MAROTTA, Giuseppe
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– Nacque a Napoli il 5 apr. 1902 da Giuseppe e da Concetta Avolio.
Il padre, avvocato, appartenente a una buona famiglia di Avellino, aveva sposato la madre del M., una semplice [...] e da altri suoi amici e pressoché immediatamente fallito), Amore illustrato, Farfalla d’amore; tra il 1923 e il 1924 gli vennero di libera divagazione o anche di breve racconto gli dette modo di dedicarsi alla letteratura nella forma che più ...
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CUNEO, Giovanni Battista Benedetto
Salvatore Candido
Nacque ad Oneglia (od. Imperia Levante) il 9 novembre del 1809 da Francesco e da Teresa Cuneo, in una famiglia di condizioni molto modeste. Il padre [...] amico del cuore di quel credente". Nessuno più del C. meritò detto titolo, avendo seguito Garibaldi fino alla morte con affetto di fratello negli Atti.
È di questo periodo una storia d'amore rivelataci da una fitta corrispondenza, che va dal gennaio ...
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GRADENIGO, Bartolomeo (Andrea)
Michela Dal Borgo
Nacque il 3 marzo 1729, secondogenito maschio, da Bartolomeo (I) (detto Gerolamo) di Bartolomeo (V) di Gerolamo e Giustiniana Morosini di Andrea (il matrimonio [...] sposò Maddalena Contarini del procuratore Simeone, vedova di Bartolomeo (IV), detto Carlo, di Bartolomeo (IV) Gradenigo, del ramo di S. diviso tra l'osservanza delle leggi e il sentimento d'amore. Egli si incolpò totalmente di avere preparato la ...
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ROSSI (De' Rossi), Giovanni Girolamo
Letizia Arcangeli
ROSSI (De’ Rossi), Giovanni Girolamo. – Secondogenito dei maschi di Troilo, marchese di San Secondo, e di Bianca Riario, nato il 19 maggio 1505, [...] in due filoni, uno «in linea con la più divulgata poesia d’amore del periodo» (Bramanti, 1995, p. XLIII), l’altro di a cura di V. Bramanti, Firenze 1995; Vita di Giovanni de’ Medici detto delle Bande Nere, a cura di V. Bramanti, Roma 1996.
Fonti e ...
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NARDINI, Pietro (Antonio Pasquale)
Antonella D'Ovidio
– Nacque a Livorno il 12 aprile 1722 da Giovanni Battista e da Maria Teresa Borrani.
Il padre, fabbricante di ghiaccio, era originario di Fibbiana, [...] .
Morì a Firenze il 7 maggio 1793.
Fu sepolto nel chiostro detto di S. Antonino nella basilica di S. Marco a Firenze; nel una dichiarazione d’amore. […] Si son visti algidi principi e gelide nobildonne sciogliersi in lacrime al suono d’un suo Adagio ...
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BIONDO, Michelangelo
Giorgio Stabile
Nacque a Venezia il 25 sett. 1500. Che discendesse dallo storico Flavio non è certo, sebbene lo Zeno (contraddetto dal Mazzuchelli) pensasse trattarsi di un discendente [...] B. che, nelle vesti di Aristeo, le espone le dottrine d'amore di Nifo, svelandole la reale natura di cortigiani e cortigiane ( , la sua amara esperienza di marito ("subito che averai detto donna, hai detto tutto il male che si può dir in una parola"); ...
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TESI, Vittoria detta la Fiorentina o la Moretta
Francesco Lora
– Nacque a Firenze il 13 febbraio 1701 (1700 ab Incarnatione), figlia di Alessandro e di Maria Antonia Rapacciuoli.
Come il tiorbista Niccolò [...] Francesca Cuzzoni e dal contralto Francesco Bernardi detto il Senesino. Stabilì la propria residenza ora una cantante del secolo decimottavo. Enea Silvio Piccolomini e V. T.: lettere d’amore, Bari 1946; P. Metastasio, Tutte le opere, a cura di B. ...
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COMPARINI, Francesca Pompilia
Anna Foa
Nacque a Roma il 17 luglio 1680, figlia unica di Pietro e di Violante Peruzzi, e fu battezzata nella chiesa di S. Lorenzo in Lucina.
La famiglia era in discrete [...] Al processo, furono prodotte come prove alcune lettere d'amore trovate a Castelnuovo, di cui essi negarono però Spirituali, et altre persone, se haveva commesso mancamento alcuno al detto Guido suo Marito, per il quale gli havesse dato occasione di ...
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DE AMICIS (d'Amico, Amici), Ruggero
Joachim Göbbels
Era probabilmente di origine messinese, nonostante che i suoi feudi si trovassero tutti in Calabria.
Un Guglielmo, "comes de Amico" e signore di Ficarra, [...] nel tema gnomico della "servitù d'Amore": il D. vi esprime la propria gratitudine ad Amore, seguendo un topos assai diffuso, D. Comparetti, Bologna 1875, pp. 45 ss. 3 più comunemente attribuita a Bonagiunta da Lucca. Questa è propriamente, come detto ...
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CALANDRA, Giovanni Giacomo
Roberto Zapperi
Nacque a Mantova nel 1488 da Silvestro fedele cortigiano dei Gonzaga, castellano e poi segretario del marchese Francesco.
Fratello di Federico, fonditore di [...] trattava di un vacuo e ozioso raziocinare sul casi d'amore, secondo un gusto di galante conversazione vagamente filosofico dotto" in varie sue novelle, e il pesarese Guido Silvestri, detto Postumo, che nel 1513 gli mandò "trecento endechasyllabi" per ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
dettare
(ant. dittare) v. tr. [lat. dĭctare, intens. di dicĕre «dire», part. pass. dictus] (io détto, ecc.). – 1. Pronunciare lentamente affinché qualcun altro scriva: d. il tema; d. una poesia; d. una lettera alla segretaria, ecc.; fig.,...