Un italianismo è un prestito dall’italiano (➔ prestiti) a un’altra lingua (oltre ai prestiti veri e propri, diretti e indiretti, si considerano anche l’induzione, i ➔ calchi e lo pseudoprestito). Non sempre [...] maschile, femminile e neutro − e nel senso di «vaso da farmacia» alberello è passato anche in tedesco. Ha conservato la desinenza ma è neutro: das Alberello. Infatti, sostantivi in -o, normalmente maschili in italiano, in tedesco sono neutri, per es ...
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sabaòth
Angelo Penna
Parola ebraica (plurale di sābā', " esercito ") che si legge nel primo verso (Osanna, sanctus Deus sabaòth) della nota terzina in un latino in cui compaiono tre termini ebraici [...] Is. 6, 3.
Per un'altra occorrenza del termine, cfr. Ep VII 29.
La denominazione " Dio dei s. " (nonostante la desinenza femminile, in ebraico il vocabolo è di genere maschile) è molto frequente nella Bibbia, in particolare negli scritti profetici. La ...
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INTERFISSO
L’interfisso (o antisuffisso) è un elemento che, nelle parole alterate e derivate, si pone tra la base e il ➔suffisso.
Gli interfissi -c-, -ic-, -icc- e -ol- si usano nella formazione dei [...] con il suffisso -aro
rock ▶ rock-ett-aro
punk ▶ punk-ett-aro
L’interfisso -isc- inserito tra la ➔radice e la ➔desinenza si usa in alcuni modi (indicativo e congiuntivo presente, imperativo) e in alcune persone (le tre persone singolari e la 3a ...
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L’adattamento è un fenomeno per cui le parole di origine straniera che entrano a far parte del lessico di un’altra lingua possono subire cambiamenti della loro forma fonologica o di proprietà morfologiche, [...] dal suo significato, in quanto può riferirsi ad un individuo maschio, e dalla sua forma, dato che -e può anche essere desinenza di maschili, come, ad es., in piede). Ciascun nome è quindi assegnato ad una delle due categorie di genere, il ➔ maschile ...
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Composti chimici derivati dall’ammoniaca per sostituzione di uno o più atomi di idrogeno con altrettanti gruppi acilici del tipo RCO, essendo R un radicale organico. Secondo il numero di atomi di idrogeno [...] acilico: per es., acetammide (CH3CO)NH2. Le monoammidi di acidi bicarbossilici o di altri acidi bibasici aggiungono la desinenza -ammico alla radice dell’acido: così l’acido succinammico, HOOCCH2CH2CONH2, e l’acido solfammico. Le a. secondarie e ...
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Lingua ebraica postbiblica i cui inizi coincidono con quelli dell’era cristiana e il cui sviluppo si estende fino ai nostri giorni. In origine lingua d’uso, andò progressivamente restringendosi all’ambito [...] la lingua ufficiale. Nella fase recente si nota un influsso dell’ebraico biblico, concretizzato, per es., nel ritorno di norma alla desinenza -īm (e non più -īn) del plurale maschile; per il resto, tuttavia, i caratteri del più antico n. appaiono ...
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accompagnare [accompagne, II singol. pres. indic.]
Il verbo ha l'accezione fondamentale di " far compagnia ", " unirsi a qualcuno come compagno ". In tal senso figura nell'appassionata invocazione che [...] l'espressione assume una sfumatura di protezione e di difesa, ben colta da Benvenuto: " Ne fiam praeda omnium ". Per la desinenza in -e della seconda persona singolare, comunissima nell'italiano antico e molto frequente in D. quasi sempre in rima, e ...
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STEROIDI
Armando Edilio RAGGIO-GUARNASCHELLI
. Gli s. sono sostanze organiche idroaromatiche (alicicliche) di grandissima importanza biologica, che, per la loro caratteristica di non essere solubili [...] di entrambe le posizioni, separati tra loro da due punti. Ne consegue, ad esempio, che:
indica che il nucleo fondamentale è insaturo (desinenza ene) e, più precisamente, tale per l'esistenza di un doppio legame tra gli atomi di C in posizione 4 e 5 ...
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Voce o diatesi del verbo, che indica l'azione pura e semplice senza riferirsi al soggetto (voce media) né alla causa che agisce sul soggetto (voce passiva). Nei vecchi testi di retorica e in dizionarî [...] speciali nelle lingue in cui anche le altre voci hanno possibilità di distinzione formale: lat. laudat, laudatur. Nelle lingue in cui le desinenze personali sono limitate a una per persona, si sottintende che esse esprimono l'attivo: loda ha una sua ...
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Lingua
Luis J. Prieto
di Luis J. Prieto
Lingua
sommario: 1. Introduzione. 2. Lingua e parole. 3. Lingua e codice non linguistico. □ Bibliografia.
1. Introduzione
Il primo problema che si presenta quando [...] zæn si ha dunque a che fare con termini che si oppongono certo per una presenza (quella della desinenza -a) e un'assenza (quella della stessa desinenza), ma che si manifestano tuttavia come facenti parte della realtà grazie a una presenza (quella del ...
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desinenza
deṡinènza s. f. [dal lat. mediev. desinentia, der. del lat. desinĕre «terminare»]. – In linguistica, terminazione che aggiungendosi a un tema verbale indica la persona, la diatesi e talora anche il tempo (d. verbale), e aggiungendosi...
desinente
deṡinènte part. pres. [dal lat. desĭnens -entis, part. pres. di desinĕre «terminare»]. – Che termina in un dato modo o in qualche cosa: corpo d. in una breve coda. Per lo più riferito a parola, che ha una determinata desinenza o...