Le dedicazioniCome i più comuni derivati da sostantivi (bambino > bambinesco), anche quelli costruiti sulla base dei nomi propri (Dante > dantesco) sono di norma invenzioni spontanee della comunità dei [...] da nomi di personaggi celebri (o potenti in società non democratiche) mediante la semplice aggiunta di -i in quanto desinenza latina del genitivo singolare dei nomi di seconda declinazione. Una concisa rassegna di alcuni casi esemplari si trova in ...
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Un po’ dappertutto, non soltanto in Italia (che anzi, in Italia son giunte di riflesso), imperversano le polemiche sul “politicamente corretto” negli usi linguistici, e quelle in particolare sulle discriminazioni di genere legate al linguaggio. Se n ...
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L'email del lettore Contrariamente a quanto da voi affermato, non esiste il termine "sindaca" perché non è affatto vero che ogni termine in italiano possa avere la desinenza in -o oppure in -a a seconda [...] del genere. La desinenza di un termine deriva p ...
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Origini ed evoluzione del friulanoSi può affermare che il friulano (furlan o marilenghe “madrelingua”) sia il prodotto dell’evoluzione del latino volgare parlato nella regione di Aquileia (colonia romana [...] clâf “chiave”, flame “fiamma”, plen “pieno”; (c) la conservazione della terminazione latina -s come morfema di plurale e come desinenza verbale di 2ª persona sing. e plur.: es. canes>cjans, casas>cjasis, mūros>mûrs, cantas>cjantis, cantātis>cjantais ...
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desinenza
deṡinènza s. f. [dal lat. mediev. desinentia, der. del lat. desinĕre «terminare»]. – In linguistica, terminazione che aggiungendosi a un tema verbale indica la persona, la diatesi e talora anche il tempo (d. verbale), e aggiungendosi...
desinente
deṡinènte part. pres. [dal lat. desĭnens -entis, part. pres. di desinĕre «terminare»]. – Che termina in un dato modo o in qualche cosa: corpo d. in una breve coda. Per lo più riferito a parola, che ha una determinata desinenza o...
Elemento conclusivo della parola fonica, con funzione morfologica o morfosintattica. Fanno ricco uso di desinenze le lingue ‘sintetiche’, come il latino, il greco, il sanscrito, il tedesco, alcune lingue semitiche ecc. È invece ridotto l’uso...
DESINENZA
La desinenza è l’elemento finale variabile di una parola, unito alla ➔radice, distingue il genere (femminile e maschile) e il numero (singolare e plurale) o, in caso di verbi, il ➔modo, il ➔tempo e la persona.
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