CASSI, Francesco
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Pesaro il 4 giugno 1778 dal conte Annibale e dalla marchesa Vittoria Mosca.
Era legato per vincoli familiari a molte delle più note personalità del piccolo [...] ma anche genericità di espressionio oscurità di allusioni, ne dette Costanza in numerose lettere ad amici (cfr. Lettere, il Monti stesso negli sciolti al principe Chigi, nei Pensieri d'amore e nel Bardo della Selva Nera. E infine gli inni sacri ...
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mente
Alfonso Maierù
Nell'uso dantesco il termine designa la somma delle capacità più alte dell'uomo e, di volta in volta, l'intelletto, la ragione, la memoria; è usato anche a designare l'intelletto [...] 2 " acies... gladii ab acumine dicta "), in senso traslato, detto degli occhi o della m. (cfr. Seneca Ep. LXXIV 23 dil[et]ta sempre de l'uso de la cosa amata, che è frutto d'amore; Pd XXVII 88 La mente innamorata, che donnea / con la mia donna sempre ...
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COLONNA
Oscar Mischiati
Famiglia di organari e musicisti attivi a Venezia e a Bologna dalla seconda metà del XVI sec. agl'inizi del XVIII.
E capostipite fu Vincenzo, nato da Domenico a Venezia nel 1542 [...] morì nel luglio del 1666 (il testamento venne registrato, come siè detto, il 25 di tale mese ed anno).
Il figlio Giovanni Paolo Venere sopra il bando d'Amore (libretto di Bianchini), Bologna 29 nov. 1666, palazzo pubblico, sala d'Ercole; L'alloro ...
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Etica e religione in Gentile
Davide Spanio
Etica e libertà
Sulla scia kantiana, Gentile evidenzia il legame che stringe indissolubilmente la dimensione etica e l’esistenza della libertà. Per questo [...] a me, e non solo a me, facendo risuonare in me il dettato della legge, ossia l’universale dovere, che io, insieme a tutti, ero aveva infine riconosciuto l’immanente finalità di un gesto d’amore. La moralità del conoscere, emancipandosi dall’erotismo ...
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forma
Alfonso Maierù
I valori del termine sono molteplici nell'uso dantesco: " aspetto esteriore ", " figura di un corpo ", " composizione e struttura di una realtà " e, nella terminologia filosofica, [...] , connaturale ad essi, cioè lo movimento di quello cielo, pieno d'amore, dal quale prende la forma del detto cielo uno ardore virtuoso per lo quale le anime di qua giuso s'accendono ad amore, secondo la loro disposizione: f. del cielo è il cielo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Pico della Mirandola
Nicoletta Tirinnanzi
Tesa in un breve arco di tempo, la vicenda di Pico sembra innervata sullo scarto tra l’originaria esaltazione della libertà umana e la tensione religiosa [...] – gentildonna sposata con cui Pico aveva tentato una fuga d’amore, a seguito della quale era stato arrestato – lo propria immagine nativa, ma molte estranee ed avventizie. Di qui il detto Caldeo, che l’uomo è animale di natura varia, multiforme e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dante Alighieri è tra le personalità più significative della cultura medievale, che [...] Nova
Dante Alighieri
Donne ch’avete intelletto d’amore
Donne ch’avete intelletto d’amore,
i’ vo’ con voi de la per alquanti anni, io spero di dicer di lei quello che mai non fue dettod’alcuna. E poi piaccia a colui che è sire de la cortesia, che ...
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Stil nuovo
Mario Marti
Con questa formula scolastica la moderna storiografia della letteratura italiana significa i temi e i modi espressivi di un gruppo di giovani poeti toscani vissuti a cavallo dei [...] cap. XVII della Vita Nuova (la canzone Donne, ch'avete intelletto d'amore si legge nel cap. XIX, ma il proposito di ripigliare matera nuova e gracili, ora più potenti e robusti (e D. stesso dette l'esempio del contrario o almeno del radicalmente ...
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oc (oco)
Pier Vincenzo Mengaldo.
È in D. che si trovano le prime attestazioni compatte, non solo italiane, di ‛ lingua d'oc ' e simili (oc deriva da hoc è vale in prov. antico " sì ") nel senso di " [...] in IV XI 10 un trovatore - v. oltre - è detto lo Provenzale). Nel De vulg. Eloq., dopo aver osservato che il spirto innanzi, / " fu miglior fabbro del parlar materno. / Versi d'amore e prose di romanzi / soverchiò tutti; e lascia dir li stolti / ...
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tempo
Cesare Vasoli
D. usa questo termine in molte occorrenze e diversi sensi, alcuni dei quali propri del linguaggio comune e privi d'intenzioni filosofiche e dottrinali. Ma propone anche una definizione [...] celestiale, ossia del moto del Primo Mobile dal quale (com'è detto in Cv II XIV 15-18, dove si presentano tre occorrenze) Vertù che se' prima che tempo (v. 49) è la divinità d'Amore, della quale non è misura il t., perché essa lo trascende come ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
dettare
(ant. dittare) v. tr. [lat. dĭctare, intens. di dicĕre «dire», part. pass. dictus] (io détto, ecc.). – 1. Pronunciare lentamente affinché qualcun altro scriva: d. il tema; d. una poesia; d. una lettera alla segretaria, ecc.; fig.,...