RETORICA (ἡ ῥητρική [τέχνη], rhetorica)
Gino FUNAIOLI
Fausto GHISALBERTI
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Esigenze politiche e sociali diedero la spinta a dettar norme che facessero capaci di parlare in pubblico e di condurre per [...] solo la scienza del dire ma anche del dettare. Gl'insegnamenti di Cicerone non devono intendersi limitati al campo giudiziario, perché anche l'ambasceria, la concione, l'epistola e persino la canzone d'amore hanno carattere di controversia e lo scopo ...
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TIZIANO, Vecellio
Adolfo Venturi
Pittore, nato presumibilmente tra il 1488 e il 1490 a Pieve di Cadore, morto nel 1576 a Venezia. Fu condotto novenne a Venezia per impararvi l'arte, nella bottega di [...] Madonna del museo di Vienna, detta la Zingarella, sia col ritratto, a torto dettod'Ariosto, nella National Gallery di dal rapporto tra due figure, dallo sguardo, cioè, pieno d'amore, di Gesù bambino per Santa Caterina. Ai medesimi principî obbedisce ...
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MESSINSCENA
Silvio D'Amico
È termine ormai accettato nel linguaggio del teatro internazionale (dal francese mise-en-scène, donde anche metteur-en-scène) per designare non già la scenografia o in genere [...] scenografia; scenotecnica; teatro).
Nella voce dramma si è detto che la storia della messinscena è importante per conoscere appaiono sullo sfondo d'una tenda, dal colore in convenzionale armonia col dramma: bianco se è un dramma d'amore, giallo se è ...
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La canzone d'autore in Italia
Roberto Vecchioni
di Roberto Vecchioni
Pur partendo da due sistemi semantici preesistenti (il linguaggio poetico e quello musicale), la c. d'autore costituisce un'unità [...] passato. Anche la lunghezza delle sezioni non è più dettata da canoni predeterminati, ma si adatta al contenuto, Guccini (1993), F. Guccini, romanziere, scrittore part-time, torna con D'amore, di morte e altre sciocchezze (1996) a umori più simili a ...
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PREGHIERA
Giuseppe DE LUCA
Raul F. MANFREDINI
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. Storia delle religioni. - Origine. - La preghiera è la più elementare manifestazione della relazione dell'uomo con Dio, principio e termine d'ogni [...] l'atteggiamento che avrebbe preso di fronte alla preghiera Confucio, di cui è detto nei Lun-yü (VII, 34): "Il maestro disse: È molto ; ma è invece sempre udita e apprezzata come atto d'amore e d'abbandono. Se come domanda cade o può cadere invano, ...
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MALESI
Hendricus Johannus Tobias BIJLMER
Renward BRANDSTETTER
Nicolaas J. KROM
. Sotto il nome di Malesi sono comprese le popolazioni dell'arcipelago delle Indie Olandesi e delle Filippine e inoltre [...] forma più concisa; per lo più essi sono però effusioni d'amore. Il pantun ha quattro versi, distinti in due parti. Accanto a questo tipo di poesia, va menzionato il gurindam, un detto che racchiude la sapienza della vita. Il gurindam è in forma ...
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SPINOZA, Benedetto (Benedictus de Spinoza; Baruch è la traduzione del nome, usata nella formula di scomunica dai capi della comunità ebraica)
Augusto Guzzo
Nato ad Amsterdam il 24 novembre 1632, morto [...] lo S. possedeva (vi si trova una traduzione spagnola dei Dialoghi d'amore di Leone Ebreo); ma e il Trattato teologico-politico e, essere eterno, uno, immutabile. Come causa, può esser detto predestinatore e reggitore di tutte le cose, purché la ...
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SANITARIA, LEGISLAZIONE (XXX, p. 716; App. II, 11, p. 785; III, 11, p. 661)
Pasquale de Lise
Carlo Vetere
La l. s. ha avuto un continuo e intenso incremento, dovuto a svariati fattori, quali il sorgere [...] e la sicurezza del lavoro, di cui si è già detto, e si è conferita delega legislativa al governo per l' riforma sanitaria, in Sicur. soc., 1974, p. 1; O. D'Amore Lucadano, Aspetti dell'assistenza psichiatrica nel quadro della riforma sanitaria, in ...
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HUGO, Victor-Marie
Pietro Paolo Trompeo
Nacque a Besançon il 26 febbraio 1802, morì a Parigi il 22 maggio 1885. Suo padre, Léopold-Sigisbert (1774-4828) che il poeta volle far credere d'origine nobile, [...] creatore, come in Balzac: essi sono, come s'è detto, simboli o incarnazioni di miti romantici, presentati coi chiaroscuri violenti , salvata da Valjean e da lui cresciuta sino al matrimonio d'amore con l'eroe romantico Marius, il quale, come V. ...
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SATIRA (in relazione all'etimologia, da satur, l'esatta ortografia sarebbe satura; satyra è forma tarda dovuta al raffronto con σάτυρα; satira è forma grecanica)
Augusto MANCINI
Ferdinando NERI
Antichità [...] dalla ἰαμβικὴ ἰδέα, non da altro: le satire possono anche essere dette Bionei sermones (Epist., II, 2, 60), ma questo fugace di quel tramonto, commisto di rimpianti per i sogni perduti e d'amore costante per l'umana realtà. Con mosse più triviali, il ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
dettare
(ant. dittare) v. tr. [lat. dĭctare, intens. di dicĕre «dire», part. pass. dictus] (io détto, ecc.). – 1. Pronunciare lentamente affinché qualcun altro scriva: d. il tema; d. una poesia; d. una lettera alla segretaria, ecc.; fig.,...