Nome di quattro sofisti dell'età imperiale, tutti originarî di Lemno. L'omonimia ha portato confusioni nella tradizione a loro riguardo, sicché anche ora riesce difficile attribuire all'uno o all'altro [...] di stile, sia da attribuire al successivo.
2. Flavio Filostrato, detto l'Ateniese. - Figlio del prino F., nato a Lemno verso , di contenuto erotico: le solite variazioni su temi d'amore, attinti alla commedia nuova o all'elegia alessandrina. Sicura ...
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Strumento musicale la cui invenzione è attribuita a Cristoforo Denner di Norimberga (1655-1707). Non tutti gli storici si trovano d'accordo nello stabilire la data precisa di tale invenzione, da porsi [...] Schalmei tedesco, specie di oboe ad ancia doppia, impropriamente detto dai Francesi anch'esso chalumeau.
Lo chalumeau su cui membri ebbero origine rispettivamente il clarinetto soprano, il clarinetto d'amore (tagliato in sol, e talora in fa), di ...
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KĀLIDĀSA
Ambrogio Ballini
. Il più grande poeta della letteratura classica indiana (v. india: Letteratura). Poco o nulla si sa della sua vita, che fu oggetto di molte leggende, alcune delle quali sopravvivono [...] il 420 d. C., al tempo di Chandragupta II, detto Vikramāditya (il quale appunto regnò in Ujjayini tra il 375 e il 413 d. C.) un intrigo d'amored'una corte indiana. Il Meghadūta "La nube messaggera", poemetto lirico, è un messaggio d'amore che un ...
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L'arte di comporre i balli, descrivendone, e fissando con segni convenzionali, la distribuzione delle figure, i movimenti dei primi ballerini e delle masse, armonizzandoli con la musica e con la scenografia, [...] XVIII: Pietro Granget, Agostino Hus, Cesare Gaetani detto "Cesarino", Giuseppe Fabiani, Francesco Turchi, Claudio Giovanni Pratesi, Cesare Cecchetti.
Bibl.: C. Negri, Le gratie d'amore, Milano 1602; id., Nuove inventioni di balli, Milano 1604; ...
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Nacque a Chambéry, il 24 febbraio 1360, da Amedeo VI, conte di Savoia, e da Bona di Borbone. Ammogliatosi con Bona, figlia di Giovanni duca di Berry; messo nel 1377 da suo padre al governo della Bresse, [...] divisa, e applicando su essi, come insegna personale, oltre ai nodi d'amore e alla leggenda Fert, il falcone. Nel 1386, fu all'Ecluse di Ginevra, diventato Clemente VII, papa avignonese. Appunto d'accordo con Clemente VII, A. intervenne, l'anno ...
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Il più celebre drammaturgo giapponese. Secondo la tradizione meglio accreditata nacque a Hagi (nella provincia di Nagato) nel 1653. Aveva appena venticinque anni quando fece il suo ingresso nella vita [...] , 24 delle quali appartengono a quel genere detto dai giapponesi sewa-mono (drammi sociali), le altre essendo tutte jidai-mono (drammi storici). Fra i drammi migliori sono: Sonezaki Shinjū (Il suicidio d'amore a Sonezaki); Shinjū Ten no Amijima (Il ...
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Città del Portogallo nella provincia di Alemtejo, con 10.521 abitanti, capoluogo di distretto (10.255 kmq., 200.615 ab.) a 284 m. di altitudine sopra un fertile altipiano detto Campo di Beja. Temperature [...] un convento reso celebre nella letteratura per la dimora che ivi fece suor Mariana Alcaforado, autrice delle famose Lettere d'amore al cavaliere De Chamilly; e quella della Misericordia di stile classico della Rinascenza. B. ha un museo archeologico ...
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. Massiccio montuoso della Campania, assai bene individuato fra il Sele a nord, il suo affluente Calore a ovest, il Vallo di Diano ad est. Come limite meridionale si può prendere la depressione utilizzata [...] depressione (M. Cocuzzo, 1410 m.). L'Alburno propriamente detto consta di potenti pile di calcari ippuritici con dolomie est (1742 m.), del Tirone al centro (1740 m.), del Campo d'Amore (1704-m.) a ovest. Le parti culminanti si levano dalla zona dei ...
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. Poeta indiano epico, lirico e drammatico. Nell'autobiografia che egli ci dà nel 18° canto del suo poema epico Vikramāṅkadevacarita egli si dice nato a Khonamukha, grazioso villaggio alle falde dello [...] di un poemetto lirico assurto a grande celebrità: la Caurapañcāśikā ("Le 50 strofe del ladro d'amore") detta anche Caurīsuratapañcāśikā ("Le 50 strofe del godimento di amore rubato"). Ogni strofa comincia con: ady'ā'pi, ("anche oggi"), e narra con ...
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È il più fecondo e ispirato dei poeti del Cancionero detto de Stúñiga. Quasi nulla sappiamo di lui: ignoriamo perfino il suo nome, né sappiamo quando venne in Italia, dove certamente soggiornò a lungo: [...] popolare. Spesso descrive avventure d'amore o incontri con serrane e gentildonne nostre, e prende per sfondo luoghi d'Italia e delle terre napoletane. L'incontro con una contadina sulla via di Aversa gli detta il primo componimento bilingue italiano ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
dettare
(ant. dittare) v. tr. [lat. dĭctare, intens. di dicĕre «dire», part. pass. dictus] (io détto, ecc.). – 1. Pronunciare lentamente affinché qualcun altro scriva: d. il tema; d. una poesia; d. una lettera alla segretaria, ecc.; fig.,...