Scienza indiana: periodo vedico. L'analisi linguistica come paradigma della scienza vedica
George Cardona
L'analisi linguistica come paradigma della scienza vedica
'Śikṣā' ('fonetica')
Ai Veda sono [...] menzionata sopra, in base alla quale la -n in fine di pada si elide, fa sì che la n di rājan- cada davanti alla desinenza bhis (strum. pl.), che da un punto di vista fonologico si comporta come se si trovasse a un punto di congiunzione fra parole. In ...
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Scienza indiana: periodo classico. La tradizione del vyakarana (grammatica')
George Cardona
La tradizione del vyākaraṇa (grammatica')
L''Aṣṭādhyāyī' di Pāṇini
L'Aṣṭādhyāyī (Trattato in otto capitoli) [...] -ā→hattha-ṇa→ hattheṇa. Questi procedimenti sono affini, anche se non identici, a quelli seguiti nell'Aṣṭādhyāyī.
Vararuci opera con le stesse desinenze di base sU e Ṭā che si trovano nel sistema di Pāṇini. In Hemacandra (8.3.2; 6: ata ser ḍoḥ; ṭāmor ...
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Secondo la tradizione grammaticale classica, il secondo caso della declinazione greca e latina. Si è dato poi il nome di g. anche a modificazioni flessionali nominali di altre lingue, che abbiano funzioni [...] a una costruzione analitica con de o ex. È difficile stabilire quali fossero nella preistoria le funzioni principali di tali desinenze indoeuropee, dato il sincretismo sempre operante. È a ogni modo certo che nella fase indoeuropea unitaria l’uso del ...
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Famiglia linguistica divisa in tre grandi gruppi strettamente affini (indonesiano, melanesiano e micronesiano, polinesiano) che si estende in una vastissima area, delimitata a ovest dal Madagascar, a nord [...] solo i pronomi individuano anche il duale e il triale, ed eccezionalmente il quadriale; la declinazione non è basata su desinenze, ma su preposizioni; la coniugazione, per mezzo di infissi, suffissi e prefissi, distingue tre forme (attiva, passiva e ...
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Gruppo di lingue indoeuropee che si distingue cronologicamente in antico iranico (7°-4° sec. a.C.: avestico e antico persiano), iranico medio (3° sec. a.C. fino all’invasione musulmana: pahlavī o sasanidico, [...] fase dell’iranico medio vede il passaggio dal tipo sintetico al tipo analitico: scompaiono nei nomi le declinazioni e le desinenze sono sostituite da prefissi; nella flessione verbale quasi tutti i tempi sono sostituiti da formazioni perifrastiche. ...
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Lingua ufficiale del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, di alcuni Stati del Commonwealth (Australia, Canada, Nuova Zelanda), delle dipendenze e degli USA; è inoltre la lingua più usata nella [...] ha infatti favorito, nella flessione nominale, la tendenza già anglosassone di semplificazione morfologica, ossia la scomparsa delle desinenze e dei casi e il passaggio dal tipo sintetico a quello analitico e, nella flessione verbale, ha contribuito ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] non aspirate all’interno di parola (sanscr. madhyas «mediano», lat. medius); c) nella morfologia, la formazione di nuove desinenze nella flessione nominale, e nella flessione verbale la formazione dell’imperfetto con l’infisso -ba-, la fusione in un ...
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Fiume dell’Africa occidentale, il cui bacino ricade nel Burkina Faso e nel Ghana. È lungo 1600 km, ed è formato da due rami, il V. Nero e il V. Bianco. Il primo, più importante, ha origine da modesti rilievi [...] , l’ordine dei vocaboli permette di riconoscere le due categorie, in quanto il nome soggetto precede il verbo. Le desinenze sono vocaliche o nasali. Sono frequenti le labiovelari (gb, kp), e alla prima persona plurale molte lingue possiedono un ...
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La comunità greca italiana (➔ minoranze linguistiche) è distinta in due aree: quella salentina (nella provincia di Lecce) e quella calabrese (nella provincia di Reggio Calabria). Le zone geografiche in [...] , sono soggette ad ➔ aspirazione, mentre pronunce del tipo [ð] e [ɣ] esistono in Bovesìa per /d/ e /g/ (a Bova la desinenza verbale greca -éuo presenta la resa alternativa -éo/-éggo contro quella tipica di Gallicianò, -é[ɣ]o). A queste si aggiunge la ...
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desinente
deṡinènte part. pres. [dal lat. desĭnens -entis, part. pres. di desinĕre «terminare»]. – Che termina in un dato modo o in qualche cosa: corpo d. in una breve coda. Per lo più riferito a parola, che ha una determinata desinenza o...
desinenza
deṡinènza s. f. [dal lat. mediev. desinentia, der. del lat. desinĕre «terminare»]. – In linguistica, terminazione che aggiungendosi a un tema verbale indica la persona, la diatesi e talora anche il tempo (d. verbale), e aggiungendosi...