Filologo e storico della letteratura italiana (Varese 1922 - ivi 2007); prof. all'univ. di Catania, poi in quella di Pavia e in seguito al politecnico di Zurigo. Ha indirizzato i suoi preminenti interessi [...] di Carlo Dossi, 1958; ed. integrale di Note azzurre, 1964; altre edd.: L'altrieri, 1972; Amori, 1977; Goccie d'inchiostro, 1979; La desinenza in "A", 1981), D. Tessa, di cui ha pubblicato l'opera completa (1985), e C. E. Gadda (di cui ha pubblicato ...
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PISANI DOSSI, Alberto Carlo
Francesco Lioce
PISANI DOSSI, Alberto Carlo (Carlo Dossi). – Nacque a Zenevredo (Pavia) il 27 marzo 1849, da Giuseppe, ingegnere di nobile famiglia pavese, imparentata con [...] il quale, tra il 1881 e il 1884, stampò alcuni libri precedenti (La colonia felice, Dal calamajo di un mèdico e La desinenza in A) e l’inedito I Mattòidi al primo concorso pel monumento in Roma a Vittorio Emanuele II (Roma 1884). In seguito approdò ...
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Il termine analogia designa il processo diacronico attraverso cui una parola cambia forma fonologica e morfologica per diventare più somigliante a un’altra parola già esistente nella lingua. Tale processo [...] e la terza plurale, accentate sulla radice (dette rizotoniche), e quelle di prima e seconda plurale, accentate sulla desinenza (dette rizoatone o arizotoniche; ➔ accento). Ciò è dovuto al fatto che i paradigmi morfologici hanno un limitato potere ...
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Espressionismo
JJolanda Nigro Covre
Gianfranco Contini
Ugo Duse
di Jolanda Nigro Covre, Gianfranco Contini, Ugo Duse
ESPRESSIONISMO
Espressionismo artistico
di Jolanda Nigro Cove
sommario: 1. Uso [...] zero perché per caso riferiti tutti a una terza o a una prima singolare, mentre in ogni altra evenienza sarebbero muniti di desinenza personale (come, nello stesso poema, in ‟Eos dois grupos encontram-se e penetram-se / Até formarem só um que é os ...
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Scrittore (Zenevredo, Pavia, 1849 - Cardina, Como, 1910). Egli attese a opere letterarie, che pubblicò di solito in edizioni, per così dire, personali, poco idonee alla diffusione. Il fatto ch'egli dedicò [...] vita di Alberto Pisani scritta da C. D., 1870), raggiungendo tuttavia i risultati migliori nella satira ferocemente misogina di La desinenza in A. Ritratti umani (1878; ed. accr. 1884). Anche le altre opere (Elvira, elegia, 1872; Il regno dei cieli ...
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CAPELLO, Guarino
Luca Curti
Assai scarse le notizie biografiche su questo continuatore della maniera folenghiana, autore del poemetto in esametri Guarini Capelli Sarsinatis Macharonea in Cabrinum Gagamagoge [...] si possono indicare: la consistenza statistica del più elementare tra i processi di "immaccheronimento" (l'aggiunta di una desinenza latina direttamente al tema volgare: Bisognat squadris capitanus, I, 66); la frequenza dei versi bilingui (Tantum que ...
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Carlo Goldoni (Venezia 1707 - Parigi 1793) trascorse parte della fanciullezza a Venezia, e l’adolescenza e la giovinezza in varie sedi. Compì studi disordinati e concluse quelli di diritto. Avvocato a [...] ’uso corrente e sostituirli con quelli dell’uso letterario; per es., sistematico è il passaggio da -o ad -a della desinenza della prima persona dell’imperfetto indicativo (avevo → aveva), e la sostituzione dei pronomi soggetto lui, lei con egli, ella ...
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Matteo Maria Boiardo: L'inamoramento De Orlando, Parte I - Introduzione
Antonia Tissoni Benvenuti
L'Inamoramento de Orlando
Se questa edizione restituisce un testo più arcaico e quindi di più difficile [...] 32 e 54; rime all'occhio del tipo di Cataio:maio ('maggio'):coraio («coraggio», 'cuore') a x 14; altri arcaismi, come sostantivi con desinenza in -ieri, di cui abbiamo 23 casi su 27 in rima nei primi canti; e soprattutto quei tipici versi ricchi di ...
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L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] letterario e forme correnti sono fatte convivere, come nel caso della prima persona plurale del presente indicativo, dove la desinenza -emo (semo e avemo, Canz. VIII, 9-11) può incrinare eccezionalmente la stabilità di -iamo.
All’imitazione congiunta ...
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La rima (Beltrami 20024: 53-60, 78-83, 206-221; Menichetti 1993: 506-590) è il fenomeno che si produce nel caso di omofonia perfetta di due parole a partire dalla vocale tonica inclusa (come in vita e [...] anche di rime rare, o care «preziose»). Sono ‘facili’, per contro, le rime desinenziali (tra parole di uguale desinenza) o suffissali (tra parole di uguale suffisso). Non necessariamente ‘facili’ possono essere le rime derivative, o etimologiche (tra ...
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desinenza
deṡinènza s. f. [dal lat. mediev. desinentia, der. del lat. desinĕre «terminare»]. – In linguistica, terminazione che aggiungendosi a un tema verbale indica la persona, la diatesi e talora anche il tempo (d. verbale), e aggiungendosi...
desinente
deṡinènte part. pres. [dal lat. desĭnens -entis, part. pres. di desinĕre «terminare»]. – Che termina in un dato modo o in qualche cosa: corpo d. in una breve coda. Per lo più riferito a parola, che ha una determinata desinenza o...