via (sost.)
Eugenio Ragni
È vocabolo di buona frequenza in tutta l'opera dantesca, nella quale ricorre praticamente in ogni accezione del linguaggio proprio e figurato, spesso peraltro compresenti, particolarmente [...] 13, CLV 12 e CIX 11 (mala via); Detto 100 non tener sua via.
Particolari le occorrenze figurate di Vn VII 3 1 O voi che per la via d'Amor passate (anticipata al § 2), in cui D. chiama li fedeli d'Amore per quelle parole di Geremia profeta [1, 12 ...
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principio
Alfonso Maierù
Il termine designa in D. tutto ciò che a qualsiasi titolo è ‛ primo ' in un certo ambito, nell'ordine dell'essere come in quello del conoscere; spesso ha connotazioni o designazioni [...] d'amore... la bocca, la quale è fine d'amore, perché amore comincia con la vista della persona che diviene oggetto d'amore; ' del vocabolo ‛ autore '; in If II 30 la fede è detta principio a la via di salvazione, cioè " fondamento " o " conditio ...
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COSMICO, Niccolò Lelio
Roberto Ricciardi
Nacque a Padova non più tardi del 1420. Il suo vero nome era forse quello con il quale lo chiama l'autore dei sonetti maledici contro di lui, attribuiti al Pistoia [...] 1444, queste allusioni del C. ad un matrimonio d'amore che lo costringeva " ne l'esilio infelice ... temendo Biografia degli scrittori padovani, I, Padova 1832, pp. 298 s.; A. Cammelli detto il Pistoia, Rime edite e ined., a cura di A. Cappelli - S ...
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trobar clus
Gianluigi Toja
Nella sua accezione storico-letteraria è la maniera stilistica propria della poesia occitanica di comporre in forma difficile, ermetica, contrapposta al trobar leu o plan, [...] più documentata forse meglio sarebbe detto trobar prim), caratterizzato da una d'amore ', delle donne che hanno intelletto d'amore, insomma degl'intenditori dell'amore mistico, cortese-stilnovistico.
La frammentaria esperienza stilistica di D ...
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NIKIAS (Νικίας, Nicias)
G. Becatti
2°. - Pittore greco, ateniese, figlio di Nikodemos, operante nel IV sec. a. C. Sulla sua attività abbiamo varie notizie nelle fonti letterarie. Plinio soprattutto (Nar. [...] Antidotos, e il discepolo superò di gran lunga il maestro, che è detto più diligente che vario nei ritmi e severo nei colori, mentre N. studiò cavalleresco nell'apprestarsi ad accogliere il premio d'amore della sua fatica, e tutta la scena ...
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Lucifero
Andrea Ciotti
Sotto il nome di L. o Satana, che in lingua ebraica significa " avversario ", o " diavolo ", e in lingua greca è sinonimo di calunniatore, s'intende più frequentemente nella Bibbia [...] è il traditore di Cristo, e quindi, come si è detto, della Chiesa. Nella sua figura s'incentra, storicamente, un considerato, secondo il Singleton, " la negazione ironica di quella spirazione d'amore che muove il sole e le altre stelle, e il cui ...
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trarre (traere; trare; indic. pres. II singol. traggi, III singol. tra' e tragge [Parodi, Lingua 257-258]; III plur. ind. imperf. traean; II singol. cong. pres. tragghe. Notevoli anche le forme con enclisi [...] XIII 2 Amore... trae lo intendimento del suo fedele da tutte le vili cose; " distogliere ", in If XI 9 Anastasio papa... / lo qual trasse Fotin de la via dritta; Fiore XXXVIII 1 Ragione, tu sì mi vuo' trar d'amare (e cfr. XXXIX 1); Detto 141. Anche ...
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LANDI, Stefano
Arnaldo Morelli
Nacque a Roma da Matteo di Antonio Mattei, calzolaio senese, e Cecilia di Fabio Landi, e fu battezzato il 26 febbr. 1587 nella chiesa di S. Giovanni dei Fiorentini. Rimasto [...] si intendeva superare la pedissequa osservanza del dettato aristotelico in favore di una spiccata spettacolarità 339-341; P. Quagliati, "La sfera armoniosa" and "Il carro di fedeltà d'amore", a cura di V. Gotwals - Ph. Keppler, Northampton, MA, 1957; ...
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SCROVEGNI
Chiara Frugoni
Reinhold C. Mueller
– Resa celebre dalla fortuna letteraria di Rinaldo di Ugolino Scrovegni (collocato da Dante nel settimo cerchio tra gli usurai, Inferno, XVII, 64-75) e [...] morto il 1404), avevano meno di vent’anni nel 1336, quando Enrico dettò, poco prima di morire, il suo testamento. Ma è l’esperienza biografica a Padova fra il 1304 e il 1308, nei Documenti d’Amore).
Con la bolla di Benedetto XI la cappella da luogo ...
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questo
. Dell'aggettivo e pronome dimostrativo q., che indica persona o cosa nell'ambito o di chi parla (If X 78 ciò mi tormenta più che questo letto) o di un contesto immediatamente precedente o successivo [...] questo: buona è la signoria d'Amore, 3 L'altro era questo: non buona è la signoria d'Amore, 4 e 5; e contrasto tra q. e altro pronome coordinato, cfr. Pg XXXIII 121 Questo e altre cose dette li son per [" da "] me; XXV 54 questa è in via e quella è ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
dettare
(ant. dittare) v. tr. [lat. dĭctare, intens. di dicĕre «dire», part. pass. dictus] (io détto, ecc.). – 1. Pronunciare lentamente affinché qualcun altro scriva: d. il tema; d. una poesia; d. una lettera alla segretaria, ecc.; fig.,...