PARIGI
Annamaria Negro Spina
– Famiglia di architetti e scenografi originaria di Prato e attiva a Firenze tra il XVI secolo e la metà del successivo. Giunti in data imprecisata nella capitale del Ducato [...] al 1535 a Firenze, nel quartiere di Santo Spirito, Alfonso, detto il Vecchio per distinguerlo dall’omonimo nipote.
Forte di questa Carlo d’Austria.
In tale spettacolo si mescolavano – senza alcun tentativo di fusione – battaglie e storie d’amore, ...
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GAZZOTTO, Vincenzo
Francesca Castellani
Figlio di Isidoro, di professione oste, nacque a Padova il 10 ag. 1807. Nonostante l'origine modesta e la scarsità di mezzi economici, sin da giovanissimo il [...] studiare il metodo migliore nell'esecuzione di tali lavori" (Corrispondenze…, 1851). Il soggetto - La festa dei fiori, detta anche "Il Castello d'Amore" - riprendeva una leggenda locale su cui il G. si era già esercitato in casa Salom: la vicenda di ...
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DISCEPOLO (Discepoli), Girolamo
Tiziana Pesenti
Nacque a Verona intorno alla metà del sec. XVI da Sebastiano.
La famiglia era entrata a far parte del Consiglio dei nobili di Verona nel 1517, con Francesco, [...] G. Talavini, detto il Todeschino, e il romano A. Fei, ma nessuno dei due aveva accettato. La candidatura del D. fu certo un libretto ascetico e un pronostico e avviò gli Intrichi d'amore del Tasso. Negli anni successivi si dedicò soprattutto a ...
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CASCIOTTI (Casciotto, Casotti, Caciotti, Cagiotti), Bartolomeo
Giancarlo Schizzerotto
Nacque agli inizi del sec. XV in Firenze. Nulla sappiamo della sua infanzia e della sua giovinezza, fino al momento [...] del C., abbastanza numerosi e per lo più inediti, sono stati dettati - come già si è osservato - in prosa e in versi da Prato per conto della "prefata Sveva delli Spini in vice d'Amore" (pubblicata in Ballate e strambotti di poeti aulici toscani del ...
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LAURENTI
Carlo Vitali
Famiglia di musicisti bolognesi.
Il capostipite fu Bartolomeo Girolamo, nato a Bologna nel 1644 o 1645, allievo di Ercole Gaibara e di Giovanni Benvenuti, pionieri della scuola [...] ibid., teatro del collegio dei nobili, 1709); Li diporti d'amore in villa, "scherzo drammatico rusticale" in vernacolo bolognese ( Sponseller, clavicembalo e violoncello), cd Centaur.
Antonia Maria (detta "la Coralli" o "la Corallina"), forse figlia ...
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ALESSANDRI, Caio Baldassarre Olimpo da Sassoferrato (Olimpo da Sassoferrato)
Rino Avesani
Nacque a Sassoferrato probabilmente nel 1486 e appartenne all'Ordine dei minori conventuali, in cui entrò ancora [...] erroneamente scrive. Nel frontespizio dei Sermoni è detto "baccelliere acutissimo" e un suo contemporaneo afferma che fu lettore di Aristotele. Egli stesso ci fa sapere che studiò nove anni e compose versi d'amore, l'Ardelia, per ricreare la mente ...
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BULIFON, Antonio
Gaspare De Caro
Nacque a Chaponay, nel Delfinato, da Laurent, notaio, e da Jeanne Pros, il 24 giugno 1649. Sulle prime vicende della sua vita non si hanno maggiori notizie di quelle [...] in Napoli ed in Pozzuoli, ma anche fin sulle cime di detto Monte Vesuvio", come gli ricordava lo stesso B. quattro anni dalle rinnovate accademie, l'interesse per la lirica d'amore, specialmente cinquecentesca, trovava subito rispondenza nel sempre ...
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BENDIDIO, Lucrezia
Remo Ceserani
Nacque a Ferrara l'8 apr. 1547.
La famiglia dei Bendidio, o Bendedei, era fra le più nobili e in vista della città; abitava in un bel palazzo rinascimentale in via della [...] ferrarese nella quale desiderava di entrare, celebrava forse anche il cardinale Luigi d'Este, se già da allora c'era fra questo e Lucrezia una relazione amorosa. Va piuttosto detto che fra Torquato e Lucrezia si stabilì invece un rapporto di sincera ...
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DURANTI, Durante
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Brescia il 6 ott. 1718 dal conte Paolo e da Barbara dei conti Caprioli. La famiglia, originaria di Palazzolo sull'Oglio ed assai doviziosa, non vantava [...] , parte terza de L'uso.
Risulta chiaro da quanto si è detto sull'ideazione dell'opera che l'imitazione pariniana è indubbia, ammessa e trasformarlo in una specie di bruto, cosicché nelle cose d'amore è un trasmettitore di sifilide, nel gioco un baro ...
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CECCHI, Giovan Maria
Claudio Mutini
Nacque a Firenze il 15 maggio 1518da Bartolomeo o Baccio di Sano Cecchi, famiglia del quartiere di Santa Croce, e da una Sannini, figlia di un farsettaio.
Primogenito [...] devota, situazioni rapportabili alla trattatistica d'amore persino orecchiata attraverso l'impudica riproposta più tardi, sempre a Firenze, apparve la Dichiarazione di motti, proverbi, detti e parole della nostra lingua fatta da G. M. Cecchi a un ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
dettare
(ant. dittare) v. tr. [lat. dĭctare, intens. di dicĕre «dire», part. pass. dictus] (io détto, ecc.). – 1. Pronunciare lentamente affinché qualcun altro scriva: d. il tema; d. una poesia; d. una lettera alla segretaria, ecc.; fig.,...