Come scrive Gerhard Rohlfs nella sua Grammatica storica della lingua italiana e dei suoi dialetti (Einaudi, PBE, ed. 1968, vol. II, Per quale motivo il participio presente di alcuni verbi della III coniugazione [...] ha la desinenza "-iente" (esordiente, partorie 366), per quanto riguarda il participio presente, «Le forme della coniugazione in a e in e (-ante, -ente) sono note ...
Leggi Tutto
Non è sbagliato, in quanto si può inferire genere grammaticale e numero del pronome dalla desinenza verbale della forma verbale portatE. ...
Leggi Tutto
Nell’àmbito degli usi epistemici dell’imperfetto, quello onirico lascia la libertà di narrare sospendendo la cornice della realtà fattuale e, tramite l’effetto-cantilena della desinenza più volte ripercossa, [...] quasi ipnoticamente far scorrere una real ...
Leggi Tutto
La tradizionale regola del dittongo mobile vuole come unica forma corretta la forma debole, cioè accentata sulla desinenza: sederò; le forme forti, cioè accentate sulla radice e con la sillaba terminante [...] con la vocale, d’obbligo hanno il dittongo (p ...
Leggi Tutto
Il verbo fare è un verbo italiano, dunque risponde alle categorizzazioni grammaticali della lingua italiana. Si tratta di un verbo irregolare della prima coniugazione. ...
Leggi Tutto
Cristina Giordano Cominciamo dalla fine, dicendo che, in genere, il plurale dei nomi composti si forma in modo regolare, modificando soltanto la vocale finale (arcobaleno/arcobaleni; francobollo/francobolli). [...] In altri casi, però, cambia la desinenza ...
Leggi Tutto
desinenza
deṡinènza s. f. [dal lat. mediev. desinentia, der. del lat. desinĕre «terminare»]. – In linguistica, terminazione che aggiungendosi a un tema verbale indica la persona, la diatesi e talora anche il tempo (d. verbale), e aggiungendosi...
desinente
deṡinènte part. pres. [dal lat. desĭnens -entis, part. pres. di desinĕre «terminare»]. – Che termina in un dato modo o in qualche cosa: corpo d. in una breve coda. Per lo più riferito a parola, che ha una determinata desinenza o...
Elemento conclusivo della parola fonica, con funzione morfologica o morfosintattica. Fanno ricco uso di desinenze le lingue ‘sintetiche’, come il latino, il greco, il sanscrito, il tedesco, alcune lingue semitiche ecc. È invece ridotto l’uso...
DESINENZA
La desinenza è l’elemento finale variabile di una parola, unito alla ➔radice, distingue il genere (femminile e maschile) e il numero (singolare e plurale) o, in caso di verbi, il ➔modo, il ➔tempo e la persona.
• Negli articoli
una...