Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Una poesia lirica di argomento amoroso sul modello trobadorico in volgare locale matura [...] sa né valer punto
omo d’Amor non punto;
ma’ che dettato, pur nella sua apparente semplicità, tutt’altro che facile e immediato e richiedono nel lettore un alto livello culturale.
Rispetto alla tradizione siciliana e cortese della lirica d’amore ...
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CAROSONE, Renato
Giorgio Ruberti
Nacque a Napoli il 3 gennaio 1920, primogenito di Antonio Carusone (il cognome della famiglia variava per errori anagrafici) e Carolina Daino. Il padre, impiegato al [...] Fu assunto al teatrino di marionette di Ciro Perna, detto ’o scudiero, per accompagnare al pianoforte le avventure dei titolo, nome del personaggio femminile di questa appassionata canzone d’amore, non alludeva a lumache di mare o riccioli (come ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La lirica occidentale moderna nasce nel Medioevo con la poesia dei trovatori. Tali poeti costituiscono [...] dell’813 ove si fa sprezzantemente riferimento alle frivole canzoni d’amore cantate anche durante le feste. Tale poesia era forse in spagnolo zéjel). Nel testo si esprime il poeta (si è detto, in arabo o in ebraico), nell’ultima parte (AA) dell’ ...
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CORRADO IV, re dei Romani, di Sicilia e di Gerusalemme
Gerhard Baaken
Nacque il 25 (o il 26) aprile del 1228 ad Andria in Puglia, secondogenito dell'imperatore Federico II e di Iolanda di Brienne, figlia [...] tramandato solo frammentariamente, il figlioletto di due anni Corrado, detto Corradino, nato dal matrimonio con Elisabetta di Baviera suo , comunque, chiarire definitivamente se le due poesie d'amore che gli vengono attribuite nel famoso codice della ...
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CLARO, Giulio
Aldo Mazzacane
Nacque ad Alessandria il 6 genn. 1525 da Giovanni Luigi e da Ippolita Gambaruti, entrambi patrizi, che del loro ceto portavano tutti i segni non solamente nella mentalità [...] Lib. V, loc. cit.), e un inedito Raggionamento della possanza d'Amore (Madrid, Bibl. nac., ms. 613), dedicato a Diana di presentate col titolo di Practica civilis, e Practica criminalis fu detto il Liber V.
Secondo il piano originario, ricostruito nei ...
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GALUPPI, Baldassarre, detto il Buranello
Raoul Meloncelli
Nacque a Burano, isola della laguna di Venezia, il 18 ott. 1706.
Apprese le prime nozioni di musica dal padre Angelo, barbiere e violinista [...] poi, su libretto di padre D. Panicelli, il dramma giocoso, La forza d'amore (Venezia, teatro S. Cassiano, a cura di B. Brunelli, III, Milano 1945, pp. 450 s.; B. G. detto "Il Buranello" (1706-1785). Note e documenti, Siena 1948; A. Della Corte, ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La letteratura di guerra, nello specifico quella che tratta dei due grandi conflitti [...] sostituisce: “partigiano, come poeta, è parola assoluta”, è detto a un certo punto. La guerra delle formazioni partigiane da 1941, sono invece rappresentate con efficacia nel romanzo Il demone d’amore e altre storie (The Demon Lover and Other Stories, ...
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Ciacco
André Pézard
Eugenio Ragni
. Questo nome, per i lettori dell'Inferno, è proprio del personaggio centrale del canto VI, il solo che fra i golosi del terzo cerchio si faccia vivo con Dante. Senza [...] VIII 39). Il cronista cita in particolare la " corte d'amore " del 1283 (D. non aveva vent'anni) dove accorsero gli uomini di profetizzare sul tono d'Isaia, convien pure che C. non sia un ‛ porco ' come alcuni hanno detto. D. non lo sceglierebbe ...
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GIOVANNI Fiorentino (da Firenze)
Franco Pignatti
A un ser Giovanni è ascritta una raccolta di novelle, conservata adespota e anepigrafa dai manoscritti, e attribuita sulla base di un sonetto, forse apocrifo [...] testimone (ms. Vat. lat. 56, c. 56r) questi è detto "lusor commode vulgaria recitans". Al medesimo episodio si riferisce Barbato da dal primitivo armamentario popolareggiante per approdare a rime d'amore, che, sia pure nella modesta levatura e nel ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo Dionisotti
Vincenzo Fera
Tra i maggiori maestri del Novecento letterario italiano, Carlo Dionisotti, formatosi alla scuola di Vittorio Cian nella facoltà di Lettere di Torino degli anni Venti [...] un processo di lunga e complessa gestazione.
Va subito detto, comunque, che le linee storiche e geografiche lungo cui Grayson, Oxford 1949, 1965.
M. Savorgnan, P. Bembo, Carteggio d’amore (1500-1501), a cura di C. Dionisotti, Firenze 1950.
Geografia ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
dettare
(ant. dittare) v. tr. [lat. dĭctare, intens. di dicĕre «dire», part. pass. dictus] (io détto, ecc.). – 1. Pronunciare lentamente affinché qualcun altro scriva: d. il tema; d. una poesia; d. una lettera alla segretaria, ecc.; fig.,...