Il termine analogia designa il processo diacronico attraverso cui una parola cambia forma fonologica e morfologica per diventare più somigliante a un’altra parola già esistente nella lingua. Tale processo [...] e la terza plurale, accentate sulla radice (dette rizotoniche), e quelle di prima e seconda plurale, accentate sulla desinenza (dette rizoatone o arizotoniche; ➔ accento). Ciò è dovuto al fatto che i paradigmi morfologici hanno un limitato potere ...
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PASSATO REMOTO, INDICATIVO
Il passato remoto (o perfetto semplice) è un tempo verbale dell’indicativo e si usa per indicare un fatto avvenuto nel passato, concluso e senza legami di nessun tipo con il [...] corrisponde alla nostra s), perché il passato remoto di questi verbi si forma aggiungendo una -s- tra la ➔radice e la ➔desinenza.
Il passato remoto del verbo essere è completamente irregolare
essere ▶io fui, tu fosti, lui / lei fu, noi fummo, voi ...
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Il numero è la categoria grammaticale che serve a codificare la quantità dei referenti di diversi elementi linguistici. Le principali definizioni di numero presenti nelle grammatiche e nei dizionari tuttavia [...] tre classi produttive dell’italiano possono essere schematizzate come segue:
desinenza genere esempi
sing. plur. (prevalente)
-a -e femminile ...
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SOSTRATO (o substrato)
Benvenuto Terracini
Con questo termine alcuni linguisti designano le tracce della lingua originaria mantenute da un gruppo etnico nell'adottare un'altra lingua di maggior prestigio. [...] da un periodo di reale bilinguismo e di progressivo avvicinamento delle due lingue in simbiosi (per es., fra le due desinenze -ae ed -as di cui il latino volgare disponeva per il nominativo plur. della prima declinazione femminile, il galloromano ha ...
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Lingua
Luis J. Prieto
di Luis J. Prieto
Lingua
sommario: 1. Introduzione. 2. Lingua e parole. 3. Lingua e codice non linguistico. □ Bibliografia.
1. Introduzione
Il primo problema che si presenta quando [...] zæn si ha dunque a che fare con termini che si oppongono certo per una presenza (quella della desinenza -a) e un'assenza (quella della stessa desinenza), ma che si manifestano tuttavia come facenti parte della realtà grazie a una presenza (quella del ...
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Il friulano ha un ruolo peculiare tra le varietà dialettali dell’Italia. Si tratta di un idioma romanzo, che ha caratteri comuni con gli altri dialetti settentrionali, ma anche fenomeni originali che gli [...] ŋk] «bianco», [floːr] «fiore», [klaːf] «chiave», [ˈploe] «pioggia», ecc.;
(c) la conservazione di -s (desinenza latina) come morfema di plurale e come desinenza di seconda persona sing. e pl. nelle forme verbali: per es. [floːrs] < flōres, [ˈcazis ...
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Il termine neologismo giunse in Italia dalla Francia, dove néologisme, formato non più tardi del 1735 su elementi del greco classico significanti «nuova parola», completati dal suffisso -isme (it. -ismo), [...] declinazioni o coniugazioni): tipica è l’aggiunta di una vocale finale a parola che termina in consonante, o di una desinenza verbale italiana a una radice straniera o espressiva (crossare, sniffare); ma si è ricorsi anche, per es., all’assimilazione ...
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L’Emilia-Romagna è formata da due parti di estensione equivalente, l’una piana e l’altra collinare e montuosa, unite da un asse che va da Cattolica, sull’Adriatico, a Stradella, presso il Po. Il territorio [...] santo» e i sant «i santi», [la ˈskraːna] «la sedia» e [al skraŋ] «le sedie»; per il femm. ricorre anche la desinenza -i: [ˈmoski] «mosche». I pronomi personali tonici hanno un’unica forma per le funzioni di soggetto e oggetto (a Bologna, me, te, lo ...
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Gian Giorgio Trissino, nato a Vicenza nel 1478 e morto a Roma nel 1550, è uno dei letterati di maggior rilievo della prima metà del Cinquecento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’) e il più importante [...] prima persona plurale del presente indicativo in -emo e della terza plurale in -eno, messe «mise», andete «andò», la desinenza della terza persona plurale dei perfetti in -oro e quella della prima persona singolare del congiuntivo imperfetto in -e ...
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Il complesso dei vocaboli e delle locuzioni che costituiscono una lingua, o una parte di essa, o la lingua di uno scrittore, di una scuola, o di un qualsiasi parlante. Anche, l’insieme dei vocaboli comuni [...] di nomi mobili sono passati a indicare macchine e strumenti; i plurali le interiora, le fusa, distintisi anche nella desinenza da gli interiori, i fusi; i participi divenuti aggettivi o sostantivi, come dilettante, tangente, stretto, dipinto ecc.; i ...
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desinenza
deṡinènza s. f. [dal lat. mediev. desinentia, der. del lat. desinĕre «terminare»]. – In linguistica, terminazione che aggiungendosi a un tema verbale indica la persona, la diatesi e talora anche il tempo (d. verbale), e aggiungendosi...
desinente
deṡinènte part. pres. [dal lat. desĭnens -entis, part. pres. di desinĕre «terminare»]. – Che termina in un dato modo o in qualche cosa: corpo d. in una breve coda. Per lo più riferito a parola, che ha una determinata desinenza o...