L’imperfetto è un tempo passato del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che indica principalmente simultaneità rispetto a un momento passato (Bertinetto 1986; Vanelli 1991). Dal punto di [...] bianchi, teneva un aratro bianco, seminava un seme nero»
Dal punto di vista morfologico, nei testi antichi l’imperfetto ha desinenza in -a per la I persona sing.: io avea, cantava, dicea. Dal Quattrocento tale forma regredisce a favore della forma ...
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Lingua
Luis J. Prieto
di Luis J. Prieto
Lingua
sommario: 1. Introduzione. 2. Lingua e parole. 3. Lingua e codice non linguistico. □ Bibliografia.
1. Introduzione
Il primo problema che si presenta quando [...] zæn si ha dunque a che fare con termini che si oppongono certo per una presenza (quella della desinenza -a) e un'assenza (quella della stessa desinenza), ma che si manifestano tuttavia come facenti parte della realtà grazie a una presenza (quella del ...
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Sociolinguistica
Gaetano Berruto
Oggetto e ambito della sociolinguistica
Pur essendo una facoltà che fa parte del bagaglio di capacità innate degli esseri umani, il linguaggio verbale viene tipicamente [...] ], pazienza, al Sud [kon'dendë], contento); semplificazioni e ristrutturazioni nella morfosintassi (per esempio, estensioni analogiche di desinenze nominali e di articoli: la mia moglia, nessuni amici, il aeroplano, un sbaglio; ci generalizzato come ...
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Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] a dire che a forme come ‘penso, pensi, pensa’ (dove le persone che eseguono l’azione sono indicate dalle diverse desinenze) corrispondono forme del tipo io pensare, tu pensare, lui/lei pensare, e così via. Ciò avviene, generalmente, con i verbi ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] da cui trae origine lei. Tra le forme particolari da notare eglino, formatosi da egli con ➔ epitesi analogica sulla desinenza di terza persona plurale dei verbi (amano, amavano); sul modello di eglino si è successivamente formato il femminile elleno ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] lingue si è molto discusso. Il triconsonantismo esiste anche nelle lingue semitiche e così la desinenza del femminile, -t, vari pronomi nominali, alcune desinenze e coniugazioni verbali, la distinzione delle frasi in nominali e verbali e un notevole ...
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Semiologia
Luis J. Prieto
di Luis J. Prieto
Semiologia
sommario: 1. Introduzione. 2. Semiologia della comunicazione. 3. Semiologia della connotazione. □ Bibliografia.
1. Introduzione
Quando, agli inizi [...] Una forma verbale ‛regolare' è un segno che si articola in almeno due altri segni, il ‛radicale' e la ‛desinenza'. Ora, imparare le desinenze di una ‛coniugazione', che supporremo in numero di 40 e, ad esempio, i radicali di 100 verbi appartenenti a ...
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desinente
deṡinènte part. pres. [dal lat. desĭnens -entis, part. pres. di desinĕre «terminare»]. – Che termina in un dato modo o in qualche cosa: corpo d. in una breve coda. Per lo più riferito a parola, che ha una determinata desinenza o...
desinenza
deṡinènza s. f. [dal lat. mediev. desinentia, der. del lat. desinĕre «terminare»]. – In linguistica, terminazione che aggiungendosi a un tema verbale indica la persona, la diatesi e talora anche il tempo (d. verbale), e aggiungendosi...