POLLAROLO, Orazio
Marco Bizzarini
POLLAROLO (Pollaroli, Polaroli), Orazio. – Nacque a Codogno intorno al 1634, ma fu attivo per quasi tutta la vita in territorio bresciano.
Le più dettagliate informazioni [...] organista della cattedrale di Brescia, dove il musico viene detto «milanese» (Termini, 1970, p. 17). Attratto musica Le glorie d’amore in occasione del passaggio a Brescia «dell’augustissima Imperatrice», Margherita Teresa d’Asburgo, destinata sposa ...
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BISIACH, Giuseppe, detto Leandro
Anna Maria Monterosso Vacchelli
Nacque a Casale Monferrato il 16 giugno 1864 da Giovanni, valente tornitore in legno e avorio, il quale in seguito divenne per questa [...] , 1900, pp. 36 s.; P. Hodgson, L. B., in The Strad…, aprile 1929, p. 687; B. Disertori,L. B. ideatore ed artefice d'un nuovo quartetto d'amore, in Riv. music. ital., XLVIII (1946), n. 1, pp. 184 s.; An., L. B., in The Strad…, maggio 1954, p. 6; Museo ...
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FRANCESCHINI, Petronio
Rossella Pelagalli
Nacque a Bologna nel 1650 circa da Giacomo e Giulia Maffei; fu fratello del pittore Marcantonio. Si dedicò giovanissimo allo studio della musica, rivelando [...] guida di Giuseppe Corsi, detto il Celano. Rientrato a Bologna, divenne membro dell'Accademia filarmonica in seno alla quale il 2 genn. 1673 fu eletto principe. Esordì nel 1674 come autore di musica teatrale con Le gare di sdegno, d'amore e di gelosia ...
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BOSCHETTI, Giovanni Boschetto (Boschetto da Viterbo)
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Nato a Viterbo probabilmente attorno al 1570, fu sacerdote e musicista. Nel 1613 si trovava a Roma, dove nel novembre faceva stampare da G. B. [...] del "recitar cantando", evidente soprattutto nei già citati Strali d'amore. Nei quattro intermezzi è illustrata la leggenda mitologica di danza sono, infatti, nello stile di Cesare Negri, detto il Trombone). Alcuni pezzi più significativi, a due canti ...
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AMBROSI (Ambrogi), Antonio, detto Podestà
Guido Piamonte
Nato a Venezia nel 1786, l'A. svolse una brillante carriera di basso sulle scene italiane e viennesi fra il 1817 e il 1834, quando terminano [...] . Cimarosa (2 novembre), e moltissime, dalla quaresima del 1820 alla primavera del 1834 - quando cantò nell'Elisir d'amore di G. Donizetti - sul teatro napoletano del Fondo. Durante la stagione primavera-estate del 1822 (secondo il Florimo, 1823) l'A ...
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ALLEGRI, Lorenzo, detto il Tedeschino o del Liuto
Adelmo Damerini
Compositore e liutista forse di origine tedesca, nato il 1573. Secondo Paumgartner, si trovava a Firenze già nel 1589 come cooperatore [...] furono composti da J. Peri, come appare dal Diario di C. Tinghi pubblicato dal Solerti. I pezzi identificati sono: La Notte d'Amore (1608), La Serena [o Sirena] (1611), un balletto di O. Rinuccini, e una nuova versione di questo balletto dal titolo ...
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BELLINI, Vincenzo
Raffaele Monterosso
Nacque a Catania da Rosario e da Agata Ferlito, primo di sei fratelli, il 3 nov. 1801 e fu battezzato il 4 novembre. Le notizie della prima infanzia del B. me ì [...] . La lettera del B. dette origine alla polemica tra il Romani, dalle colonne d'ella Gazzetta di Venezia e " di Chateaubriand, in Nuova Antologia, 16 giugno 1892, pp. 624-652; A. Amore, V. B. Arte (Studi e ricerche), Catania 1892; Id., V. B. Vita ...
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CORELLI, Arcangelo
Piero Buscaroli
Quintogenito di Arcangelo e Santa Raffini, nacque a Fusignano presso Lugo, allora nella diocesi di Ferrara, il 17 febbr. 1653, cinque settima ne dopo la morte del [...] per studiare col Bassani medesimo. La notizia si amplificò in una leggenda amorosa, che si ricorda perché è la sola di questa specie in una un arco fuori posto.
La sua reputazione come direttore d'orchestra dettò a G. B. Zappi, arcade imolese, quasi ...
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GESUALDO, Carlo
Ariella Lanfranchi
Nacque a Venosa, in Basilicata, l'8 marzo 1566 da Fabrizio e da Geronima Borromeo.
Scarse e assai imprecise sono state, fino ad anni recenti, le notizie sulla data [...] tanto, […] ma della musica m'hà detto tanto ch'io non ne hò udito altretanto principi ovvero Successi diversi tragici e amorosi occorsi in Napoli o altrove a a Napoli durante il Seicento, a cura di D.A. d'Alessandro - A. Ziino, Roma 1987 (vedi ...
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BUSONI, Ferruccio (Benvenuto Michelangelo Dante)
Raoul Meloncelli
Nato a Empoli il 1º apr. 1866 da Ferdinando, anch'egli empolese d'origine corsa, apprezzato clarinettista, e da Anna Weiss, triestina [...] doti del compositore, affermava: "Quando si è detto che con F. B. è scomparso uno orizzonti espressivi non per amore del nuovo, ma al Busoni); P. Rattalino, Scritti giovanili di F.B., in Musica d'oggi, gennaio 1959, nn. 3 e 4;G. Busoni, Il mio ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
dettare
(ant. dittare) v. tr. [lat. dĭctare, intens. di dicĕre «dire», part. pass. dictus] (io détto, ecc.). – 1. Pronunciare lentamente affinché qualcun altro scriva: d. il tema; d. una poesia; d. una lettera alla segretaria, ecc.; fig.,...