In linguistica, elemento formativo che conferisce aspetto e funzionalità alle parole e alle radici, definendone la categoria grammaticale e la funzione sintattica. I m. possono essere isolati, come le [...] lat. didicĕram «avevo imparato», alla radice dic- si uniscono i morfemi di- prefisso, -era- infisso temporale, -m desinenza di prima pers. sing.).
Nella terminologia della linguistica statunitense morpheme è qualunque segmento di enunciato dotato di ...
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In linguistica, il caso che in alcune lingue indica lo stato in luogo e il tempo determinato. In greco esso era fuso anche formalmente col dativo; in latino è rappresentato generalmente dall’ablativo con [...] l’antica forma (impropriamente detta genitivo locativo), nei nomi di città e di piccole isole della prima e seconda declinazione (Romae «a Roma») e in alcuni sostantivi isolati. La desinenza indoeuropea era nel singolare -i, nel plurale -si o -su. ...
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NOMENCLATURA
Primo DORELLO
Fabrizio CORTESI
Alfredo QUARTAROLI
Maria PIAZZA
Michele GORTANI
Alessandro GHIGI
*
Guido VERNONI
. Ogni scienza si è venuta costituendo, secondo i bisogni ognora crescenti, [...] es., CO ossido di carbonio, N2O protossido d'azoto, NO ossido d'azoto.
Gli acidi non ossigenati hanno la desinenza -idrico (es., HCl acido cloridrico). Quelli ossigenati prendono lo stesso nome dell'anidride corrispondente: p. es., HClO, HClO2, HClO3 ...
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OSSIDI
Alfredo Quartaroli
. Con questo nome s'indicano i composti dei metalli con l'ossigeno; in senso lato si dà tale nome anche agli ossidi neutri che con l'acqua non dànno né acidi né basi (p. es. [...] anidridi (p. es. SiO2 biossido di silicio, P2O5 pentossido di fosforo, ecc.). Quando un metallo dà più ossidi, si adopera la desinenza - oso per l'ossido al minimo e - ico per quello al massimo: p. es. Hg2O ossido mercuroso; HgO ossido mercurico; FeO ...
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ARISTONOTHOS (᾿Αριστόνοϑος)
L. Banti
Ceramista o pittore greco che ha firmato un cratere, trovato a Caere in Etruria, ora al Museo dei Conservatori a Roma, Aristonothos epoiesen. Il nome è stato letto [...] è, con quelle di Kalikieas di Itaca (v.), di Pyrros beota (?) (v.) e del ceramista di Melos, di cui sappiamo solo la desinenza del nome, una delle più antiche firme di ceramisti greci che possediamo. Non esistono altre opere firmate da lui e neppure ...
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GENERE DEI NOMI
L’italiano distingue due generi grammaticali: il maschile e il femminile.
Nel caso di esseri animati, il genere grammaticale corrisponde al sesso dell’uomo o dell’animale indicato
scultore [...] futuro
– i nomi (in gran parte di origine straniera) terminanti in consonante
il computer
il radar
il provider
– alcuni nomi con desinenza in -a, soprattutto di origine greca e di uso tecnico o scientifico
il dramma
l’➔asma
l’➔eritema
l’➔enfisema
il ...
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(‛Ατιντᾶνες o ‛Ατιντάνιοι) - Popolo stanziato nella parte NE. dell'Epiro, alla destra del fiume Aoo (oggi Voiussa), che lo separa approssimativamente ad O. dalla Caonia. Gli A. sono annoverati da Strabone [...] deriva come conseguenza che tali fossero anch'essi. Il nome stesso ha un'impronta schiettamente greca; Atintanes ha la stessa desinenza di Athamanes e di Aenianes, i quali ultimi abitarono a NO. del Monte Eta, e un gruppo si doveva essere conservato ...
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Nella formazione delle parole per ➔ derivazione, il suffisso -ità (< -itātem, con apocope di tem) dà luogo a nomi deaggettivali femminili: affidabile → affidabilità, aggressivo → aggressività, elettrico [...] → intensità. Quando l’aggettivo che fa da base di derivazione termina in -io (con i ultimo elemento radicale e o desinenza, ad es. bonari-o), il suffisso -ità si trasforma in -età per dissimilazione, ovvero per differenziare la i radicale dalla ...
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Composti chimici che per idrolisi si decompongono in un acido (organico o inorganico) e in un alcol. Nel caso in cui l’acido sia un acido carbossilico la loro formula generale è:
dove R1 è il residuo [...] , nel caso dei fenoli) dell’alcol R2−OH. Gli e. organici sono nominati aggiungendo alla radice del nome dell’acido la desinenza -ato e facendo seguire il nome del radicale: acetato di etile, CH3COOC2H5; salicilato di etile, C6H4(OH)COOC2H5 ecc. Gli e ...
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QUI O QUI?
La grafia corretta di questo avverbio di ➔luogo è qui, senza accento. Tranne nei pochi casi in cui è necessario distinguerli da forme omofone (➔monosillabi accentati e non accentati), i monosillabi [...] alla fine dell’Ottocento e ai primi del Novecento era diffusa anche la forma accentata
Quì la bramata pace, ed il riposo / lieto godrai (G. Leopardi, Poesie giovanili)
Quì però, del nemico, non si scorge che l’arme (C. Dossi, La desinenza in A). ...
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desinenza
deṡinènza s. f. [dal lat. mediev. desinentia, der. del lat. desinĕre «terminare»]. – In linguistica, terminazione che aggiungendosi a un tema verbale indica la persona, la diatesi e talora anche il tempo (d. verbale), e aggiungendosi...
desinente
deṡinènte part. pres. [dal lat. desĭnens -entis, part. pres. di desinĕre «terminare»]. – Che termina in un dato modo o in qualche cosa: corpo d. in una breve coda. Per lo più riferito a parola, che ha una determinata desinenza o...