Elemento conclusivo della parola fonica, con funzione morfologica o morfosintattica. Fanno ricco uso di desinenze le lingue ‘sintetiche’, come il latino, il greco, il sanscrito, il tedesco, alcune lingue [...] semitiche ecc. È invece ridotto l’uso delle d., soprattutto nominali, nelle lingue ‘analitiche’. Non esistono d. in lingue isolanti come il cinese ...
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DESINENZA
La desinenza è l’elemento finale variabile di una parola, unito alla ➔radice, distingue il genere (femminile e maschile) e il numero (singolare e plurale) o, in caso di verbi, il ➔modo, il [...] Nei pronomi
essa (= femminile singolare)
esso (= maschile singolare)
esse (= femminile plurale)
essi (= maschile plurale)
• Nei verbi la desinenza si trova:
– dopo la radice e la vocale tematica
ved-e-te (indicativo presente, 2a persona plurale ...
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-GNARE, VERBI IN
I verbi in -gnare mantengono nella desinenza di alcune voci una -i- puramente grafica (non viene pronunciata e non serve a indicare la corretta pronuncia del gruppo gn). In particolare [...] si comportano in questo modo:
– la 1a persona plurale dell’indicativo presente e del congiuntivo presente
noi maligniamo (non malignamo)
noi sogniamo (non sognamo)
– la 2a persona plurale del congiuntivo ...
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tema linguistica In linguistica, la parte di una parola che resta tolta la desinenza. Un tema può essere radicale, ossia constare della sola radice: radice dŭc- di dux «condottiero», radice dū̆c di dūco [...] «conduco»; oppure formato per mezzo di un suffisso: se direttamente dalla radice (es., dūco- in dūcu-nt «conducono», duc-tōr «guida»), si chiama primario, e così anche quello radicale; se da un altro t., ...
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FEMMINILE DEI NOMI DI PROFESSIONE
Alcuni nomi di professione formano il femminile attraverso la desinenza -a, come avviene comunemente per i sostantivi
il maestro ▶ la maestra
il cuoco ▶ la cuoca
il [...] sarto ▶ la sarta
l’infermiere ▶ l’infermiera
Con i nomi di professione che appartengono alla categoria dei nomi di ➔genere comune, si utilizza il nome maschile di professione invariato
il cantante ...
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TEMPI SEMPLICI
I tempi semplici dei verbi si formano unendo la ➔radice del verbo con la ➔desinenza. La radice porta il significato vero e proprio, mentre la desinenza porta le informazioni grammaticali, [...] e cioè il genere e il numero del soggetto
Giovanni abita davanti a casa mia
Da piccola mia sorella si ruppe un braccio
I tempi semplici nei vari ➔modi sono:
VEDI ANCHE predicato verbal ...
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PLURALE DEI NOMI
Nella maggior parte dei casi, i nomi formano il plurale cambiando la desinenza del singolare.
Si distinguono tre classi fondamentali:
– prima classe: i nomi che al singolare terminano [...] in -a formano il plurale in -i se sono maschili, in -e se sono femminili
problema ▶ problemi
casa ▶ case
– seconda classe: i nomi maschili e femminili che al singolare terminano in -o formano il plurale ...
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VOCALE TEMATICA
La vocale tematica è la vocale che si trova tra la ➔radice e la ➔desinenza e caratterizza la ➔coniugazione:
– -a- per la prima coniugazione
am-a-re
– -e- per la seconda coniugazione
convinc-e-re
– [...] -i- per la terza coniugazione
fin-i-re ...
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In grammatica e in linguistica, la parte terminale di una parola o di una forma, costituita dalla desinenza, dagli elementi tematici e da eventuali infissi e suffissi (per es., -à, -ménto, -zióne dei sostantivi [...] astratti in italiano, -averunt del perfetto latino della 1ª coniugazione ecc.) ...
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Scienza indiana: periodo vedico. L'analisi linguistica come paradigma della scienza vedica
George Cardona
L'analisi linguistica come paradigma della scienza vedica
'Śikṣā' ('fonetica')
Ai Veda sono [...] menzionata sopra, in base alla quale la -n in fine di pada si elide, fa sì che la n di rājan- cada davanti alla desinenza bhis (strum. pl.), che da un punto di vista fonologico si comporta come se si trovasse a un punto di congiunzione fra parole. In ...
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desinenza
deṡinènza s. f. [dal lat. mediev. desinentia, der. del lat. desinĕre «terminare»]. – In linguistica, terminazione che aggiungendosi a un tema verbale indica la persona, la diatesi e talora anche il tempo (d. verbale), e aggiungendosi...
desinente
deṡinènte part. pres. [dal lat. desĭnens -entis, part. pres. di desinĕre «terminare»]. – Che termina in un dato modo o in qualche cosa: corpo d. in una breve coda. Per lo più riferito a parola, che ha una determinata desinenza o...