CORIOLANO, Giovanni Battista
Chiara Garzya Romano
È tradizionalmente considerato figlio di Cristoforo e fratello di Bartolomeo, entrambi incisori. Ma non si hanno notizie esatte sulla sua nascita, che [...] 1579, se ci si attiene all'atto di morte del 1649, ove è detto "etatis annorum circiter settaginta".
Fu allievo di G. L. Valesio. Dall' lui inciso probabilmente per la stessa serie: La liberazione d'Amor tentata da Venere (Gaeta Bertelà, nn. 381-395 ...
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GIUGNO (Zugno, Zugni), Francesco
Sonia Bozzi
Nacque nel 1577 a Brescia (Boselli). Benché sia stato un eccellente e prolifico interprete del manierismo bresciano, il G. è tuttora un pittore poco conosciuto. [...] ", il "colorito" e l'amore con cui era condotta.
Il G ritratti di Alessandro Bonvicino, detto il Moretto.
Al gruppo e regesti artistici, ibid., pp. 244 s.; L. Anelli, Un "Ratto d'Europa" di F. G., e qualche altro dipinto, in Civiltà bresciana, VI ...
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LOLMO, Gian Paolo
Lucia Casellato
Figlio di Giovanni Fortunato, nacque a Bergamo probabilmente nel 1550.
Mancano in realtà riscontri documentari che possano confermare con certezza tale data, che si [...] L. risalgono però, come si è detto, al 1584. E spetta a Tassi cappella cosiddetta del Voto, ancora oggi si trovano la pala d'altare con la Madonna in gloria con il Bambino e i due, rispettivamente, la Punizione di Amore e Venere e Adone (Ravelli, 1983 ...
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VENCESLAO IV
F. Cecchini
Re di Boemia, imperatore tedesco e duca di Slesia, nato nel 1361 a Norimberga dal terzo matrimonio di Carlo IV con Anna di Schweidnitz e morto nel 1419.
V. fu una delle figure [...] come allegorie dell'amore coniugale o della fertilità seguito attivo alla decorazione della Bibbia, detto Maestro del Willehalm, che trae spunto , insieme a quello di Carlo IV, in una copia della Bolla d'oro (Vienna, Öst. Nat. Bibl., 338, c. 53r) ...
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JESI (Iesi), Samuele
Federico Trastulli
Nacque a Correggio, presso Reggio Emilia, il 4 sett. 1788 da Israele Isacco e Allegrina Camerini. Rimasto presto orfano, "mostrò fin dall'infanzia non dubbia, [...] d'angelo (1809: prima opera in assoluto e di estrema rarità), tra le prime realizzazioni va segnalato l'Amore , la replica su rame dell'omonimo dipinto di G.F. Barbieri, detto il Guercino, custodito nella Pinacoteca di Brera; essa fu a tal punto ...
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DI FALCO, Paolo Antonio Onofrio
Mario Alberto Pavone
Figlio di Nicola e di Lucrezia Vuovolo, nacque nel 1674 a Napoli e venne battezzato presso la parrocchia di S. Arcangelo degli armieri il 14 maggio [...] frequentata con assiduità, e con amore, e fu uno de' Rappresentò in esso la statua del detto Re situata sopra gran piedestallo, e Sica, Dipinti del maestro Solimena e dell'allievo don P. D. nel convento dei cappuccini in Nocera Inferiore, in Studi e ...
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BORGONIO (Bergogno, Borgono), Giovanni Tomaso
Luciano Tamburini
Figlio di Giovanni Antonio, capitano nel castello di Dolceaqua, nacque, probabilmente a Perinaldo (Imperia), nel secondo decennio del [...] di miniatore abbraccia l'arco d'un trentennio: il primo album conservato (relativo al balletto Hercole e Amore, rappr. a Chambéry il di Piemonte (14 maggio 1673); "blasonatore" (come già s'è detto) nel 1675.
Ignota è la data di morte, per cui soccorre ...
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CERBARA, Giuseppe
Silvana De Caro Balbi
Nato a Roma da Giov. Battista incisore di gemme, e dalla sua prima moglie, Margherita Fabrica, fu battezzato in S. Pietro il 15 luglio 1770 (Roma, Arch. dell'Accad. [...] 1793-94 nei registri della sua parrocchia è detto "incisore di Rami" (Ibid., S. il C. firmò le doppie d'oro dell'anno I, gli scudi d'argento dell'anno II, i doppi descritta un'onice a tre strati con Amore e Psiche che era stata acquistata per la ...
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LODI, Carlo
Federico Trastulli
Il L. nacque a Bologna l'11 febbr. 1701 da Simone Antonio e da Anna Maria Pedretti.
Secondo Crespi, inizialmente si dedicò a studi umanistici, ma trascorrendo il tempo [...] dei personaggi a opera di Rossi. Si è detto, e a ragione, che tale mancanza di invece, in Venere invia Amore a Calipso, ambientata lungo in Bologna, a cura di C. Volpe, Bologna 1967, p. 184; D. Lenzi, Regesto, ibid., p. 258; E. Riccomini, Ordine e ...
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COLLANA
L. Breglia
Risale nelle sue forme primitive - conchiglie, denti, vertebre di pesce, pietruzze multicolori attraversate da un filo - alle più antiche fasi della vita umana. Assume di civiltà [...] costituisce una forma per sé stante, un grande amore per le collane è denotato dall'ambiente cipriota hanno, come si è detto, forme peculiari che più 'Egitto, costituita da una verga circolare e rigida d'oro che sul davanti regge una piastra aurea con ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
dettare
(ant. dittare) v. tr. [lat. dĭctare, intens. di dicĕre «dire», part. pass. dictus] (io détto, ecc.). – 1. Pronunciare lentamente affinché qualcun altro scriva: d. il tema; d. una poesia; d. una lettera alla segretaria, ecc.; fig.,...