DI BOLOGNA, Antonio
Felicita De Negri
Era figlio di Antonino e di Giulia Di Sangro, e nipote del celebre unianista Antonio Beccadelli, detto il Panormita.
Le vicende della famiglia Beccadelli sono note: [...] e di Castellabbate. Sposata in prime nozze Giulia Di Sangro, ne ebbe, come si è detto, Antonio.
Il D. deve la sua fama alla sfortunata storia d'amore con Giovanna d'Aragona, che è narrata da M. Bandello e che ispirò pure un dramma di John Webster ...
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FONSI, Francesco
Franco Pignatti
Disponiamo solo di pochi lacerti biografici su questo letterato attivo a Siena nella prima metà del sec. XVI, autore di commedie ed egloghe pastorali. Dai frontespizi [...] tragedia (divisa in quattro atti, in terza rima) Dispetti d'amore e l'egloga Leonida (1520); la Veglia villanesca, l' commedia" e che chi vuole palesi quello che ha detto.
Lo stile realistico e anticaricaturale nella rappresentazione della realtà ...
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LENIO, Antonino
Stefano Jossa
Nacque nel Salento, forse a Parabita (cfr. Tafuri, p. 255), tra il 1470 e il 1475. Il cognome e il nome fanno pensare a una latinizzazione, ma non è possibile fare ipotesi [...] più alla sua donna, Gesia (allegoria della poesia), per cantare d'amore, e agli amici umanisti di Napoli e Venezia per discutere di ritorno di Giovanni Paolo Anguillara, figlio di Lorenzo Anguillara, detto Renzo da Ceri (XXXIII).
Nel corso del 1530 si ...
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GARIBALDI (Caribaldi), Gioacchino
Sabina Pozzi
Nato a Roma nel 1743 da famiglia di umili origini, nulla si conosce sulla sua formazione musicale. Dotato di una bella voce tenorile, esordì sulle scene [...] contesse) e A. Sacchini (La contadina in corte; L'isola d'amore); nella primavera dello stesso anno iniziò, al teatro del Cocomero di ne L'impresario in angustie di D. Cimarosa - opera di cui Goethe stesso dette una riduzione a Weimar, componendo per ...
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GIOVANNI da Arezzo
Franco Lucio Schiavetto
Si ignora la data di nascita di G., che comunque va con certezza situata alcuni anni prima di quella di Francesco Petrarca (1304). G. nacque ad Arezzo e appartenne [...] sulla città di Mantova dal 1326, quando Rainaldo Bonacolsi, detto Passerino, aveva accolto in città Ludovico il Bavaro.
L' voluto riconoscere l'ispiratore del primo dei Trionfi, quello d'Amore, alla cui iniziale stesura il poeta attese proprio nel ...
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FAUSTINI, Giovanni
Nicola Balata
Nacque a Venezia nel 1619. Della sua vicenda biografica si hanno notizie scarse e lacunose. Fu dapprima avviato alla professione dell'avvocatura, ma fin da giovane "per [...] " al modo della prima opera veneziana (l'Egisto è detto "favola drammatica musicale", l'Ormindo "favola regia", mentre Ziani, teatro Ss. Giovanni e Paolo 1677); Il tiranno humiliato d'amore ovvero Il Meraspe, drama per musica, 1667 (musica di C. ...
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CAPPELLI, Antonio
Eugenio Ragni
Nacque il 17 genn. 1818 a Modena da Giuseppe e da Teresa Tavernarini. A diciassette anni dovette interrompere gli studi regolari, costretto dalle precarie condizioni [...] , poemetto attribuito al Magnifico (1865), Ballate,rispetti d'amore e poesie varie tratte da codici musicali dei secoli Vespro siciliano (Bologna 1861), i Sonetti giocosi di Antonio Cammelli detto il Pistoia (ibid. 1865), Il Libro dei Sette Savi ...
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MANDANICI, Placido
Claudio Paradiso
Nacque a Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) il 3 luglio 1799 da Andrea e da Nunziata Chillemi. Si dedicò presto allo studio del violoncello, aiutato dal barone M. [...] Da amico fedele, Bertolami assistette il M. fino alla morte e dettò l'epigrafe per la tomba. Durante le esequie non fu possibile spropositi; i balletti: Il signor Benefico e Il potere d'amore, entrambi del 1825; Akbar Gran Mogol (Napoli, teatro ...
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POLLAROLO, Orazio
Marco Bizzarini
POLLAROLO (Pollaroli, Polaroli), Orazio. – Nacque a Codogno intorno al 1634, ma fu attivo per quasi tutta la vita in territorio bresciano.
Le più dettagliate informazioni [...] organista della cattedrale di Brescia, dove il musico viene detto «milanese» (Termini, 1970, p. 17). Attratto musica Le glorie d’amore in occasione del passaggio a Brescia «dell’augustissima Imperatrice», Margherita Teresa d’Asburgo, destinata sposa ...
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FAUCCI, Carlo
Artemisia Abrami Calcagni
Nato nel 1729 a Firenze, fu allievo dell'incisore Carlo Gregori (Firenze, Bibl. naz., ms. II.I 438: Notizie di C. Gregori lucchese scritte da A. Cambiagi, c. [...] Carlo Dolci, ristampato ancora dopo il 1786 con la legenda: "Croce illustre, Ara d'amore, dove fu vittima un Dio, io t'adoro e bramo anch'io di morire di croce da' discepoli da Iacopo dal Ponte detto il Bassano.
Il F. partecipò inoltre alla raccolta ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
dettare
(ant. dittare) v. tr. [lat. dĭctare, intens. di dicĕre «dire», part. pass. dictus] (io détto, ecc.). – 1. Pronunciare lentamente affinché qualcun altro scriva: d. il tema; d. una poesia; d. una lettera alla segretaria, ecc.; fig.,...