GUICCIARDINI, Lodovico
Dina Aristodemo
Nacque a Firenze il 19 ag. 1521, da Iacopo di Piero e da Camilla d'Agnolo Bardi, decimo di dodici figli. Le poche notizie sicure sulla sua adolescenza riguardano [...] Anversa, per i tipi di Ch. Plantin, nominato dal duca d'Alba prototipografo reale e rimasto tale anche negli anni in cui la setta segreta della Famiglia dell'amore e poi di una setta affine, fondata da Hendrik Barrefelt detto Hiël ("luce di Dio") e ...
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GIOVANNI GUALBERTO, santo
Antonella Degl'Innocenti
Nacque, probabilmente tra la fine del X e gli inizi dell'XI secolo, in Toscana, non lontano da Firenze (secondo le agiografie più tarde nel castello [...] i riferimenti degli agiografi all'amore di G. per la povertà di Settimo un monaco di nome Pietro (poi detto Igneo), incaricato da G., attraversò le cataste , VI, Milano 1991, pp. 175-179; N. D'Acunto, Lotte religiose a Firenze nel secolo XI. Aspetti ...
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CORAZZI, Antonio (Giuseppe Antonio)
Mario Bencivenni
Nacque a Livorno il 17 dic. 1792 da Vincenzo di Antonio e da Antonia Gaetana di Bartolomeo Andolfati (Livorno, cattedrale, Registro battesimi, ad [...] progetto presentato con la denominazione "Vagliami'l grande amore" al concorso indetto per la definitiva sistemazione della stato nominato accademico d'onore della Accademia pontificia di belle arti di Bologna, e nel 1847, come già detto, di quella ...
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DUGHET, Gaspapd (detto Gaspard Poussin o Le Guaspre)
Marie Nicole Boisclair
Figlio di Jacques, cuoco di origine parigina, e di Dorotea Scaruffo, italiana, nacque a Roma il 4 giugno 1615. Poco dopo il [...] D. dipinse quattro paesaggi, uno per parete.
La delicata raffinatezza del colore di questi complessi, la sontuosità della fattura e il carattere lirico delle composizioni esprimono l'amore finestre di un appartamento di detto palazzo, quali poi sono ...
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DU QUESNOY, François, detto il Fiammingo
Gerardo Casale
Nacque a Bruxelles all'inizio del 1597 dallo scultore Jerôme il Vecchio e da Elisabeth van Machen; fu battezzato nella parrocchia di S. Gudule [...] commissionò alcune opere tra cui una Venere che allatta Amore a grandezza naturale, oggi perduta (Bellori, 1672, Nava Cellini, D. e Poussin…, 1966, p. 39). Del medesimo soggetto esiste una copia in porfido eseguita da Tommaso Fedele detto Tommaso del ...
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LOMBARDO (Lombardi), Antonio
Alessandra Sarchi
Non si conoscono il luogo e la data di nascita del L., figlio di Pietro di Martino detto Pietro Lombardo, oriundo di Carona, nel Ticino, e a capo della [...] di un rilievo marmoreo con MarteVenere e Amore, conservato a Monaco nel Residenzmuseum (Schlegel); VII (1894), pp. 52-55; G. Gruyer, L'art ferrarais à l'époque des princes d'Este, I, Paris 1897, pp. 412 s.; L. Venturi, L'arte italiana a Pietroburgo, ...
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BECATTINI, Francesco
Gian Franco Torcellan
Nacque probabilmente intorno al 1740, sicuramente a Firenze, dato che egli stesso, nella prefazione alla terza edizione della Istoria dell'Inquisizione (Milano [...] stempera senza vena in una vicenda di amore e di morte.
Tornava l'anno seguente fatto, ad andare oltre la nota di costume o d'effetto. Di tal genere fu infatti anche il successo la paternità, come si è già detto, ad un altro, poligrafo di scarsa ...
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DATI, Agostino
Paolo Viti
Nacque a Siena da Niccolò e da Angela ai primi del 1420.
Il D. risulta infatti battezzato il 18 febbr. 1420 (Arch. di Stato di Siena, Biccherna 1132, c. 384v); la famiglia, [...] poi di essi con un vecchio saggio, che discutono sull'amore: all'entusiasmo passionale di uno dei due giovani fa da più nobili e meno materiali.
Edizioni: Come già si è detto l'opera omnia del D. fu pubblicata a cura dei figlio Niccolò e poi del ...
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CARAFA, Diomede
Franca Petrucci
Minore dei figli di Antonio, detto Malizia, alla cui iniziativa nel 1420 si dovette l'intervento di Alfonso d'Aragona nel Regno, e di Caterina Farafalla, nacque nel 1406 [...] del 1476 la celebrazione del matrimonio fra Beatrice d'Aragona e Mattia Corvino dette al C. l'occasione per la stesura di virtù e gli accorgimenti che possono suscitare e conservare l'amore e la stima del marito e mantenere la pace domestica. ...
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FIDATI, Simone (Simone da Cascia)
Enrico Menestò
Nacque alla fine del sec. XIII (sono state proposte date tra il 1280 e il 1295) a Cascia (ora prov. di Perugia). Scarse sono le notizie sulla sua vita; [...] e il 1345 fondò un secondo convento femminile detto di S. Caterina o di S. Gaggio suo grande rigore ascetico, il suo amore per la povertà, il suo enorme XIII, New York 1912, pp. 798 s.; H. Thurston-D. Attwater, Butler's lives of the saints, II, London ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
dettare
(ant. dittare) v. tr. [lat. dĭctare, intens. di dicĕre «dire», part. pass. dictus] (io détto, ecc.). – 1. Pronunciare lentamente affinché qualcun altro scriva: d. il tema; d. una poesia; d. una lettera alla segretaria, ecc.; fig.,...