BASSANI, Giorgio
Simona Costa
Primogenito di Angelo Enrico, proprietario terriero e medico, senza esercitare la professione, e Dora Minerbi, nacque il 4 marzo 1916 a Bologna.
Tra Ferrara e Bologna: [...] prima stesura risaliva al 26 agosto 1945 su Domenica), Storia d’amore, rielaborazione del 1948 di Storia di Debora, e Una lapide Nel 1966, in seguito alle nomine fatte in sua assenza, dette le dimissioni dalla RAI e dal partito, passando tra le ...
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ERIZZO, Sebastiano
Gino Benzoni
Nato il 19 giugno 1525, in un'illustre famiglia patrizia veneziana, da Antonio di Sebastiano e da Caterina di Sebastiano Contarini, ebbe un'accurata istruzione umanistica [...] aggiunge - ad esplicitazione programmatica del suo platonismo - che detto metodo vale non solo "al ritrovamento delle cose, ma inventata un'occasione - quella dell'amico afflitto da pene d'amore e, perciò, bisognoso di consolazione - per un sermoncino ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Sacchi, Bartolomeo detto il Platina
Francesco Tateo
Bartolomeo Sacchi, detto il Platina
Sia nell’ambito dell’Umanesimo romano, sia in quello dell’intero Umanesimo italiano ed europeo, il Platina assume [...] di Alfonso di Bartolomeo Facio, e di Ferrante di Antonio Beccadelli detto il Panormita, la vicenda moderna prendeva il posto di quella antica, dibattito che vedrà ancora la trattatistica d’amore cinquecentesca recuperare il pensiero platonico.
Non ...
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DE FERRARI, Lorenzo
Federica Lamera
Figlio del pittore Gregorio e di Margherita di Domenico Piola, fu battezzato a Genova il 14 nov. 1680 (De Masi, 1945, p. 7).
La vita dedicata al pittore dal biografo [...] determinante anche nelle prime realizzazioni ad affresco. del De Ferrari. A detta delle fonti infatti, i modi paterni, che l'artista "poi il tema del Trionfo d'Amore mentre, nel soffitto del cosiddetto salotto d'Imene, il D. affrescò al centro il ...
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CASTIGLIONE, Sabba (da)
Franca Petrucci
Nacque a Milano con ogni probabilità il 5 dic. 1480 da Giovanni, della nobile e importante famiglia, e da Livia Alberici, secondo C. Castiglione (Un maestro di [...] severo: Il lamento pietoso del disgratiato Clonico pastore contro d'amore et di Delia crudele da lui sommamente amata o Barona che si evolve continuamente, il C., che, come si è detto, aveva sottoposto i suoi principi in questo campo al Sannazaro ed ...
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CIELO d'Alcamo
Niccolò Mineo
La prima notizia di un poeta di nome "Cielo" proviene dall'umanista Angelo Colocci, che, non sappiamo' in base a quali testimonianze, a lui assegna la paternità del famoso [...] ricava dalla menzione dell'imperatore, che, per quanto già detto, non può non essere Federico II. Poiché il senso .
Fonti e Bibl.: F. Ubaldini, in Francesco da Barberino Documenti d'amore, Roma 1640, nel verso della carta segnata * nel recto della ...
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CORRADO IV, re dei Romani, di Sicilia e di Gerusalemme
Gerhard Baaken
Nacque il 25 (o il 26) aprile del 1228 ad Andria in Puglia, secondogenito dell'imperatore Federico II e di Iolanda di Brienne, figlia [...] tramandato solo frammentariamente, il figlioletto di due anni Corrado, detto Corradino, nato dal matrimonio con Elisabetta di Baviera suo , comunque, chiarire definitivamente se le due poesie d'amore che gli vengono attribuite nel famoso codice della ...
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CLARO, Giulio
Aldo Mazzacane
Nacque ad Alessandria il 6 genn. 1525 da Giovanni Luigi e da Ippolita Gambaruti, entrambi patrizi, che del loro ceto portavano tutti i segni non solamente nella mentalità [...] Lib. V, loc. cit.), e un inedito Raggionamento della possanza d'Amore (Madrid, Bibl. nac., ms. 613), dedicato a Diana di presentate col titolo di Practica civilis, e Practica criminalis fu detto il Liber V.
Secondo il piano originario, ricostruito nei ...
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GALUPPI, Baldassarre, detto il Buranello
Raoul Meloncelli
Nacque a Burano, isola della laguna di Venezia, il 18 ott. 1706.
Apprese le prime nozioni di musica dal padre Angelo, barbiere e violinista [...] poi, su libretto di padre D. Panicelli, il dramma giocoso, La forza d'amore (Venezia, teatro S. Cassiano, a cura di B. Brunelli, III, Milano 1945, pp. 450 s.; B. G. detto "Il Buranello" (1706-1785). Note e documenti, Siena 1948; A. Della Corte, ...
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GIOVANNI Fiorentino (da Firenze)
Franco Pignatti
A un ser Giovanni è ascritta una raccolta di novelle, conservata adespota e anepigrafa dai manoscritti, e attribuita sulla base di un sonetto, forse apocrifo [...] testimone (ms. Vat. lat. 56, c. 56r) questi è detto "lusor commode vulgaria recitans". Al medesimo episodio si riferisce Barbato da dal primitivo armamentario popolareggiante per approdare a rime d'amore, che, sia pure nella modesta levatura e nel ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
dettare
(ant. dittare) v. tr. [lat. dĭctare, intens. di dicĕre «dire», part. pass. dictus] (io détto, ecc.). – 1. Pronunciare lentamente affinché qualcun altro scriva: d. il tema; d. una poesia; d. una lettera alla segretaria, ecc.; fig.,...