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Aldo Duro
Sotto l'aspetto formale, la preposizione è presente in D. sia nella sua forma semplice in - aferetica ('n) dopo e, che, ché e altre preposizioni, pronomi, congiunzioni desinenti in vocale [...] dubbio è impossibile a solvere a chi non fosse in simile grado fedele d'Amore (e bono in alto grado, XXII 2); Cv II IV 8 veder si può in molto maggiore numero esser le creature sopra dette; V 5, 7 e 15 sono questi Troni... in numero non grande.
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Lo sport nel cinema e nella fiction televisiva
Claudio Bisoni
L'incontro tra cinema e sport a fine Ottocento
"… e ci si è dati allo sport con sacro furore". Queste parole scritte a metà degli anni Venti [...] delusioni e le aspirazioni dei fan. Al centro però, come abbiamo detto, c'è il boxeur. Si tratta per la maggior parte dei di Willard Webb, La grande sfida (1929) di John Ford, Partita d'amore (1932) di Sam Wood, l'italiano Stadio (1934) di Romolo ...
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GRUPPI
Ugo Fabietti e Franca Olivetti Manoukian
Antropologia
di Ugo Fabietti
Introduzione
Nella letteratura antropologica il termine 'gruppo' compare all'interno di contesti assai vari, tanto a livello [...] Quest'ultima infatti è, accanto alla residenza di cui abbiamo già detto (v. § 3b), uno dei due criteri fondamentali per l' , si può ipotizzare che si sviluppino tra loro delle relazioni d'amore: nel singolo vi è un bisogno di concordare con altri, ...
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Niccolò Tommaseo: Opere – Introduzione
Aldo Borlenghi
Uomo inamabile, polemico, pieno di contraddizioni, incapace di raccogliere in unità la propria vita spirituale, ma in apparenza, e a torto, più [...] spirito, e del proprio avvenire. Concorrono a questa storia le poesie d’amore, e meglio si dica le poesie degli anni fiorentini e dell centrale della sua storia negli anni di cui s’è detto, tra il primo soggiorno fiorentino e il ritorno in Italia ...
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LINGUE, REGNO D'ITALIA
Dal momento che i tempi della storia linguistica, e più in generale culturale, non si possono scandire precisamente su quelli della storia politica, sarà inevitabile in questa [...] antichi testi dell'area in questione, ma va detto che per la sua natura (originariamente) allofonica di C. Segre-C. Ossola, Torino 1999, pp. 607-620; Id., Versi d'amore in volgare tra la fine del secolo XII e l'inizio del XIII, "Cultura Neolatina ...
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FRANCESCO II Gonzaga, marchese di Mantova
Gino Benzoni
Primogenito del terzo marchese di Mantova Federico I Gonzaga e di Margherita di Wittelsbach, nasce a Mantova il 10 ag. 1466, venendo di lì a tre [...] suo periglioso destreggiarsi tra la Serenissima e Ludovico Sforza, detto il Moro, il quale, nel momento conclusivo della pace , a suo modo una storia d'amore. Sincero il trasporto di Lucrezia per l'uomo d'arme. Emozionato, commosso, turbato, ...
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Teatro del Seicento – Introduzione
Luigi Fassò
Chi dice Seicento dice barocco; ma chi dice teatro del Seicento non dice propriamente teatro barocco. Il barocco, nel senso deteriore della parola, non [...] quello in cui egli fa le sue prove migliori: «una pena d'amore che fa più dolce la voce dell'infelice amante - Apollo, Orfeo fede cristiana, preannuncio di Maria.
Non direi, come pur fu detto, che la figura di Ester sia «soprafatta» da quelle di Aman ...
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Rime
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Vincenzo Pernicone
Tradizione del testo. - La qualità della trasmissione del testo delle R., così come si è andata effettuando nel corso dei secoli, e proprio per la circostanza di partenza [...] più famoso e autorevole del tempo veniva automaticamente escluso dalla cerchia dei Fedeli d'Amore. È più che probabile che quando D. nel capitolo XXV della Vita Nuova, dopo aver detto che il primo che cominciò a dire come poeta volgare fu spinto a ...
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no (non; nol; nolle; nollo)
Riccardo Ambrosini
1. ‛ No ', sia come avverbio negativo che come negazione sostantivata, è contrapposto a ‛ sì ' in un passo delle Rime (L 47 che 'l si e 'l no di me in vostra [...] mai ' anteposto a n., come in XLII 2 quello che mai non fue dettod'alcuna.
3.5. Con Vn XIV 12 13 ma non sì ch'io non non potrebbe adeguar rima, è superiore all'effabile la pena d'amore), e altrettanto gli aforismi morali che chiudono la canzone: vv ...
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sole
Antonietta Bufano
Giorgio Stabile
Emmanuel Poulle
Marcello Aurigemma
Il termine è di alta frequenza nelle opere dantesche, ove assume una vasta gamma di valori, da quelli strettamente naturali [...] in Cv IV XXIII 15, e in Rime CIII 57, dov'è detto che i colpi della scherana raggiungono il poeta tanto... nel sol quanto nel XVIII 103-105, XXV 54). Così Dio è il sole che accende d'amore e di luce gli spiriti (faville) del cielo di Giove (Pd XVIII ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
dettare
(ant. dittare) v. tr. [lat. dĭctare, intens. di dicĕre «dire», part. pass. dictus] (io détto, ecc.). – 1. Pronunciare lentamente affinché qualcun altro scriva: d. il tema; d. una poesia; d. una lettera alla segretaria, ecc.; fig.,...