologia funeraria dello J. è nel saggio Il vissuto mitologico, di D. Bidussa, pubblicato come postfazione alla nuova ed. ( ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
dettare
(ant. dittare) v. tr. [lat. dĭctare, intens. di dicĕre «dire», part. pass. dictus] (io détto, ecc.). – 1. Pronunciare lentamente affinché qualcun altro scriva: d. il tema; d. una poesia; d. una lettera alla segretaria, ecc.; fig.,...